Il 23 giugno scorso in questa asta è andato venduto il novanta per cento delle opere per un totale di 152 milioni di euro. Come già sembra la tendenza quest’anno, le opere che fanno parte della grande tradizione sono quelle che raggiungono prezzi invidiabili.
In cima alla classifica un Monet Ninfee del 1906 a 31,7 millioni di sterline, il secondo prezzo più alto per un dipinto del pittore impressionista in asta. Seguito da Piet Mondrian, anche lui a un “quasi” record d’asta: ‘Composizione in Rosso Blu e Grigio’, firmato nel 1927 e per la prima volta all’incanto, è stato battuto per 15,2 milioni di sterline.
Il secondo prezzo mai realizzato per Mondrian. Le opere sono state quasi tutte battute al di sopra della loro stima di partenza e i nomi presenti fanno parte del Gotha dell’arte mondiale tra gli impressionisti e i moderni.
Un po’ di nomi? Kandinsky e Beckmann, Giacometti con ‘Nu debout’ del 1958, Picasso, con ‘Le Taureau’ (1949-50) venduto a 1,8 milioni di sterline, oltre quattro volte la stima; Alexej von Jawlensky e infine Edvard Munch.
Il profilo dei compratori? Un’ampia scelta di collezionisti provenienti da Asia e Russia.
Oramai son loro la nuova tendenza che destinano fiumi di denaro all’arte.
MdM
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