ABBIAMO OSPITI – PITTURA: nel segno di Klimt e Hoffmann

Vienna e Venezia celebrano i pionieri del modernismo.

Paolo e FrancescaPer i 150 anni della nascita di Gustav Klimt molteplici sono le mostre e iniziative che celebrano uno dei protagonisti dell’Art Nouveau. A Vienna al Leopold Museum (sino al 28 agosto) una curiosa rassegna delinea il mondo segreto, creativo e inedito dell’artista austriaco attraverso un excursus di 400 cartoline illustrate oltre a disegni, lettere e carteggi. Si tratta d’impressioni, disegni, scritti inviati ad amici e alla compagna durante i suoi viaggi – da Monaco di Baviera, Parigi, Firenze, Pisa, Verona e Lago di Garda – che svelano inediti particolari, legati alle suggestioni suggerite dalle emozioni dei luoghi.
A Venezia due mostre (al Museo Correr dal 25 marzo e a Ca’ Pesaro dal 31, sino all’8 luglio) mettono invece l’accento sulle collaborazioni tra Klimt e Joseph Hoffmann, (l’architetto della Secessione), quali pionieri del Modernismo.
Quasi tutte le opere che provengono dalla Galleria Belvedere di Vienna – che possiede una delle maggiori collezioni sul tema- consentono di “leggere” le due personalità molto chiaramente: la stessa condivisione per la concezione dell’Arte (sia in ambito pittorico che applicato) quale forza creativa in grado di spaziare in ogni ambito del quotidiano. Dipinti, disegni, progetti, mobili, oggetti, realizzazioni artistiche rappresentano così gli universi creativi di ambedue gli artisti. Le mostre raccontano gli anni dall’Esposizione Universale di Parigi del 1900 alla Secessione Viennese del 1902 dove intensa è la collaborazione stilistica fra i due artisti.
Altre opere e materiale illustrano i passaggi fondamentali stilisticSpilla di Hoffmann del 1909i: dal curvilineo iter decorativo a quello più semplice e geometrico.
Non mancano le opere-gioiello come una serie di spille disegnate e realizzate dallo stesso Hoffmann di grande impatto stilistico. Ricca è la sezione pittorica dedicata alla rappresentazione artistica del mondo femminile di Klimt, attraverso un gran numero di notevoli dipinti. “Pittore di donne”, amava spesso definirsi Klimt.
Non poteva mancare in questo contesto la celebre “Giuditta”, già presente alla Biennale veneziana del 1910.

Articolo di Laura Novello – Autore ospite de La Lampadina

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