STORIA E SCIENZA: la Sindone, la materia e l’anti-materia

La “mission” della nostra Lampadina è quella di “fornire “periodiche illuminazioni” su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni”.

Poiché è di questi tempi – in occasione del bicentenario della nascita di don Bosco, il Santo fondatore dell’ordine dei Salesiani – la nuova “ostensione” della Sacra Sindone, ho ritenuto coerente con la linea della nostra newsletter scrivere un articolo sull’argomento.
Non tanto per descrivere cosa è la Sindone, o per entrare nel merito della sua storia – ufficialmente documentata solo in parte – o nelle discussioni (spesso piuttosto aspre) tra i sostenitori dell’autenticità del reperto e i fautori di un falso medioevale, quanto per dare notizia di una recente e suggestiva ipotesi di come l’immagine si sia potuta formare sul telo.
E’ questo il “mistero” che ancora avvolge la Sindone e che, a mio parere, costituisce l’argomentazione più forte contro i sostenitori che si tratti di un “falso”: come è possibile che nel Medioevo si sia potuto realizzare un falso così sofisticato usando delle tecniche che sono rimaste sconosciute?

Per chi volesse approfondire le argomentazioni dei fautori del sì e del no propongo questi due link, sintetici ma esaustivi:

SI   http://www.lindro.it/0-cultura/2015-02-09/166936-sindone-le-ragioni-del-si/ e

NO http://www.lindro.it/0-cultura/2015-02-09/166836-sindone-le-ragioni-del-no/

Ma veniamo alla “nuova” ipotesi.

In realtà non è tanto “nuova”: lo studio al quale faccio riferimento è stato pubblicato per la prima volta nel Luglio 2012, ma è tornato di attualità in questi giorni per le interviste fatte all’autore.

L’autore è il prof. Baldacchini, un fisico che per molti anni ha avuto ruoli di responsabilità nel centro ENEA di Frascati. Il prof. Baldacchini, utilizzando anche i risultati delle ricerche condotte dal Prof. Paolo Di Lazzaro con le quali era stata dimostrata la possibilità di colorare tessuti di lino in modo simil-sindonico tramite la luce UV e VUV di un laser eccimero [1]impulsato della durata di alcuni miliardesimi di secondo, spiega come un fenomeno AMA (annichilazione materia-antimateria) di smaterializzazione di una massa corporea come quella presumibile di Gesù possa produrre l’energia necessaria perché l’immagine del corpo contenuto nel lino venga “riprodotta” sul lino stesso.

In buona sostanza il prof. Baldacchini ritiene che le conoscenze odierne della fisica permettano di ipotizzare che la Resurrezione di Gesù Cristo – fatto che costituisce il fondamento della religione cristiana – possa essere ricondotto a un fenomeno di annichilazione materia-antimateria – sparizione completa della massa per sua trasformazione totale in energia. Questo fenomeno è oggi riproducibile solo a livello subatomico nei laboratori di particelle elementari ma è stato dominante nei primi istanti del nostro universo, subito dopo il Big Bang.
Il telo sindonico costituirebbe allora una testimonianza “materiale” dell’evento “Resurrezione” che si affiancherebbe alle testimonianze “letterarie” offerte dai racconti evangelici.

Questo è l’ articolo completo  del Prof.  Baldacchini  – di lettura non agevole nella parte “scientifica” ma gradevole nella parte “argomentativa” – .



[1] Luce laser: luce coerente monocromatica; eccimero: contrazione di “dimero eccitato”, materiale che emette il raggio . Il primo laser ad eccimeri è stato realizzato nel 1971

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Federico Pellettieri
16 Luglio 2024 18:29

Vorrei porre al Prof. BAldacchini la seguente domanda: Se è vero che – nel processo di annichilazione del Corpo di Gesù che, sono sue parole, “permette alla materia di scomparire” e, quindi, rende non più visibile il Corpo di Gesù – “all’inizio c’è la Materia del Corpo di Gesù, mentre alla fine c’è una esplosione di Luce” che ha consentito la formazione dell’immagine sindonica, come è stata possibile l’impressione dell’immagine di un Corpo che, in quel momento, era “scomparso”?

Federico Pellettieri
5 Luglio 2024 4:01

Risorto o Scomparso ?
Come è noto, l’ipotesi più accreditata, da parte del mondo scientifico, sull’enigma della formazione dell’immagine sulla Sacra Sindone, è quella secondo la quale detta immagine si sia formata a seguito di un forte lampo di luce prodottosi all’atto della Resurrezione di Gesù: tale ipotesi, sia pure ostacolata da innumerevoli incongruenze e contraddizioni, si fa sempre più strada ed, alla fine, rischia di risultare l’unica ritenuta possibile, tanto che alcuni noti sindonologi si sono spinti ad affermare, irresponsabilmente perché in mancanza di valide prove, che ormai appare certa la correlazione (di causa ad effetto) tra il suddetto lampo e l’immagine sindonica.
Va aggiunto, sul punto, che tutti gli scienziati che accettano tale ipotesi hanno, concordemente, affermato che, nelle loro indagini effettuate su basi esclusivamente scientifiche, hanno sempre escluso l’esame di ogni possibile interferenza con eventi sovrannaturali, d’altra parte esclusi anche dalla stessa Chiesa che, inspiegabilmente, non ha mai considerato l’ipotesi che detta immagine possa essere stata formata da un evento miracoloso e sovrannaturale.
Devo ammettere che la suddetta precisazione, da parte degli scienziati che si sono occupati di tale enigma, mi ha sempre lasciato molto perplesso, rilevando, in essa, un’evidente contraddizione: come, infatti, illustri scienziati possono dichiararsi di non prendere in alcun modo in esame eventi miracolosi, quando le loro ricerche sono state sempre rivolte alla verifica se l’immagine fosse stata prodotta da un lampo, prodotto appunto da un evento miracoloso, come quello della Resurrezione di Gesù?
L’attenta lettura di un articolo del Prof. Giuseppe Baldacchini, del 29 marzo del 2018, dal titolo “La Sindone ed un lampo di luce” mi ha, però, chiarito che mi sbagliavo nel pormi quella domanda, riflettendo su di un aspetto, chiaramente esposto in tale articolo che era sfuggito a me, come, devo presumere, anche a tanti illustri sindonologi ed alla stessa Chiesa cattolica.
In tale articolo, il Prof. Baldacchini ha, infatti, chiarito che, per evitare l’esame di un “punto”, considerato addirittura “indesiderato”, costituito da un “fenomeno fantascientifico” come il miracolo della Resurrezione di Gesù, aveva proposto un’altra ipotesi (da tutti accettata) che “si basa sulle leggi della fisica che si conoscono oggi”, che (sono sue parole): “prevede l’Annichilazione di Materia e Antimateria (AMA), che è l’unico processo fisico a nostra conoscenza che permette alla materia di scomparire, e quindi al corpo Gesù Cristo di poter attraversare la Sindone senza lasciare tracce. L’ipotesi AMA prevede la sparizione del corpo tramite un processo di annichilazione con antimateria virtuale poiché l’antimateria come tale non esiste nel nostro universo, e questa virtualità evita che si produca un’esplosione nucleare di proporzioni apocalittiche. Ma alla fine l’evento sindonico è simile al Big Bang, solamente molto più piccolo, e come nel Big Bang venne creata la materia dell’Universo, miliardi di volte meno della energia iniziale equivalente, nella Resurrezione avvenne una esplosione di energia che ha generato un Lampo di Luce, che a sua volta ha impresso nella Sindone l’immagine che ancora oggi si può osservare”.
Tutto (Resurrezione e formazione dell’immagine sindonica) sarebbe, pertanto, avvenuto nel pieno rispetto delle naturali leggi fisiche, al di fuori di ogni intervento “fantascientifico”.
In altri termini, l’ipotesi come sopra suggerita dal mondo scientifico, che il lampo avrebbe prodotto l’immagine sindonica, si basa sul presupposto che la Resurrezione di Gesù venga intesa come semplice Sua sparizione, con tutte le davvero devastanti logiche conseguenze, come descritte da Mikos Starsis, in un suo libro, dal titolo “Risorto o Scomparso ?”: la tesi sostenuta dall’ENEA (e condivisa da illustri sindonologi) secondo la quale l’immagine sindonica sarebbe stata prodotta per l’intervenuto lampo verificatosi al momento della Resurrezione di Gesù, si basa, quindi, sull’inaccettabile presupposto, come testualmente affermato dal Prof. Baldacchini (massimo esponente dell’ENEA) , che detta immagine si fosse impressa sul telo sindonico a seguito dei meccanismi relativi al processo di annichilazione (secondo le naturali leggi della fisica) della massa corporea di Gesù. In altri termini, secondo l’ENEA, Gesù non sarebbe risorto ma solo “sparito” nel nulla, come risultato del suddetto processo di annichilazione della materia che avrebbe solo provocato “un’esplosione di luce, calore e suono”.
Inoltre, a sostegno della sua tesi sull’ipotetico annichilazione del corpo di Gesù (che costituisce, per l’ENEA, l’indispensabile presupposto della formazione dell’immagine sindonica), il Prof. Baldacchini, sempre nell’articolo su citato, aggiunge quanto segue: “Questa ipotesi AMA non si limita a spiegare solamente le proprietà della Sindone che sono state descritte sopra, ma risolve anche l’annosa questione della datazione medievale, circa 1300, del Carbonio-14 diversa da quelle ottenute con altri metodi che riconducono a 2000 anni fa. Infatti l’ipotesi AMA si fonda su processi nucleari che possono aumentare la quantità di carbonio-14 sul telo di lino, ringiovanendo così il tessuto”.
Ciò che davvero lascia perplessi è che, successivamente, il Prof. Baldacchini, evidentemente accorgendosi dell’insostenibilità dell’ affermazione contenuta nel suddetto articolo (sparizione del corpo di Gesù a seguito dell’avvenuta sua annichilazione), in un suo successivo articolo dell’8 maggio del 2022, dal titolo “Il Big Bang della Risurrezione – Mistero della luce”, riproponendo integralmente quanto precedentemente pubblicato, nella frase nella quale parlava della sparizione del corpo annichilito di Gesù avvolto nel lenzuolo, abbia aggiunto questa precisazione: “per poi ricomporsi fuori del lenzuolo”, senza alcuna doverosa spiegazione di tale, sempre ipotetico, stupefacente evento. Quest’ultima precisazione appare, comunque, davvero fantascientifica e assolutamente incomprensibile: non si capisce, infatti, in virtù di quale ignota legge della fisica, un procedimento avviato e concluso naturalmente, “secondo le leggi della fisica che oggi conosciamo” (come quello dell’ipotetica avvenuta annichilazione del corpo cadaverico di Gesù, “avvolto nel lenzuolo”) si possa essere improvvisamente annullato per, poi, “ricomporsi fuori del lenzuolo”, nella precedente situazione (cioè, quella di corpo cadaverico). Ogni commento al riguardo appare, davvero, superfluo.
A tal riguardo, va osservato che, nel libro su citato “Risorto o Scomparso ?” di Mikos Starsis, l’autore, pur condividendo l’ipotesi dell’ENEA, secondo la quale il corpo di Gesù si sarebbe annichilito (tramutandosi in energia) , afferma, senza ombra di dubbio, che il processo di annichilazione debba intendersi come processo irreversibile, nel senso che, una volta realizzata l’annichilazione della materia, non sia possibile un successivo percorso inverso, che, cioè, l’energia si possa “ricomporsi” nella materia che, precedentemente, avesse generato quell’energia, come, invece, supposto dal Prof. Baldacchini, nell’articolo su riferito del 2022.
Concludendo, a parte la considerazione che l’ipotesi dell’avvenuta annichilazione del corpo di Gesù (in sostituzione della Sua Resurrezione) – ancorché ammissibile, in presenza, comunque, di particolarissime condizioni, “secondo le leggi della fisica oggi conosciute” – è assolutamente priva di alcuna valida prova e, pertanto, debba essere considerata davvero “fantascientifica”, detta ipotesi, in quanto, in evidente contrasto con la Verità evangelica, cancella la Resurrezione di Gesù Cristo – che costituisce l’imprescindibile fondamento della fede cattolica – sostituendola con l’annichilazione del Suo corpo, deve necessariamente essere ritenuta decisamente eretica e, quindi, inaccettabile da parte della Chiesa cattolica: da ciò ne consegue l’improponibilità di ogni studio e ricerca che partano da tale presupposto, come le ipotesi formulate dall’ENEA, oggetto di approfonditi esami e sperimentazioni, anche se, inconsapevolmente, sostenuti da illustri sindonologi di dichiarata fede cattolica.

Beppe
Reply to  Federico Pellettieri
10 Luglio 2024 10:16

Gentile Pellettieri

Ho letto con grande interesse il suo commento al mio articolo dell’ormai lontano 2015. Moto giustamente lei rileva che “annichilazione”, scientificamente ipotizzabile, e “resurrezione”, fondamento della Fede, non sono riconducibili l’una all’altra, al contrario potrebbero essere considerate incompatibili al punto che credere nella ipotesi scientifica avanzata dal Prof Baldacchini dovrebbe essere considerato eretico dal punto di vista cattolico.

Vorrei fare alcune osservazioni.

La Chiesa Cattolica è giustamente molto prudente e non ha mai affermato che la Sacra Sindone sia una “prova scientifica” della Resurrezione. Giovanni Paolo II nella sua allocuzione del 1998 ha detto che la “Sindone è un segno” ( altrove dice che è “una icona”), dichiarazione ascientifica e incontestabile.

D’altro canto Scienza e Fede sono due “vie parallele” e come tutte le parallele si incontrano solo “all’infinito”!

La Scienza – quella autentica – non dà mai “risposte assolute”, sempre dice: “alla luce delle attuali conoscenze” implicando con questo che con l’ aumentare delle conoscenze le risposte di oggi potrebbero essere riviste o addirittura smentite domani.

La Fede al contrario fa delle affermazioni “assolute”. Queste affermazioni “assolute” sono “intrinsecamente” NON provabili scientificamente. E perché? Perché una affermazione “provabile” non richiede alcun “atto di fede personale ” per essere accettata! (due per due fa quattro non richiede alcuna adesione personale).E’ di questi giorni la polemica su libro “Dio la Scienza le prove”.

Veniamo ora al discorso di Baldacchini. La sua ipotesi scientifica “proverebbe” la “scomparsa” del corpo fisico di Gesù di Nazaret. Ebbene questa “scomparsa” non è un “atto di fede” ma un “fatto storico”, testimoniato dai Vangeli ma non solo! E’ certo che il corpo di Gesù è scomparso: i suoi avversari dicono che è stato ‘rubato’ ma non ne negano la scomparsa!

La fede cattolica afferma che nella Resurrezione il Corpo fisico di Gesù è stato “trasformato da “corpo materiae” a “corpo spirituale”. Ora cosa sia un “corpo spirituale” non è descrivibile in termini scientifici.

Cosa voglio dire con questo, che la Sacra Sindone è un PROVA della Resurrezione di Gesù? Certo che no. Voglio dire che la ipotesi che la scomparsa del corpo fisico di Gesù sia stata prodotta da fenomeni fisici che giustificherebbero la presenza di una immagine del Suo corpo sul lenzuolo è plausibile.

Ma anche altre ipotesi sarebbero possibili.

Io personalmente sono molto “intrigato” dalla immagine acheropita di Ns Signora di Guadalupe. Quella immagine o è falsa o è “decisamente” soprannaturale. Se soprannaturale ne conseguerirebbe che la formazione “soprannaturale” della immagine del Crocefisso sul lenzuolo della Sindone non debba/possa essere esclusa “a priori “ da un cattolico, che sia o non sia uno scienziato.
Cordiali saluti

Beppe Zezza

Beppe Zezza
25 Giugno 2015 16:10

Cara Marguerite
Per quanto mi sforzi non riesco a vedere da dove tu evinca che nel mio articolo venga espressa una “disperata” necessita’ di provare a tutti i costi l’autenticita’ del reperto”!
Al contrario ho riportato i link dove vengono esposte le ragioni che sostengono le due posizioni contrapposte , perche’ ognuno si possa formare la sua opinione “a ragion veduta” e senza pregiudizi. Il fatto che io propenda per una delle due posizioni non e’ rilevante.
La teoria espressa da Baldacchini e’ intrigante e dimostra COME si sarebbe potuta sviluppare una energia tale da impressionare un lenzuolo di lino alla stregua di una lastra fotografica. Che questo sia cio’ che e’ avvenuto la teoria non lo dice , ne’ potrebbe farlo.
Molto correttamente affermi che la fede nella resurrezione di Cristo non dipende in alcun modo dal riconoscimento della autencita’ del reperto e il Papa lo conferma.

Marguerite de Merode
Reply to  Beppe Zezza
26 Giugno 2015 0:03

Caro Beppe, ci dobbiamo fare un opinione con i link che ci fornisci oppure solo divertirci e immaginare quello che la fantascienza ci regala?
Mi sembra un approccio troppo semplicistico.

Beppe Zezza
Reply to  Marguerite de Merode
26 Giugno 2015 10:24

Io sono di formazione scientifica e quindi abituato, di fronte a un problema ( in questo caso l’autenticita’ del reperto ) a valutare la solidita’ delle argomentazioni delle opinioni contrapposte prima di prendere una posizione.
Sono personalmente poco dotato di quella “fantasia” della quale, invece, gli artisti sono ricchi e dalla quale nel loro quotidiano si lasciano guidare

Marguerite de Merode
Reply to  Beppe Zezza
30 Giugno 2015 9:43

Allora buona fortuna se ti vuoi barcamenare nelle valanghe di letteratura espressa intorno al l’argomento da tanti anni a queste parte. Comunque per quanto scienziato sei, sei anche carico di fortissime convinzione che non ti permettano di essere imparziale. Ti vedo un po’ tendenzioso comunque nel selezionare le risposte. Ma questo è il motore del mondo! Il confronto. E meno male siamo tutti diversi. Viva la scienza è viva l’arte.

Marguerite de Merode
25 Giugno 2015 13:12

Non capisco questa disperata necessità di provare a tutti costi l’autenticità di questo reperto con argomenti che costeggiano la dimostrazione dell’esistenza del “Santo Graal”..La vera fede non ha bisogno di queste dimostrazioni, di queste rassicurazioni “tirate dai capelli”. Si basa comunque su concetti impalpabili… Impoverisce il credo dimostrare “a tutti costi” se la Sacra Sindone è un falso o no! Sono state versati fiumi d’inchiostro sul soggetto, con teorie di tutti tipi.. Il Papa stesso ne parla come di un Icona.. Cosa dire di più!

Marina Binda
24 Giugno 2015 18:27

Girerò questo articolo a terzi al fine di poterne verificare la fondatezza. Immagino non sia un problema: gli articoli di stampa sono pubblici ontologicamente volti alla divulgazione.
Buona serata
Marina Binda

Federico Pellettieri
Reply to  Marina Binda
2 Ottobre 2024 7:21

Vi invito a leggere il mio articolo: “La Sacra Sindone: l’eresia del raggio ultravioletto” pubblicato su http://www.fedepell.it , pag. 4 n. 99.