MOSTRE ED ESPOSIZIONI: le proposte de La Lampadina per aprile 2016

Questo mese Marguerite de Merode Pratesi ci segnala a:

Londra
Tate Modern: Performing for the Camera.
Dall’invenzione della fotografia alla cultura selfie, la Tate Modern ci fa esplorare, con questa mostra, il rapporto tra la fotografia e la performance, il confronto tra il fotografo e il soggetto, l’immagine e lo spettatore. Lo spazio fotografico diventa il teatro dove si rappresenta il rapporto tra il proprio corpo e la fotografia: l’autoritratto, la relazione dell’artista con lo specchio e l’immagine fotografica. Dai grandi nomi del Novecento ai nuovi emergenti.
Fino al 12 giugno.

Milano
Palazzo Reale: 2050 a cura di Pierre Yves Desaive e Jennifer Beauloye.
Quarantasei artisti internazionali con dipinti, sculture, foto e video, osservano il presente per condurre una riflessione sul futuro in una esposizione ispirata al saggio “Breve storia del futuro” di Jacques Attali.
Fino al 29 maggio

Palazzo Reale: Umberto Boccioni (1882-1916) Genio e Memoria
Sono passati cent’anni dalla morte di Umberto Boccioni. Palazzo Reale dedica una grande mostra al protagonista del futurismo italiano. Saranno esposti i suoi più importanti dipinti e sculture e una selezione di sessanta disegni dell’artista protagonista indiscusso. dell’Avanguardia italiana.
Fino al 10 luglio

Bologna
Palazzo Fava- Palazzo delle Esposizioni: Hedward Hopper a cura di Barbara Haskell e Luca Beatrice.
Palazzo Fava con oltre 60 opere propone una grande mostra che copre l’intera produzione di Edward Hopper, il più popolare e noto artista americano del XX secolo dagli acquerelli parigini, ai paesaggi e scorci cittadini degli anni ‘50 e ’60. Le opere sono provenienti dal Whitney di New York che ospita tutta la sua eredità. Hopper è ritenuto “l’unico che abbia saputo fermare l’attimo – cristallizzato nel tempo – di un panorama, come di una persona”.
Fino al 24 luglio 2016

Roma
Palazzo delle Esposizioni: Caravaggio Experience, un viaggio sensoriale nell’arte.
Il Palazzo delle Esposizioni, illustrando cinquantasette opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio, con l’uso di una tecnologia d’avanguardia, sistemi di multi-proiezione a grandissime dimensioni, musiche originali e fragranze olfattive, porta il visitatore in un’esperienza multisensoriale di notevole impatto. Un modo nuovo per avvicinare il grande pubblico agli angoli più nascosti dell’opera del grande Maestro del Seicento. Tutto il percorso è diviso nei quattro grandi temi caravaggeschi: luce, naturalismo, violenza e teatralità.
Fino a 3 luglio 2016

Palazzo Altemps: Matthew Monahana cura di Ludovico Pratesi.
Nei grandi ambienti di palazzo Altemps otto sculture dello scultore californiano, appositamente concepite per l’occasione, propongono un interessante dialogo e un confronto  con gli spazi rinascimentali e con la collezione archeologica che vi è ospitata. “L’esercizio del dialogo e del confronto con il presente stimola una nuova visione del passato e invita a immaginare il futuro.”
Fino al 15 maggio

Museo di Roma Palazzo Braschi: Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818).
La piccola mostra di Palazzo Braschi ci illumina su come doveva apparire agli occhi di un francese Roma all’inizio dell’Ottocento. Seguendo il ritmo del susseguirsi dei mesi Jean-Baptiste Thomas, vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di Francia, eseguì una serie di disegni dal vero eseguiti giorno dopo giorno nelle strade della città durante il suo soggiorno romano. Un’eccezionale testimonianza.
Fino al 11 settembre

Foro Romano: Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio.
Si riapre finalmente al pubblico, dopo trent’anni, la basilica nel Foro romano Santa Maria Antiqua, scoperta nel 1900 alle pendici del Palatino. Una  mostra narra la vicenda “moderna” del complesso, cuore superstite del Foro cristiano nell’Alto Medioevo dagli scavi ai restauri.
Fino al 11 settembre

 

 

Ancora in esposizione:

Napoli

Fondazione Mondragone, Piazzetta Mondragone 18, “Magazzini Novità. F.lli Mele, Cilento e altre storie”. Manifesti storici, abiti, accessori e cataloghi che provengono dalla Fondazione Emiddio Mele, dall’Archivio della sartoria maschile Cilento e dal Polo della Moda della Regione Campania, ma anche video con brevi storie che raccontano della musica, dei balli, delle donne, dei cartoni animati e degli oggetti degli anni Venti, alla Fondazione Mondragone, sede del Museo del Tessile e dell’Abbigliamento Elena Aldobrandini una finestra sull’imprenditoria campana tra Ottocento e Novecento, ma anche un’occasione per rivivere il fascino di una Napoli capitale ai tempi della Bella Epoque. Tra fine Ottocento e inizi Novecento infatti si sviluppa a Napoli un’imprenditoria vivace, in linea con le tendenze internazionali, che è orgoglio e patrimonio della nostra storia.La mostra pone in primo piano l’azienda Grandi Magazzini Italiani E. & A. Mele, fondata nel 1889 a Napoli dai fratelli Emiddio e Alfonso Mele, famosi per essersi ispirati ai grandi magazzini francesi Lafayette e Le Bon Marché. Il cuore della mostra è uno spazio che, in senso metaforico, mette in scena la vertigine della merce in vetrina, attraverso un allestimento che allude all’idea del Magazzino Novità del viaggio e dello stoccaggio della merce, in grande quantità; per l’intero percorso una selezione di brani musicali coevi accompagnerà la visita.
Fino all’8 aprile.

Macro: Marisa e Mario Merz. curata da Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio e Federica Pirani.
I cinquant’anni di grande scambio intellettuale e incredibile rapporto e collaborazione tra Marisa e Mario Merz sono ben illustrati nella mostra del Macro con una raccolta di sculture, pitture, fotografie e progetti. Il quotidiano di questi due grandi artisti italiani ha alimentato il loro sodalizio artistico, il loro lavoro e la loro ricerca che si sono intrecciati per una lunga vita passata insieme ma non ha mai intralciato il loro percorso individuale nato con l’arte povera.
Fino al 12 giugno 2016

TORINO

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. Sulla scena del crimine. La prova dell’immagine dalla Sindone ai droni.

La fotografia forense viene illustrata nella mostra di Torino dagli albori della sua nascità con le fotografie della Sacra Sindone, alle ultime foto di questi giorni dai satelliti e dai droni: più di un secolo di storia. Con undici casi-studio se ne illustra l’importanza come strumento nelle mani della giustizia e della memoria. Un campo quello della fotografia forense che spesso si accosta all’arte con una forza che va aldilà della parola. “Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze”.
Fino al primo maggio 2016

Museo di Roma in Trastevere: “Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati”.
Con circa trecento tavole originali, disposte in ordine cronologico, saranno quaranta i romanzi grafici esposti scritti e disegnati da altrettanti autori. Il percorso prende il via dal 1967 con Hugo Pratt e la pubblicazione di “Una Ballata del Mare Salato”, con il suo noto protagonista, Corto Maltese, fino ai giorni nostri. Si passerà dal romanzo a puntate ai graphic novel.
Una mostra che intende ridare spazio a questa forma d’arte.
Fino al 24 aprile 2016

Galleria Lorcan O’neill. Richard Long: River Avon mud. 
Sono anni che Richard Long passeggia scegliendo per il mondo strade solitarie per il suo cammino. Porta fotografie dei luoghi e raccoglie pietre e fango. Ricrea con le sue opere la memoria delle sue lunghe passeggiate appoggiando al pavimento pietre come nuovi percorsi allineandole o sistemandole in spirali. Spalma, come “fatto creativo”, con gesti energici, il fango raccolto per realizzare qualvolta direttamente sul muro o su grande tele, forme essenziali. C’è una bella forza nel lavoro di Long che Lorcan O’Neill ha deciso di farci ancora vedere in una mostra nel suo bello spazio di via dei Cattinari.
Fino al 30 aprile 2016

 

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