L’altro giorno, mia moglie, leggendo il titolo dell’articolo del giornale che diceva: “Roma, ladri di rame bloccano i treni. Disagi e ritardi verso l’aeroporto.”
Ha commentato: “Possibile?”
Mi sono reso conto che non sapeva molto del rame e che era necessario darle qualche spiegazione.
Perche’ non farne allora oggetto di un articolo da pubblicare sulla lampadina? La divulgazione risponde alla “mission” della Lampadina: periodiche illuminazioni.
Chiarito che i treni sono mossi da motori elettrici alimentati attraverso dispositivi (i pantografi ) che strisciano su linee elettrificate (le linee di contatto). Se si osserva in corrispondenza dei pali che sostengono la linea di contatto si vedono delle trecce che collegano la rete elettrica alla linea di contatto. Ebbene, asportando queste trecce si toglie alimentazione alla linea di contatto e se le si togliessero tutte il treno si arresterebbe.
Perche’ queste trecce sono oggetto di furto?
Perchè sono di rame, e il rame è un metallo con un buon prezzo di mercato (è anche chiamato “oro rosso” ) ed è relativamente facile rubarlo. (le linee ferroviarie si estendono per quasi 20.000 km – comprensibile come sia praticamente impossibile tenerle tutte sotto controllo – e bastano un paio di tronchesi e un po’ di accortezza per realizzare l’impresa).
E perchè le trecce sono fatte di rame e non di un altro metallo?
Perchè il rame è un ottimo conduttore elettrico – solo l’argento e’ migliore – è duttile, flessibile, facilmente trasformabile in “fili “
Inoltre, e anche questa e’ una caratteristica importantissima per un materiale che sta all’aperto, quando è esposto all’aria sviluppa un sottile stato di ossido e di sali di colore verdastro. Questa patina protegge il metallo sottostante – cioè il metallo rimane praticamente inalterato. Per questo suo comportamento è considerato facente parte della categoria dei metalli cosidetti “nobili” come l’argento e l’oro.
Il vocabolo italiano “rame” deriva dal latino tardo “aeramen” che a sua volta deriva dal latino classico “aes”. In molte lingue europee invece la parola che indica il rame deriva dal latino “cuprum” (es. inglese “copper”, francese “cuivre”, spagnolo “cobre”, tedesco “kupfer”, svedese “koppar”, danese “kobber”). Il vocabolo “cuprum” originariamente era un aggettivo riferito a Cipro dove in epoca greco-romana vi erano miniere famose per la qualità e la quantità del minerale che vi si estraeva. L’isola diventò il maggior produttore di rame dell’epoca, così che con l’aggettivo “cuprum” (cipriota ) si arrivò a indicare il metallo.
Il rame è il metallo “più antico”: è stato il primo che l’uomo ha imparato a estrarre e lavorare.
L’oggetto di rame a noi noto più “vecchio” è un piccolo pendaglio ottenuto da minerale non lavorato, scoperto nella grotta di Shanidar in Kurdistan e risalente a ben 12.000 anni fa.
Inizialmente l’uomo si limitava a martellare le pepite del minerale poi ha imparato a fonderlo e a plasmarlo.
Le prime applicazioni sono state in oreficeria: orecchini, anelli, spille, braccialetti, pettini e specchietti sono stati scoperti in tutte le zone del globo. In rame sono stati fabbricati anche pentolame e vasellame “di lusso” (quello comune era in terracotta.)
Il passo successivo e’ stata la scoperta delle “leghe”: rame+stagno (o alluminio, nichel o berillio)= bronzo e rame+ zinco= ottone. Il bronzo e’ stato cosi’ largamente utilizzato da far si’ che un intero periodo storico è stato definito “età del bronzo”. Grandissimo, ma temporaneo, l’uso del bronzo per fini “bellici” sostituito poi dal ferro.
Per secoli rame, bronzo e ottone sono stati impiegati per realizzare oggetti di uso domestico: ancora oggi si possono ammirare splendide pentole e padelle di rame fatte nei secoli passati.
Il boom nell’uso del rame si è avuto però a partire dal 1800 con lo sviluppo dell’elettricità a motivo delle straordinarie proprietà di questo metallo.
Oltre che sulle linee elettriche, il rame si trova anche nei cantieri, nelle aziende, nelle tettoie e nei crocifissi di cimiteri e chiese, negli zuccherifici, nelle grondaie dei palazzi ecc.
Anche nei cimiteri i furti di rame sono all’ordine del giorno.
Attualmente il consumo annuale di rame è stimato essere di 24 milioni di tonnellate l’anno.
Diversamente da molte altre materie prime, il rame è al 100% infinitamente riciclabile, senza alterazioni o perdita delle prestazioni. Nel 2007 sono state recuperate 8,2 milioni di tonnellate ovvero il 35% del consumo mondiale. In Europa, le cifre sono persino migliori, con il 41% dell’uso di rame proveniente da materiali riciclati.
La presenza di questo mercato del recupero e’ quello che attira i ladri. Accanto alle aziende che riciclano il rame in maniera regolare, esiste un’organizzazione parallela di rottamai e ricettatori che acquistano in “altra” maniera. La catena del riciclo del rame sembra essere la seguente: i ladri consegnano a queste organizzazioni illegali, ricavando tra i 2 e i 3 euro al chilo, a seconda della qualità e dell’usura del metallo; i ricettatori, a loro volta, cedono la materia prima alle fonderie, ad un prezzo che si attesta tra i 4 e i 5 euro al chilo; le fonderie trasformano il rame in lingotti, consegnandolo agli spedizionieri, che inviano i container carichi di oro rosso in Oriente.
La domanda mondiale di rame è in continuo aumento: dal 1970 a oggi è cresciuta del 140%. Il paese che ha più “fame” di rame e’ la Cina – cosa facilmente comprensibile se si pensa che la Cina e’ un continente in fase di industrializzazione (e quindi di elettrificazione) e che sta assumendo ruoli di primo piano nell’industria elettromeccanica ed elettronica mondiale
Questo, piu’ o meno, è quello che ho raccontato a mia moglie. Lei si è detta soddisfatta e voi?
Ottima relazione.
Molto molto interessante e ben scritto. In campagna ci sono sparite tutte le grondaie e ora capisco perché.
Mi segnalano che ieri, venerdi 10, sulla trasmissione Leonardo del TGR Lazio e’ andato in onda un servizio di contenuto assai simile a questo articolo. Lo potrete rivedere su Rai Replay quando ve lo inseriranno.
Che abbiano preso spunto da noi? 🙂
Comunque e’ un segno che trattiamo argomenti che interessano!
Ottimo, esauriente piecevole a leggersi e dovizioso di particolari poco conosciuti.
Mario
Caro Beppe. Molto interessante il tuo articolo : anch’io, come tua moglie, mi sono chiesto in questi anni, lo stesso perche “per come”!
Ho capito tutto, ed è anche interessante la storia secolare del rame.
Auguri di Buon Natale e Buon Anno a te e famiglia.
Speriamo rivederci un bel dì………..
Diego
Ottima spiegazione, interessante e utilissima.
Grazie
Ben fatto, accurato, con copertura di tutto quanto concerne il “rame”. Preciso anche nei ricavi a livello ladri.
Si legge con facilità e questa è l’aspetto più importante della divulgazione.