MOSTRE
Milano
Miart, la fiera di Milano sta prendendo piede sempre più nella panoramica delle fiere italiane. Con quattro sezioni, Established, Emergent, THENnow e Object, la fiera si fa ponte tra passato e presente. Sono tre anni che il suo direttore Vincenzo De Bellis la gestisce e da allora è riuscita ad attrarre 156 gallerie che parteciperanno quest’anno all’evento dopo una seria selezione diretta a salvaguardarne la qualità.
Dal 10 al 12 aprile
Firenze
Palazzo Pitti. Museo degli Argenti. “I tesori della Fondazione Buccellati”.
In questa affascinante mostra con oltre cento creazioni, il meglio della Fondazione Buccellati, si racconta la storia del famoso brand italiano che ha fatto sognare le donne di tutto il mondo, e con questo si rende anche omaggio alla tradizione orafa italiana.
Fino al 22 febbraio 2015
Roma
Musei Capitolini: “L’età dell’Angoscia da Commodo a Diocleziano” (192-3015 d.C.)”
Con questa mostra, si arriva al quarto appuntamento del ciclo “I giorni di Roma ed è l’occasione per illustrare i grandi cambiamenti che segnarono l’età compresa tra i regni di Commodo (180-192 d.C.) e quello di Diocleziano (284-305 d.C.) con l’intento di “aprire una riflessione sugli aspetti di crisi e decadenza di una civiltà e un modello di sviluppo, con non pochi agganci al presente”, dove Roma conosce “un periodo difficile, segnato dalla pressione dei barbari ai confini, da guerre civili, carestie, epidemie, crisi economiche e corruzione politica e dove riti e divinità classiche cedono il passo alla moda dei nuovi culti dall’Oriente…” Sono circa duecento le opere in mostra tra statue in marmo e bronzo, busti, ritratti, rilievi, sarcofagi, mosaici, pitture parietali e argenti da mensa e altro.
Fino al 4 ottobre 2015
Macro: Luca Maria Patella, Ambienti proiettivi animati, 1964-1984 a cura di Benedetta Carpi De Resmini e Stefano Chiodi.
Riprendendo il titolo di una mostra del 1968, che si tenne alla Galleria l’Attico di Fabio Sargentini, il Macro presenta un interessante mostra facendo emergere da l’oblio uno dei grandi precursori della fotografia e del video concettuale, un artista “totale”, in anticipo sulle tendenze artistiche e culturali che sarebbero emerse solo negli anni successivi. Con le sue installazioni, le azioni performative, le tele fotografiche, i film e i libri d’artista esposte nelle sale bianche di via Nizza si capisce bene come Luca Maria Patella è stato” uno dei più intraprendenti sperimentatori dell’arte italiana negli Anni Sessanta-Settanta: l’uso artistico della fotografia e del film e la ricerca assidua sui nuovi media, portano le sue visioni a percorrere altre strade nel novero di linguaggi concettuali che ne esplorano e connotano la matrice poetica.”
Fino al 26 aprile
Museo Nazionale delle Arti e delleTradizioni Popolari: “OFF LOOM II – Fiber Art/Arte fuori dal telaio. A cura di Maura Picciau.
In mostra all’Eur trentaquattro artisti, ognuno presente con due opere, una di piccolo formato ed una grande. “Un’antologia esaustiva della migliore produzione italiana di Fiber Art, movimento artistico che sceglie come mezzi espressivi le fibre dell’antica e della moderna tradizione tessile: le lane, le sete, i cotoni, i filati sintetici, ma anche carta, paglia e spago, le fibre metalliche e quelle plastiche, oppure la lana di vetro e così via, sino ad arrivare al concetto immateriale di fibra ottica. Un fenomeno artistico che si distingue per l’originalità e l’audacia autentiche della sua ricerca ma che, allo stesso tempo, si confronta alla pari, ma con rispetto, con i mestieri antichi, con il sapere fare. “Credo una piccola gemma. Da non perdere.”
Fino al 12 aprile 2015
Parigi
Parco della Bagatelle, Centquatre Paris:Circulation(s) Festival of Young European Photografy. È la quinta edizione di questa rassegna nata nel 2011.
E’ l’unico festival dedicato alla giovane fotografia emergente con l’intenzione di scoprire e incoraggiare giovani talenti e dar loro la possibilità di inserirsi all’interno del mercato professionale. E’ l’occasione per il pubblico di scoprire nuovi talenti!
Fino all’8 marzo 2015
Londra
Royal Academy. Rubens and His Legacy: Van DYck to Cézanne,curata da Jenny Saville. Con la mostra della RoyalAcademy si continua la tradizione delle mostre curate da artisti famosi. Jenny Saville nota per i suoi monumentali dipinti di corpi femminili, ha avuto l’incarico di elaborare una mostra sull’influenza che possa avere avuto Rubens sugli artisti del XX e XXI secolo. Saville presenterà dipinti di artisti come Willem de Kooning, Pablo Picasso, Francis Bacon, Lucian Freud, oltre che opere di artisti contemporanei come Cecily Brown e Sarah Lucas, che, in qualche caso, hanno realizzato per l’occasione.
“Che piaccia o meno, Rubens ha influenzato la pittura in moltissime sue espressioni”, ha dichiarato Jenny Saville. “Come Warhol, anche lui ha cambiato il gioco dell’arte“.
Dal 24 gennaio al 10 aprile
Gia’ segnalate ma ancora in mostra
Palazzo Braschi: I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema ideata da Camilla Morabito e a cura della Cineteca di Bologna. Un percorso cronologico con cento abiti originali, decine di bozzetti e una selezione di oggetti che comincia dalle dive del muto con Lyda Borelli e i suoi audaci abiti in Rapsodia satanica (1917), per arrivare a Toni Servillo e al suo raffinato guardaroba esibito ne La grande bellezza; da Matrimonio all’italiana di De Sica al Casanova di Fellini, a Marie Antoinette di Sofia Coppola.
“La mostra intende valorizzare la scuola italiana del costume, che ha un segreto: la tradizione artistica – spiega Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – Tutti i maestri della stoffa che hanno fatto e fanno grande il cinema italiano sono legati alla storia dell’arte e delle epoche. E hanno un naturale senso del bello”.
Dal 17 gennaio fino al 22 marzo.
Parigi
Centre Pompidou: Jeff Koons curata da Bernard Blistène. In questa particolare mostra, la prima grande rassegna europea dedicata a Jeff Koons, il Pompidou di Parigi ripercorre, con cento opere, i trentacinque anni di carriera dell’artista. Nelle tredici sezioni dell’esposizione, lo spettatore scopre tutti i suoi grandi lavori, perfetta espressione del parossismo della cultura di massa dove il pacchianismo sembra dettare legge. Nel catalogo si dichiara che “l’esaltazione della cultura di massa non è gratuita né tantomeno ironica”, ribadisce Bonito Oliva: “Il tentativo dell’artista è offrire alla middle class americana una estetica adeguata a santificare un gusto senza gusto, quell’inclinazione a procurarsi opere da sé medesima, ribadire ciò che più le somiglia”.
Una mostra da non perdere perché è un’occasione unica per tentare di capire l’evoluzione stilistica dell’artista vivente più quotato al mondo!
Fino al 27 aprile 2015
Londra
Royal Academy. Rubens and His Legacy: Van Dyck to Cézanne curata da Jenny Saville. Con la mostra della Royal Accademy si continua la tradizione delle mostre curate da artisti famosi. Jenny Saville nota per i suoi monumentali dipinti di corpi femminili, ha avuto l’incarico di elaborare una mostra sull’influenza che possa avere avuto Rubens sugli artisti del XX e XXI secolo. Saville presenterà dipinti di artisti come Willem de Kooning, Pablo Picasso, Francis Bacon, Lucian Freud, oltre che opere di artisti contemporanei come Cecily Brown e Sarah Lucas, che, in qualche caso, hanno realizzato per l’occasione.
“Che piaccia o meno, Rubens ha influenzato la pittura in moltissime sue espressioni”, ha dichiarato Jenny Saville. “Come Warhol, anche lui ha cambiato il gioco dell’arte“.
Dal 24 gennaio al 10 aprile