La leggenda di Babbo Natale, nella sua forma, attuale arrivò negli Stati Uniti al seguito degli immigrati olandesi. Ma fu Clement Clark Moore, che nel 1822 scrisse per i suoi sei figli la poesia “A visit from St. Nicholas“che diede la dimensione e l’aspetto a Babbo Natale che noi tutti conosciamo.
La figura di Babbo Natale è collegata fin dal Medioevo a San Nicola di Mira. Nicola era un vescovo davvero leggendario, viveva nella ricca città di Mira, in Asia Minore intorno alla metà del IV secolo. Proveniva da una ricca famiglia di mercanti, e una volta devoluto l’intero suo patrimonio ai poveri, decise di prendere i voti per dedicare l’esistenza al Signore.
Le storie che si raccontano su di Lui sono tante, il sacchetto di monete che fece trovare sotto la porta a tre ragazze indigenti travestito con un mantello nero per non farsi riconoscere. In altra occasione fermatosi casualmente in un’osteria scoprì che un burbero tipaccio, proprietario dell’osteria aveva ucciso a scopo di rapina, annegandoli in un grosso tino, tre giovani ragazzi. Pregando intensamente il Signore, Nicola ottenne la grazia di riportare in vita i tre giovanetti che si risollevarono dal grosso tino, festosi e riconoscenti.
Queste storie giunsero in Italia sul finire del 1100, da parte di devoti marinai italiani, i quali in Oriente, decisero di caricare sulle loro navi le preziose spoglie di quel santo per portarle a Bari. Si racconta che, proprio nel viaggio di ritorno, gli stessi marinai furono testimoni di altri prodigi in quanto all’apparire della nave che trasportava le sacre reliquie tutte le tempeste si chetavano e venti propizi la conducevano in porti più sicuri. Fu così che egli divenne il protettore dei marinai e di numerose città marinare.
San Nicola, lo ricordiamo, è anche il santo patrono della Russia cattolica e della Chiesa Cristiana Ortodossa.
Forse per la generosità sempre dimostrata in vita, alla figura di questo santo viene fatta coincidere quella di quell’uomo molto generoso, che nella santa notte di Natale si aggira tra le case dei bambini addormentati portando loro regali e dolci vari.
Ma come lo vedono negli altri paesi? Le storie tante, in molti paesi sono simili a quelle che raccontiamo ai nostri bambini.
In Spagna i bambini ricevono i regali quando ormai le festività natalizie sono terminate ed esattamente il 6 gennaio, la festa che noi chiamiamo dell’Epifania e in cui si festeggiano los Reyes magas, ovvero i Rè Magi.
E in Russia? La storia che si racconta ai bambini è questa. C’era una volta una vecchia donna che viveva da sola in una casetta di tronchi al margine della foresta. La notte in cui nacque Nostro Signore era seduta sulla sua sedia a dondolo e fissava le fiamme che danzavano nel caminetto. Sentì bussare alla porta. Si alzò e andò ad aprire; le apparvero sulla soglia tre uomini con vesti regali che la chiamarono subito Babouscka, che in russo significa nonnina, e le dissero: «Stiamo viaggiando da molto tempo e veniamo da molto lontano. Ci siamo fermati nella tua casa per annunciarti che il Bambin Gesù è nato stanotte a Betlemme. Gli stiamo portando dei doni. Vieni con noi?!».
La vecchina era incuriosita da questa storia, ma quando sentì il gelo che spirava in quella notte, si ritirò al calduccio della sua casa e lasciò che i tre re se ne andassero per la loro strada. Era sul punto di addormentarsi, ma le parole che le erano state annunciate non la lasciavano dormire per l’opportunità persa. Al primo sorgere del sole si infilò la sua mantella di lana, un fazzoletto sui capelli, gli stivali da neve e partì con un cesto pieno di palline dorate, di giocattoli di legno, di ninnoli scintillanti. Andava a cercare il Bambin Gesù senza però sapere in quale direzione andare dal momento che si era dimenticata di chiedere ai tre re dove fosse mai Betlemme.
Si dice che Babouscka sia ancora in viaggio e che nonostante tutti gli anni ormai passati a cercare, notte e giorno, in ogni angolo della terra non abbia ancora trovato il Bambin Gesù. C’è anche Nonno Gelo con gli abiti decorati di cristalli di ghiaccio e fiocchi di neve. Si racconta che sia esistito da sempre e che sia il padrone del gelo, della neve, della grandine, della pioggia e di qualunque maltempo porti l’inverno.
BUON NATALE A TUTTI !!!!