Righe scritte a Kenneth Woodward, editorialista (cattolico) di Newsweek ed autore di vari libri di argomento religioso e famigliare.
Articolo di Marco Patriarca – Autore Ospite de La Lampadina.
Approccio personale – Poche settimane dopo le elezioni un cardinale disse: “Vorrei che smettesse di fare il parroco e cominciasse a comportarsi da papa.” Il Papa ha spiegato in modo molto chiaro il suo pensiero: vuole comportarsi come una persona normale”, vuole rimanere una persona normale, l’appartamento papale è troppo grande – e quindi meno facile vedere e incontrare chi gli sta intorno”. Gli piace stare con la gente comune, vuole avere molte visite ma anche incontrare la gente.
Povertà – Alcune delle parole e degli atteggiamenti del Papa hanno dato luogo alle solite retoriche sulla povertà. San Francesco visse in una società relativamente povera (anche se non così povera come la storiografia convenzionale racconta), ma la povertà a quel tempo era ben diversa da oggi. Significava esclusione più che l’essere “economicamente” poveri. San Francesco era per i poveri, ma non necessariamente per la povertà in quanto tale. Anche lui amava la natura e la vita in essa, e soprattutto Gesù e lui non erano campioni del medievale “contemptus mundi” e quindi dannazione, peccato, colpa, ecc (che è venuto dopo!). La mia impressione è che il Papa potrebbe essere più su questa linea di pensiero.
Lingua – Come tutti hanno notato, la lingua del Papa è facile, semplice e diretta, si attiene rigorosamente ai Vangeli che egli cita frequentemente; nessun tipo di teologia, di filosofia sembra a Lui necessaria per la missione del Suo pontificato. Si ritiene che Benedetto XVI ami Papa Francesco, diversamente da quest’ultimo, Benedetto era molto classico nel suo linguaggio, non era spesso a suo agio con i media ed era (forse giustamente) nel continuo timore di essere frainteso. Forse perché sentiva il peso della responsabilità papale in un mondo dove il cristianesimo è sotto minaccia. Francesco, al contrario, dimostra di amare il suo lavoro e ama portarne personalmente il peso, anche in senso materiale, mentre sale in aereo con la sua valigetta nera a mano. Egli è pronto e sicuro di sé sulle implicazioni anche mondane del messaggio cristiano che intende rinnovare. Questo crea simpatia e un senso di sicurezza, di cui credenti e non credenti hanno bisogno e percepiscono.
E’ anche molto istintivo: quando mesi fa sono annegati 350 immigrati vicino a Lampedusa, ha gridato “Vergogna!”. Ma vergogna per chi? La questione è stata immediatamente sollevata sulla stampa da molti commentatori. Nello stesso discorso ha anche criticato “il sistema”, probabilmente da intendersi come ingiustizie in senso lato a livello globale. Tuttavia, non avendo menzionato i governi nord africani come Siria, Libia, ecc gli italiani che sono i più umani e, certamente, che lo si riconosca o meno, il più efficiente stato Europeo nel salvare vite umane di immigrati, si sono sentiti piuttosto toccati dalla cosa.
Cambiare – La Curia, come tutti sanno a Roma è sempre stata afflitta da nepotismo, amici e collaboratori esterni (in apparenza pii) un po’ “indisciplinati”, ora sta subendo in silenzio, una pulizia interna. Lo IOR è stato riformato e alcuni monsignori sono stati tranquillamente rimossi. La stella nascente in Vaticano è Monsignor Pietro Parolin, un diplomatico consumato, un cosmopolita, di successo in Venezuela, in genere in America Latina, Vietnam e Cina. Esattamente come il Papa stesso, Parolin può essere considerato per molti versi una figura non-curiale, non-italiana che potrebbe far rivivere la tradizione cattolica ecumenica in tutto il mondo. Nei prossimi mesi nuove idee potrebbero trasparire con l’insediamento di Monsignor Parolin nel ruolo di Segretario di Stato. A giudicare da quello che ho letto, l’America Latina sarà probabilmente il miglior test della futura strategia mondiale del Papa probabilmente incentrata più sui grandi temi sociali come l’istruzione e il ruolo della Chiesa negli affari sociali piuttosto che su temi quali il divorzio, il sesso, l’aborto o gli omosessuali. Sui primi Parolin sembra essere il fattore chiave. E ‘stato subito notato che sia Nicolàs Maduro che Cristina Kirchner si sono precipitati in Vaticano subito dopo l’elezione del Papa, forse in vista delle loro prossime elezioni , nonostante i rispettivi conflitti del passato (feroci in particolare tra Parolin e Chavez ).
Politica mondiale – Nel cosiddetto mondo globale, che sembra globale solo dal punto di vista economico, è un enorme popolazione umana dal terzo mondo che cerca aiuto e sviluppo, mentre le più ricche democrazie occidentali e il moderno modello di stato nazionale, sono in cattiva salute. L’Europa soffre a causa dell’euro (un’idea orribile), e altri difetti nel grande progetto dell’Unione europea; gli Stati Uniti, anche se sembrano essere in ripresa, soffrono ancora per l’enorme debito, per le polemiche politiche, sul benessere, il disagio sociale ecc.
Per quanto riguarda la povertà nel mondo, il famoso Millennium Project (Jefferey Sachs con l’ONU – UE ) è ad un punto morto, milioni sperano solo di poter emigrare verso i paesi più ricchi soprattutto europei. Ironia della sorte però, il cristianesimo è in calo in Europa, anche se il suo centro principale è a Roma. A questo riguardo, un ampio spazio si è completamente aperto a nuovi approcci e nuove politiche per far fronte agli sconcertanti cambiamenti che si sono verificati in pochi anni nel mondo degli affari. La Chiesa cattolica, a causa delle sue implicazioni dirette non politiche, come istituzione religiosa sta raccogliendo consensi morali in tutto il mondo rispetto a qualsiasi altra istituzione, anche tra i non cristiani (con l’eccezione del mondo islamico). E’ in costante crescita in Africa, Russia e in particolare in Cina. Penso che Papa Francesco non rimarrà inattivo in questo contesto e che la sua educazione gesuitica, così come la sua esperienza latino-americana, prima o poi si manifesterà e sorprenderà i conservatori, nonché la vasta popolazione dei liberi pensatori occidentali.
Marco Patriarca
Una dottoressa di colore nata a Mogadiscio mi ha detto: Sono nata e cresciuta in un mondo prevalentemente cristiano. Ogni volta che torno in Africa i musulmani sono aumentati. Perchè? Hanno costruito ospedali e scuole. In una sola generazione padri e nonni cattolici, figli e nipoti musulmani.
Ogni riflessione è personale se riguarda la propria religiosità e l’importanza del Papa. Tuttavia non bisogna dimenticare che tutto il “mondo esposto al pubblico” individua consapevolmente ma a volte anche inconsapevolmente “tecniche pubblicitarie”. Il marketing è alla base di tutto. Forse è riduttivo ma “ci vendiamo” anche nel decidere che profumo mettere. La Chiesa sta scegliendo di fare proselitismo in modo diverso.