Alcuni anni fa su un aereo di linea un dirottatore puntando un’arma su un passeggero, ha fatto richiedere dal pilota, alla torre di controllo, un sacco contenente un milione di dollari per non uccidere l’ostaggio. Atterrato l’aereo nel più vicino aeroporto, il dirottatore ha fatto scendere i passeggeri e oltre al sacco con i soldi, ha chiesto di avere due paracadute. L’aereo, con l’ostaggio e il sacco di soldi ha ripreso il volo per destinazione ignota. Dopo un paio di ore e giunto su una zona desertica, il giovane si è legato il sacco al petto e indossato il paracadute si è gettato nel vuoto. Di lui non si è saputo piu nulla. Ma una domanda inquietante, perché aveva richiesto due paracadute quando la decisione era di fuggire da solo?
Risposta
Il giovane aveva richiesto due paracadute così da far pensare che si sarebbe gettato con l’ostaggio. Se ne avesse chiesto uno solo, probabilmente glie ne avrebbero dato uno difettoso così da eliminare il delinquente e recuperare i soldi.
Quiz sul paracadute: il signore degli errori ortografici… tremendo…
Commento Susanna ottimo.
Soluzione: poteva anche essere un ostaggio complice da qui 2 paracaduti.
Comunque uno solo e difettoso No Way perchè se lo doveva indossare l’ostaggio non complice??? E comunque il povero capitano dell’aereo che fine avrebbe fatto???.
Notteeee
Pensavo che voleva due paracadute ……perché era grasso!!!! Infatti é sprofondato nella sabbia e non ne abbiamo più sentito parlare.
Mi dispiace per l’ostaggio che forse stà tornando a casa a piedi perché é saltato SUL paracadute, schiacciando il terrorista nella caduta! Almeno ne abbiamo eliminato uno!!!
Paracadute é indeclinabile. Un arma si scrive con l’apostrofo. Anche “gli ne” é sbagliato. Cosi vorrebbe l’accento.
Sufficienza per il raccontino.
Ortografia imbarazzante.
Buonasera Signor Chiodi,
La ringrazio per le correzioni/segnalazioni! Come avrà potuto notare anche dal “così” senza accento, da “un’arma” senza apostrofo e dal mancante “gli ne”, ci siamo persi per strada accenti e apostrofi e mezze lettere nei caricamenti tra i diversi strumenti che usiamo per la pubblicazione sul sito e sulla newsletter. Certo sono errori non voluti e non dovuti all’ignoranza, e tutti sull’ultima parte della spalla. La ringrazio se me ne segnalerà altri. Solitamente curiamo molto l’ortografia della newsletter, direi che è il minimo per il tipo di attività che svolgiamo. In effetti, la svista vera è paracadute… Ma una curiosità: Lei aveva indovinato?
Molto felice che ci legga con sì tanta attenzione….
Isabella Confortini Hall
Buonasera,
se c’è – con l’accento sulla è – qualcosa di imbarazzante, è il suo modo col quale ha fatto notare gli errori di ortografia…
Susanna