TEATRO
Per le proposte del mese abbiamo pensato a The Country del noto autore Martin Crimp, diretto da Roberto Andò con l’intensa attrice Laura Morante, in una storia raffinata e torbida, ambientata nella campagna inglese, in scena al Teatro Eliseo dal 27 novembre al 16 dicembre.
A seguire, nello stesso teatro, torniamo con nostalgia a un grande classico con l’ottuagenario e sempre energico Carlo Giuffré e la storia di un ironico tentativo di redenzione di anime con Questi fantasmi di Eduaurdo De Filippo.
Altro spettacolo di rilievo è Interno 3, con la regia di Francesco Saponaro, al Teatro Vascello dal 23 novembre al 2 dicembre, un’interessante e insolita associazione di tre testi che declinano in modi diversi lo “smarrimento contemporaneo” (Ritratto di coniugi con festa di Igor Esposito, A lunar woman di Antonella Anedda, Dimensione affettiva di King Kong di Massimiliano Virgilio), portati in scena da Tony Laudadio, Enrico Ianniello e Nicoletta Braschi, un trio molto efficace che lavora assieme da diversi anni.
Non si può mancare nemmeno al Teatro Argot; è una gioia dell’anima gravitare per questo piccolo teatro che è una stanza dei sogni, nascosta dentro un palazzo accanto a Piazza San Cosimato, dove dal 20 novembre al 2 dicembre è in scena Chiara Caselli con Molly. L’attrice ripercorre il testo tratto dall’Ulisse di Joyce con sofisticata intensità e sensualità, sostenuta dalla regia di Maurizio Panici che conferisce al lavoro una giusta atmosfera essenziale.
Sempre all’Argot consigliamo due spettacoli che scandagliano la mente, grazie alla straordinaria attrice Elena Arvigo, prima impegnata in Maternity blues dal 4 al 16 dicembre, del quale cura anche la regia, sullo scomodo confronto in carcere di quattro madri infanticide, poi dal 18 al 23 dicembre, interpreta il monologo Psychosis 4:48 di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani, uno spettacolo che gira con ottimi risultati da due anni su un testo coraggioso sul suicidio, affrontato con rigore e armonia.
La selezione degli spettacoli è stata curata da Alice Calabresi.
Il blog sugli spettacoli di Alice Calabresi: http://cheteatrochefa-roma.blogautore.repubblica.it
MUSICA
Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio al Teatro Olimpico dal 5 al 16 dicembre.
Riletta, smontata, reinventata, rielaborata in sei lingue, l’opera di Mozart si trasforma in un’allegra favola tramandata in forma orale. La multietnica orchestra romana ideata e creata da Mario Tronco ed Agostino Ferrente, porta la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse, che si trovano riunite in un unico progetto.
MOSTRE
Bologna
A partire dal 18.XI.2012 La Collezione del Museo Morandi è temporaneamente trasferita al MAMbo. In quel contesto, la concezione della pittura di Morandi è messa a confronto con l’opera di artisti contemporanei. Ci permette di testare quanto l’artista riesca ancora a influenzare l’immaginario del nostro tempo con una ricerca nuova e di stimolante attualità.
Vicenza
Basilica Palladiana: “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure.” La Basilica Palladiana restaurata dopo cinque anni di lavori, ha riaperto il 5 ottobre con una grande mostra curata da Marco Goldin, direttore generale di Linea d’ombra, e raccoglie una novantina di quadri provenienti dai musei dei vari Continenti e da alcune collezioni private sia europee che americane.
Fino al 20 gennaio 2013
Roma
Auditorium Parco della Musica: Massimo Bartolini “HUM” curato da Anna Cestelli Guidi.
Con HUM Massimo Bartolini, artista nel cui lavoro il suono è stato sempre un elemento importante, inaugura il nuovo progetto della Fondazione Musica per Roma con una mostra intitolata allo straordinario Glenn Gould. Uno spazio/un suono è un progetto dedicato all’arte del suono che prevede tre mostre all’anno nello spazio spositivo AuditoriumArte.
Fino al 9 dicembre
MAXXI Galleria 5: “Kentridge Vertical thinking “, curata da Giulia Ferracci. L’artista parla del tempo nel suo modo tutto personale. “Il tempo è mio e lo decido io”. Il tempo senza inizio e senza fine. Dopo la sua performance al teatro Argentina l’artista viaggia con leggerezza da un linguaggio a un altro. Il “suo” tempo attraversa tutta la sua arte. Sia che faccia teatro, musica, animazione o installazioni. Nella mostra che prende il nome Vertical Thinking, Kentridge accetta di riprendere la sua istallazione “the Refusal of Time”, vista a (d)ocumenta13, e adattarla ai difficile spazi di Zara Hadid.. Inoltre ci propone 14 serigrafie inedite, i bozzetti preparatori per The Refusal of Time, una maquette della messa in scena di Refuse the Hour (Teatro Argentina) e sei belle opere entrate a fare parte della collezione permanente del museo.
Fino al 3 marzo 2013
Nel quadro del Romaeuropa festival, la terza edizione di Digital Life 2012 Human connections curata da Daniele Spanò indaga sul rapporto tra arti digitali, uomo e comunicazione con ventinove istallazioni all’insegna di arte e tecnologia tra cui video, opere interattive e ambienti sonori. Ventiquattro gli artisti in mostra, fra i più significativi del panorama internazionale contemporaneo, che dialogano con il mondo del cinema, del teatro, della musica, della danza, dell’architettura e del visual design.
Le mostre, installazioni ed eventi si svolgeranno tra le tre sedi dell’Ex Gil Trastevere (Largo Ascianghi 5), il Macro Testaccio (Piazza Orazio Giustiniani 4) e l’Opificio Telecom Italia.
Fino al 16 dicembre 2012
Nomas Foundation, Viale Somalia, 33: Dove Allouche. Prima personale dell’artista francese curata da Pier Paolo Pancotto. Le opere realizzate nel corso della sua residenza a Villa Medici (2011-2012), completate o rielaborate al suo rientro a Parigi sono esposte negli spazi di Nomas Foundation. Quattro grandi lavori su carta, nove scatti fotografici insieme a qualche incisione. Nei lavori dell’artista francese il tempo, le condizioni naturali e sociali si mischiano a “scienza, storia, letteratura, politica, cinema e danza”.
Fino al 10 gennaio 2013
Galleria Edieuropa presenta dal 27 novembre al 26 gennaio 2013 la mostra – QUI arte contemporanea QUI – circa 40 opere dei massimi rappresentanti dell‘arte moderna, che furono i promotori dell’astrazione negli anni sessanta, tra gli altri: Alviani, Accardi, Afro, Battaglia, Boille, Burri, Capogrossi, Carrino, Castellani, Ceroli, Colla, Consagra, Dorazio, Vedova, Fontana, Hafif, Lorenzetti, Mastroianni, Mochetti, Melotti, Kounellis, Leoncillo, Pasmore, Paolini, Pascali, Perilli, Sadun, Sanfilippo, Schifano, Scanavino, Strazza, Scialoja, Turcato, Uncini e Verna.
Gli stessi artisti che crearono e animarono la rivista ‘QUI arte contemporanea’ dal 1966 al 1977, nella storica sede di via del Corso, poi Galleria Editalia, che tra incontri e dibattiti, divenne un centro culturale e di confronto vitale, ospitando alcune tra le mostre più interessanti del momento.
Alla storia della rivista, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in collaborazione con Editalia, – dal 19 ottobre al 27 gennaio 2013 – dedica una mostra per ricordare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977.
L’occasione è il sessantesimo anniversario della casa editrice, fondata da Lidio Bozzini nel 1952 e sin dagli esordi interessata ai cataloghi e alle monografie di artisti contemporanei. GGli stessi artisti che crearono e animarono la rivista ‘QUI arte
contemporanea’ dal 1966 al 1977 e alla quale la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in collaborazione con Editalia, – dal 19 ottobre al 27 gennaio 2013 – dedica una mostra per ricordare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana
dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977. L’occasione è il sessantesimo anniversario della casa editrice, fondata da Lidio Bozzini nel 1952 e sin dagli esordi interessata ai cataloghi e alle monografie di artisti contemporanei.li stessi artisti che crearono e animarono la rivista ‘QUI arte
contemporanea’ dal 1966 al 1977 e alla quale la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in collaborazione con Editalia, – dal 19 ottobre al 27 gennaio 2013 – dedica una mostra per ricordare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana
dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977. L’occasione è il sessantesimo anniversario della casa editrice, fondata da Lidio Bozzini nel 1952 e sin dagli esordi interessata ai cataloghi e alle monografie di artisti contemporanei.