Le truffe e le contraffazioni per le grandi opere sono state e sono all’ordine del giorno, ma quella per un quadro di Leonardo fu davvero singolare. Leonardo all’inizio della sua carriera quando ancora con il Verrocchio, aveva rappresentato solo in uno schizzo, Gesù, in grembo alla Madonna, con un gatto stretto al petto che cercava di scappare. Il felino all’epoca veniva spesso utilizzato nei dipinti per rappresentare il diavolo.
Si ipotizzava che fosse un bozzetto di un quadro di cui però mai ne fu trovata traccia. Nel 1939 in occasione della Triennale di Milano fece grande scalpore un magnifico dipinto che rappresentava appunto la scena della Madonna, Gesù con il gatto. Critici e studiosi da tutto il mondo cercarono di stabilirne l’autenticità. Adolfo Venturi, uno dei maggiori critici d’arte del momento, dichiarò di essere felice di aver vissuto tanto da poter vedere quell’opera meravigliosa e unica nel suo genere.
Il quadro era stato presentato da un torinese certo Cesare Tubino che successivamente ritirato non lo aveva più esposto ne’ dato modo di studiarlo. Del quadro non se ne parlò più.
Nel 1990 Cesare Tubino muore all’età di 91 anni e all’apertura dal suo testamento dichiara con un suo scritto corredato di filmato che l’opera che sta nella sua camera da letto è stata realizzata da lui, descrivendone tutte le tecniche necessarie per “antichizzarlo” nella dovuta maniera.
In realtà Tubino era un pittore ma senza la voglia di truffare quindi la sua iniziativa fu soltanto un autocompiacimento, un’auto-certificazione di quanto “fosse bravo” e un modo di gabbare i critici nel 1939.
Altra storia quella di Han van Meegeren, Olanda (1889-1947), si era specializzato su Johannes Vermeer e vendette un suo quadro a Hermann Goering, per 256.000 dollari. Van Meegeren, fu però accusato di aver tentato di vendere un tesoro nazionale olandese, collaborando con il nemico. L’accusa comportava la pena di morte e Van Meegeren, con questa prospettiva confessò di aver falsificato il dipinto.
Van Meegeren ammise di aver dipinto anche due opere di Pieter de Hooch e una di ter Borch.
Le perplessità dei giudici furono tante, così che rimandarono l’artista al suo studio (sotto scorta) e gli imposero di “dipingere un altro Vermeer”. Van Meegeren creò in pochi giorni “Gesù tra i dottori”, con tutte le caratteristiche dello stile di Vermeer.
Le accuse di tradimento decaddero. Van Meegeren fu condannato, per falso e truffa. Morì per un attacco cardiaco un mese dopo il processo.
Altro artista/truffatore molto famoso e oggi in liberta è un olandese certo Robert Driessen, Olanda (1959).
Robert Driessen, specializzato soprattutto nella creazione di sculture e dipinti falsi e sculture, in particolare nelle opere di Alberto Giacometti. Driessen, molto ricercato dalla polizia Tedesca, vive oggi in Thailandia.
Sembra abbia dipinto oltre mille quadri e molti affermano che qualcuno dei “suoi” quadri, potrebbe essere appeso nei musei di tutto il mondo, e molti venduti in occasione delle aste da Sotheby’s e Christie’s,.
Con le sue creazioni Driessen e i suoi complici hanno accumulato svariati milioni di euro.
Provo spesso un certo divertimento quando grandi critici prendono sonore cantonate! Vi ricordate l’emozione immensa di tutt’il mondo dell’arte quando furono “recuperate” le “opere” di Modigliani nel canale a Livorno..
Carlo sta parlando, però, di grandissimi artigiani comunque, truffatori sicuro.. ma bravi!