Qualcosa di poco conosciuto nel parco più grande di Roma
Sicuramente tutti siamo andati almeno una volta al Cinema dei Piccoli o alla Casa del Cinema o alla Casina di Raffaello, magari con bambini e nipotini ma pochissimi conoscono la CASINA GIUSTINIANI che ha una storia molto lunga e divertente.
Le prime documentazioni risalgono alla fine del Quattrocento quando ne troviamo le tracce in alcuni documenti, vi abitava Mastro Nocciolus, fabbro provetto che pagava come affitto annuo due barili di mosto … alle proprietarie che erano le Monache Benedettine! … Per nulla astemie.
Nel 1592 fu acquistata insieme con altre casette e alle vigne dalla famiglia Giustiniani che la trasformarono in residenza di campagna, piena di statue, reperti romani e zampillanti fontane.
Troviamo in una guida di Roma nell’anno santo del 1725 scritta da Fioravante Martinelli dal titolo “Le magnificenze di Roma antica e moderna”: “..Voltando a man destra avete villa con giardino del Sig. Principe Giustiniani, copiosissima di statue, bassorilievi e iscrizioni antiche“. Nelle facciate e sotto il portico si possono ancora ve
dere prospettive di statue e colonne.
Arriviamo poi al 1820 quando gli Orti Giustiniani sono acquistati dai Borghese e la casina è ristrutturata dall’architetto Canina e nel 1828 ne troviamo tracce nella sua planimetria di Roma. E’ nel 1901 che tutta villa Borghese è acquistata dal comune e diventa parco pubblico. La casina nel 1907 è temporaneamente sede dell’Istituto Internazionale dell’Agricoltura, voluto a quel tempo dal re Vittorio Emanuele III e da David Lubin, per poi trasferirsi dove oggi è il CNEL.
Nel 1957 il Comune la affitta a un’artista romana, Cecilia Ferro, che la ristruttura e ne fa il suo studio. Da quel momento diventa sede di mostre e punto d’incontro di artisti fino ad oggi, ed è proprio qui che l’associazione L.I.Art organizza molte attività per la promozione dell’arte contemporanea.
Una sorpresa, nel terrazzo coperto del primo piano una grande scultura in ferro con sopra un’enorme lampadina!
Chi volesse avere l’invito per la prossima inaugurazione può mandare una mail di richiesta a eventi-appuntamenti@lalampadina.net
Buongiorno,
sono studentessa in architettura e vorrei sapere se ci sono qualche piante, o rilievi di questo edificio. Faccio un lavoro di restauro con l’università della sapienza.
Grazie,
Cordiali Saluti,
Cloe Chapron