FINANZA – Il mercato azionario e l’High frequency trading

Siamo a metà giugno, tra aprile e maggio il mercato è sceso, alcuni titoli in principal modo quelli Usa e cinesi sono scesi oltre al 50%, più o meno hanno sofferto tutti. I “rumors” di sempre e tipici del periodo dicono “esci a maggio” rientra in autunno. Erano altri tempi. Il perché di queste fluttuazioni e cosi rapide? La situazione internazionale? L’Ucraina, l’economia in genere che certo non fa sorridere e poi?

NL29 - i mercati finanziari - foto lewsi flashboys B

Qualche settimana fa è uscito un libro di Michael Lewis “Flash boys” che ha lasciato tutti sconcertati e in primis, gli azionisti americani i cui risparmi e pensioni si sono maggiormente investiti a Wall Street. Il libro oltre ai malumori, ha provocato un’indagine conoscitiva da parte del ministero della Giustizia federale, per stabilire quale effetto ha l’high frequency trading sulle transazioni  giornaliere di Wall Street.

High frequency trading è il sistema di trading possibile con i computer di ultima generazione, con un sistema di algoritmi basati sull’andamento del momento, soglie di sbarramento, attese sui futures etc; in un battito di palpebre (100-400 millisecondi) piazzano migliaia di operazioni.  I guadagni possono essere di solo qualche centesimo ad operazione che però misurato con il numero giornaliero, fa risultare una quantità in milioni di dollari veramente impressionante.

Ma come in via pratica? Un titolo, ad es., Ford, può essere atteso in ribasso per il mese di settembre. Questo può avvenire per ragioni di mercato, per vendite scarse di un modello o altro. Il titolo comincerà a scendere. Raggiunto il livello di ribasso così come impostato dal cliente o dall’operatore, partono automaticamente tutti gli ordini di vendita. In questo modo il titolo continuerà a diminuire di valore fino a quando scatterà l’ordine di acquisto per raggiunto del massimo ribasso come ipotizzato o impostato al momento dell’ordine. Comincerà a quel punto una lenta o veloce ripresa a seconda della quantità di ordini ricevuti e aspettative sul titolo.  Il problema però è che i sistemi carpiscono in quei nanosecondi, anche le tendenze del mercato, spingendo o utilizzando gli investimenti  esclusivamente a proprio vantaggio.

In  definitiva si tratta di una vera e propria manipolazione della Borsa in cui i poveri investitori tradizionali poco o niente possono fare o capire.

Al momento sono in corso, tra i vari operatori ricerche senza un attimo di tregua per accaparrarsi a suon di milioni i migliori sistemi per il trading, ed anche per quei sistemi che riescano ad ingannare gli avversari, con false notizie di acquisto o di vendita tali da  disorientare e confondere i competitors.. insomma una vera e propria “guerra” tra bande..

Sono stati aperti diversi fascicoli contro i futures della borsa di Chicago, il Nasdaq, il Nyse, alcune società HFT JP Morgan, Goldman, Citigroup etc.

Fino ad ora sembra che le autorità abbiano per cosi dire “nicchiato”, i vantaggi forse sono stati molti, costi di transazione abbassati, il trend positivo della Borsa, gli effetti sull’economia e cosi via, ma ora? L’indagine conoscitiva e forse i provvedimenti serviranno, speriamo, a dare qualche regola in più da rispettare. Certo poco a che fare con la velocità dei computer che certo non potrà essere controllata.

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