A volte ci sentiamo… come dire…un po’… scemi?
L’estate passata comodamente sdraiati a prendere il sole, Alberto ci propone uno di quei giochetti che quando si è rilassati sono l’ultimo delle cose a cui vuoi pensare, ma vista la particolarità del ragionamento ci apprestiamo tutti a risolvere l’indovinello…. Difficile la soluzione: perché?
Certi ragionamenti hanno infatti a che vedere con il Pensiero Laterale… ma cos’è il pensiero laterale? Vado su Wilkipedia e trovo:
“Con il termine pensiero laterale, coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema.
Mentre una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la soluzione.
Le vie di soluzione?
- prescindere da quello che inizialmente appare l’unico percorso possibile
- cercare gli elementi, le idee, le intuizioni, spunti fuori dal dominio di conoscenza e dalla rigida catena logica.
Il problema proposto da Alberto e che troviamo anche su Wilkipedia è il seguente :
In una prima stanza chiusa, è contenuta una lampadina a incandescenza; nella seconda stanza, da cui la prima non è direttamente visibile, ci sono tre interruttori. Solo uno di questi interruttori accende la lampadina. Potendo azionare i tre interruttori a proprio piacimento, e potendo andare nella stanza chiusa solo una volta per verificare lo stato della lampadina, come si può determinare l’interruttore in grado di accenderla?
Le condizioni iniziali sono:
- Lampadina spenta
- Tutti gli interruttori in posizione off
La soluzione?
Prima pensateci, e poi se proprio non resistete, andate qui giu’ in fondo per sapere come risolvere il problema logico, ma prima leggete oltre, forse troverete un input per risolvere il quesito…
Possiamo sottolineare che:
L’approccio diretto al problema si rivela impossibile: da un punto di vista puramente logico, una lampadina può essere solamente accesa o spenta, quindi essere in uno di due stati possibili.
L’unico modo per risolverlo è utilizzare una condizione “fisica” che permetta di aggiungere un terzo stato distinguibile dai primi due.
La soluzione
Si mettono due interruttori (che chiameremo 1 e 2) su ON, si attende qualche minuto e se ne spegne uno (noi diremo il numero 1). Si va quindi a controllare la lampadina.
- Se la lampadina è accesa l’interruttore giusto è il numero 2.
- Se la lampadina è spenta ma calda l’interruttore giusto è l’1.
- Se la lampadina è spenta e fredda l’interruttore giusto è il numero 3.
Allora? Scemi, diciamo di no, solo poco flessibili nel ragionamento?
Io ho un’altro metodo:
accendo l’interruttore 1 ed aspetto 15 minuti;
poi accendo il 2 e vado nella stanza.
se la lampadina è spenta, è il 3;
se è molto calda è il n° 1
se è non è calda è il 2.
Ciao
Francesco