VENEZIA
Isola di San Giorgio Maggiore: Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger, a cura di Kaisa Koivisto.
La mostra ci permette di scoprire una tra le più notevoli collezioni al mondo di vetri finlandesi raccolta da Bruno e Christina Bischofberger negli ultimi quarant’anni. Una collezione di oggetti rarissimi spesso in un’unica edizione che documenta diversi periodi storici. Un elegante percorso che ci fa passare dai cristalli alle sfumature di colore dei primi anni Trenta, fino alle più sorprendente produzioni degli anni Settanta.
Fino al 2 agosto 2015.
ROMA
Museo Andersen di Roma, Sintattica, curata da Francesca Gallo. “Sintattica. Claudioadami / Luigi Battisti / Pasquale Polidori”: tre interventi site-specific.
Sintattica, spiega la curatrice, “non è una mostra sulla parola nell’arte, ma piuttosto un’esemplificazione di come i principi che regolano il linguaggio verbale sono stati assorbiti e tradotti nelle arti visive”. Negli spazi del Villino Hélène, casa-museo di Hendrik Christian Andersen, le opere d’arte create nello spazio del museo sono l’occasione per sottolineare i sorprendenti nessi che legano passato e presente.
Fino al 1 ottobre 2015.
Vi suggerisco un piccolo giro di gallerie a Roma, in centro, prima di partire per le vacanze
Z2O Sara Zanin Gallery, Inesistenze, Francesco Lauretta
Nelle tre sale della galleria si succedono opere che figurano quasi come un istallazione in cui la morte incombe in modo palese. “Il funerale diventa un’allegoria, un pretesto per riflettere sullo stato di salute della pittura e dell’arte – spiega l’artista – la pittura è da molti vista come medium obsoleto, mentre ha ancora oggi una forza straordinaria. Nell’epoca in cui siamo bombardati dalle immagini, tutto sfugge, la pittura invece fissa un’immagine, si concentra su di essa, lancia un messaggio e invita a porre l’attenzione”.
Fino al 31 luglio 2015.
Federica Schiavo Gallery, Stige, Francesco Ardini
Negli spazi della galleria Schiavo l’artista realizza stampi di oggetti vari che seziona come per rivelarne le traccie interne e trasformarli in “Manufatti Fossili” come reperti archeologici. Crea con delle forme ardite degli oggetti nuovi “che sembrano riportare alla luce un lontano ricordo, rendendo così il passato presente” lasciando apparire tracce del loro passaggio, tra vari livelli di memoria letteralmente e materialmente stratificati l’uno sull’altro.
Fino al 4 luglio 2015.
Galleria Lorcan O’Neill, Waiting to love Tracey Amin
Per chi non conosce Tracey Amin, una delle artiste più significative della scena artistica contemporanea britannica vale forse la pena affacciarsi negli spazi della galleria dove sono presenti le sue più recenti opere: dipinti inediti, sculture in basso rilievo, neon, ricami di grandi dimensioni e una nuova serie di lavori su carta. L’artista come sempre usa la propria esperienza personale e il proprio corpo come soggetto per ritrarre scene intime “con una sincerità insistita e cruda”. “La rassegna romana ruota attorno a tre grandi tele che segnano il riavvicinamento dell’artista alla pittura dopo la lunga pausa degli anni recenti.”
Fino al 5 settembre 2015.