CULTURA: i Vangeli Apocrifi

Nell’ultima riunione di Redazione uno di noi, reduce da un viaggio in Cappadocia – per inciso la Cappadocia è unoNL35 - vangeli apocrifi - Cappadocia Chiese rupestri Affreschi dei luoghi più singolari della terra e merita una visita – mi manifestava la sua sorpresa nell’avere visto che alcune chiese rupestri erano istoriate con episodi tratti dai Vangeli apocrifi e mi ha sollecitato, in qualità di “esperto” (sic!) a scrivere un pezzo.
Ci provo, cercando di fornire un’idea in modo non pedante e nei limiti imposti da un articolo de La Lampadina.

Premesso che “Vangelo” significa “Annuncio/buona notizia” e che “apocrifo” significa “nascosto” o “per iniziati”, la denominazione di “Vangeli apocrifi” è attribuita a una serie di scritti dei primi secoli dell’era cristiana. “Vangelo” è termine scelto dall’autore dello scritto per rivestirlo di autorevolezza, “apocrifo” è stato assegnato dalla Chiesa. Il significato di “apocrifo” è poi virato a significare “non canonico” e quasi sinonimo di “falso”.
I Vangeli apocrifi sono stati tutti scritti in epoche successive rispetto ai Vangeli canonici e riferiscono eventi relativi a momenti che non sono trattati o sono appena accennati nei Vangeli “canonici” (i quattro che conosciamo): la storia della Vergine Maria, l’infanzia di Gesù, il tempo tra la Resurrezione e l’Ascensione.
La maggioranza di questi scritti tendeva ad accreditare la teoria dell’esistenza di due livelli di “dottrina” cristiana: un primo livello destinato alla gente comune (dottrina essoterica) e un secondo livello riservato invece a “iniziati”, a persone “elette” (dottrina esoterica), (Queste “idee eterodosse” circolanti in ambienti ristretti della galassia delle comunità della Chiesa dei primi secoli (comunità gnostiche) sono rimaste sottotraccia e riappaiono  periodicamente  sotto altra forma  ad es. la Massoneria ha in queste teorie le sue radici.
Bollati come “eretici” sono caduti nel dimenticatoio, e sono andati perduti. (Prima dell’invenzione della stampa i libri costavano – letteralmente – un patrimonio e venivano “trascritti” solo quelli ai quali veniva attribuito carattere di particolare importanza).
Nel XX secolo ci sono stati importanti ritrovamenti di alcuni di questi testi, precedentemente noti solo in forma frammentaria, soprattutto in traduzioni in lingue orientali: il copto e il siriaco.
NL32 - vangeli apocrifi - scrovegni - giotto - adorazione dei magiDiversa fortuna hanno avuto solo i Vangeli apocrifi della Infanzia. Questi hanno avuto vasta diffusione e hanno nutrito la pietà popolare, il folclore e anche l’arte. Non solo in Oriente, come attestato dal nostro amico nelle chiese rupestri della Cappadocia, ma anche in Occidente. Ad esempio la famosa Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto, si ispira a episodi descritti dal Vangelo dello Pseudo-Matteo, a sua volta debitore del ProtoVangelo di Giacomo e del Vangelo dell’Infanzia di Tommaso, e dal Vangelo di Nicodemo.
Alcuni dati che fanno parte del nostro bagaglio culturale (la nascita di Gesù in una grotta alla presenza del bue e dell’asinello) risalgono a Vangeli apocrifi! In questi Vangeli dell’Infanzia, ci sono dati storicamente attendibili insieme a dati fantasiosi: il Gesù bambino viene mostrato come un “enfant terrible” o una specie di “superman” che deve imparare a usare in modo retto i “super poteri” dei quali è dotato e leggendoli si comprende perché siano stati dichiarati “apocrifi”.

Un paio di esempi possono rendere l’idea.

Dal vangelo dell’Infanzia di Tommaso: [4, 1] “Dopo di ciò camminava per il villaggio, quando un ragazzo, correndo, andò a urtare contro la sua spalla. Gesù, irritato, gli disse: “Non percorrerai tutta la tua strada!”. E subito cadde morto.”

Dal Vangelo dello Pseudo Matteo: «XXVII. Poi, alla presenza di tutti, prese fango dai laghetti, che egli stesso aveva costruiti, e plasmò dodici passeri. Il giorno in cui Gesù fece questo era di sabato eNL35 - vangeli apocrifi - Icona Gesù e la creazione dei passeri Emmanuele01 c’erano con lui moltissimi bambini. Uno dei giudei l’aveva visto compiere la cosa e perciò disse a Giuseppe: «Giuseppe, non vedi che il bambino Gesù fa di sabato ciò che non gli è permesso? Ha fatto dodici passeri con il fango!» A quella nuova Giuseppe lo riprese, dicendo: «Perché fai di sabato cose che non ci è lecito?.Ma Gesù udì Giuseppe e quindi, percotendo una mano contro l’altra, ordinò ai suoi passeri: «Volate». Al suo comando quelli cominciarono a volare.
In generale gli apocrifi sono delle testimonianze interessanti delle idee circolanti all’epoca in cui sono stati scritti ma non forniscono informazioni certe sulla vita “storica” di Gesù .
Il loro contenuto è stato spesso ripreso enfaticamente dai media soprattutto perché manifestano tendenze di fondo che riaffiorano nel nostro mondo contemporaneo (le teorie della esistenza di “verità nascoste”, di “complotti gestiti da combriccole segrete” trovano sempre un uditorio).
Può essere interessante sapere che la distinzione tra Libri “canonici” e “apocrifi” era già ben chiara in epoca molto antica (il 180 d.C. data del frammento Muratoriano) anche se la definizione ufficiale del Canone è del IV sec, ribadita poi nel Concilio di Trento a seguito della polemica con i luterani che contestavano l’autorità di alcuni libri dell’Antico Testamento e di alcune lettere del Nuovo.

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