NATURA: l’aurora boreale e il raggio verde

Due fenomeni particolari e diversi fra loro, è il colore che inganna..

Nel mio immaginario, vedevo il raggio verde con un alone di romanticismo legato ai racconti di quei pescatori che nel corso delle loro battute di pesca raccontavano di uno sfarfallio verde al calar del sole. Era considerato segno di grande fortuna per chi riusciva a vederlo. Sono stato sempre molto scettico a riguardo perché nonostante le mie innumerevoli battute di pesca a quell’ora non sono mai riuscito a vederlo.
E’ stata anche ed è ancora una bella pausa di riflessione quando in spiaggia con qualche amico si aspetta quell’attimo al tramonto perché ci appaia…il mitico raggio.
Wilkipedia da una spiegazione particolare e da quanto dice, sembra associarlo a un’immagine fittizia, recita, infatti: “Il raggio verde è frutto della rifrazione della luce solare da parte dell’atmosfera, più evidente al tramonto, quando i raggi solari radenti attraversano uno strato d’aria più spesso. È da considerare anche che il sistema ottico umano è fondato sulle diadi rosso-verde e giallo-blu, cioè, grossolanamente, nel punto spaziale e nel momento nei quali si vede per esempio il rosso, non si può vedere il verde, e viceversa, e similarmente per la coppia giallo-blu. Nel caso del fenomeno ottico chiamato “sfarfallio”, all’immagine reale osservata è associata dal cervello un’immagine fittizia complementare, e così può essere spiegato il fenomeno del raggio verde.”
Tutta altra cosa l’aurora boreale fenomeno naturale grandioso che si manifesta ogni undici anni ed è visibile principalmente in alcune zone del nord Europa, Lapponia e Norvegia. Si manifesta improvvisamente con bagliori di luce verde intensa che attraversano il cielo come fulmini silenziosi.
Secondo l’astronomo Norvegese Pal Brekke, quei bagliori improvvisi non sono che particelle generate da cariche di elettricità provenienti dal sole e catturate dal campo magnetico terrestre; particelle che viaggiano a velocità comprese tra 0,04 e 0,4 UA, equivalenti a circa 150.000.000 km/h. E sembra in qualche modo originato dalle macchie solari.
Al momento siamo nel pieno di una di queste fasi, che, iniziata nel 2012, è prevista durare circa due anni, periodo durante il quale, in presenza di serate limpide, ed entro i 1000 e 3000 km dal polo è possibile assistere al fenomeno. La Norvegia e anche la Lapponia, sono zone da dove questo evento è più visibile. Ci sono organizzazioni, agenzie, linee di navigazione che approntano delle viste di qualche giorno a bordo di navi o in luoghi particolari dove il fenomeno sia più facilmente visibile. Il tutto poi accompagnato da gite su slitte motorizzate, concerti di musicisti scandinavi, balli e visite al famoso castello di ghiaccio. A me piacerebbe assistere finalmente al fenomeno di cui ho sempre sentito parlare ma mai visto e potremmo organizzare una visita di tre – quattro giorni in quelle zone… se a qualcuno interessasse? Potrebbe essere Febbraio 2013 periodo migliore per i panorami pieni di neve.

Se vi punge vaghezza, scrivetemi a eventi-appuntamenti@lalampadina.net, vi manderò, ancora solo una bozza, del programma.

Subscribe
Notificami

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
Manu' Selvatico Estense Linardatos
26 Giugno 2012 17:30

Tutti gli articoli del nostro Carlo nazionale (lo potremmo far giocare anche nella “finale” dell’Euro?) sono buoni, varii, serii e spiritosi! Cinque stelle al minimo!!
Inutile dirvi che il milione di € che mi é stato dato per scrivere questi complimenti l’ho girato ad opere di bene, che in questo momento ne hanno proprio bisogno!