Mi chiama la mia amica Flaminia: non ci vediamo da tanto, ognuna strappata da una parte e dall’altra da troppi impegni.
Appuntamento al Pantheon. Lì intorno ci sono moltissimi negozi per religiosi. Dalle vetrine calici dorati, stole preziose, cotte ricamate e vestiti da suora: golf grigi e neri, veli e …..scarpe.
La mia amica è stata in assoluto la prima che io conosco ad aver voluto ciabattare in gravissime birkenstock e a preferirle di gran lunga ai nostri leggeri e scomodi sandaletti. Da allora sempre rimasta fedele a quel terribile genere di calzature con cui continua ad uccidere i suoi vestiti costosi ed eleganti. Continua a dire che chi le prova una volta non le abbandona mai più ed è per questo che continuo a resistere.
Oggi ha scoperto nei negozi per religiosi una nuova fonte per i suoi amati ciabattoni.
Vuole sandali da suora neri!!!
Il massimo.
Nella vetrina occhieggiano le orride. Entriamo.
Contrariamente a quanto accade in moltissimi deserti negozi, i cinque stanzoni sono pieni di clienti. Commessi trafelati corrono da una parte all’altra.
Un prelato un po? appesantito si sta provando una catena da cui pende una grande croce. Il commesso lo consiglia di levare alcune maglie in modo che la croce sia più sul petto che sulla pancia. Procedo un po’ stupita.
Aspettando che si liberi un commesso per le scarpe, passiamo in una stanza da cui rimbombano risate. Un gruppo di giovanissimi sacerdoti si sta consultando sull’acquisto di una cotta, quel bel camice bianco con i pizzi lungo fino al ginocchio. Sul bancone tantissimi scatoloni aperti che li contenevano
Uno ne ha addosso uno un po’ beige, uno ne prova un altro di un bianco sparato.
Il gruppo ridendo li consiglia mentre loro, insoliti mannequin, camminano, si voltano e chiedono pareri. Un terzo sta addirittura in ginocchio al centro del negozio per vedere che la cotta caschi esattamente sull’incavo posteriore delle gambe senza fare brutte pieghe per la troppa lunghezza.
Un altro chiede al commesso di accorciare la manica di tre centimetri.
Sbalordite diciamo loro che credevamo che gli acquisti dei paramenti avvenissero soltanto in base a piccolo, medio e grande non con questo pavoneggiarsi.
Sono loro ad essere sbalorditi. Certo che i paramenti si provano, certo che richiedono cambiamenti e prove, certo che ci tengono ad essere in ordine, anzi eleganti.
Di lassù Dio chiede questo?
LUI no ma i parrocchiani sì.
E‘ la risposta.
Piccoli peccati di vanità?
E perché no?
Lassù forse Qualcuno ha gioia nell’essere servito con impegno ma anche con allegria ed eleganza e un pizzico di vanità.
Lalli Theodoli
Vogliamo pensare ad un sacerdote che celebra una messe solenne tutto sciatto e mal combinato! Noo! Carino Lalli! Un vero spettacolo romano..
Lalli, come sempre divertente !!! grazie per le risate.