Oggi sia che parli di finanza che del tempo tutto sembra sia ipotizzato e regolato da algoritmi, ma vi siete mai chiesti cosa significhi algoritmo almeno con una certa approssimazione?… Una delle spiegazioni che ho trovato e forse più semplice è giusta è Algoritmo:
– la parola deriva dal matematico arabo Al-Khowarzimi del IX secolo d.c. che suggerì un metodo per sommare 2 numeri rappresentati dal sistema numerico Hindu.
– Nel medioevo con il termine algorismus si indicava il complesso di operazioni nel calcolo numerico con numeri arabi.
– Oggi con il termine algoritmo si indica la sequenza finita di passi effettuabili per risolvere una classe di problemi in un tempo finito.
L’ultima definizione è quella che ci interessa: quindi l’algoritmo è un serie di passi elementari, chiari, non ulteriormente scomponibili, comprensibili, in numero finito, in un tempo finito e un risultato univoco.
Un esempio proprio semplice semplice e tanto per capire? Preparare una pasta al burro, perfetta e sempre uguale.
Consideriamo ingredienti di base (anche se anche questi potrebbero essere ulteriormente scomponibili) – Pasta, acqua, sale, burro, parmigiano, tutto di qualità standard…
Avremo: quantità di acqua, temperatura di ebollizione, quantità di sale, quantità di pasta, tempi di cottura, tempi e modalità di scolatura, quantità di burro e parmigiano, tempi di mescolatura, tempi di presentazione a tavola. E voilà, il mettere insieme e coniugare tutti questi parametri vuol dire un algoritmo e una pasta, sempre uguale e perfetta.
CV