Non li amo, non li capisco.
Ci risuonano nelle orecchie fin dalla più giovane età.
NON C’E’ DUE SENZA TRE
Una speranza se riguarda cose belle, una minaccia se parla di cose brutte.
SI CHIUDE UNA PORTA SI APRE UN PORTONE
Fine di un amore ed arriva un cavaliere fantastico? Fine di un lavoretto e si diventa dirigenti?
IL MONDO E’ FATTO A SCALE C’E’ CHI SCENDE E C’E’ CHI SALE
Che novità. Dagli altari alla polvere o viceversa. C’est la vie!
CHI LA FA L’ASPETTI
Vendetta per uno sgarbo. O gentilezze in cambio di favori elargiti?
BRUTTO IN FASCE BELLO IN PIAZZA
Un filo di speranza per i genitori che guardano sbigottiti nella culla il bruttissimo nuovo nato?
Non saggezza popolare ma consolazione o speranza.
Fra tutti
SPOSA BAGNATA SPOSA FORTUNATA
Tutti sappiamo cosa non costa al giorno d’oggi un ricevimento di matrimonio. Per quanto ci si sforzi non si riesce a limitare il numero degli invitati, la chiesa, i fiori, il catering, la località del ricevimento, il fotografo, il parrucchiere… non si finisce mai.
Non ultimo, il vestito della sposa. Scelto con cura a prezzi vertiginosi. Le foto in quel vestito ci seguiranno per tutta la vita. Prove su prove: tira qui, troppo largo là. Ma, alla fine, perfetto! Proprio quello che la sposa voleva e con cui si sente bella.
Ed ora in quel giorno, inaspettato, arriva un diluvio universale. La sposa esce dalla chiesa al braccio del neo consorte. I capelli bagnati le si appiccicano alla faccia. Dove è finita l’acconciatura su cui si è tanto lavorato? Il vestito che doveva cadere staccato si attacca invece fradicio alle gambe, il bordo si macchia di terra, diventa marrone, le scarpe, due barchette sfondate piene di acqua. Resiste, la sposa, ma le viene da piangere: il fotografo le fa cenni disperati per dire che così le foto proprio no, la madre la guarda, grondando acqua, orrificata.
Tutti scappano alla villa affittata per l’occasione. Nell’attraversare il prato i tacchi affondano nell’erba, i tavoli preparati con grande cura per il ricevimento all’esterno, vengono smontati di corsa per essere posizionati in un molto più modesto allestimento interno.
La sposa esplode: prende a calci l’ultimo tavolo rimasto sul prato in attesa di essere portato al coperto, graffia la mano del marito, si strappa dalla testa il velo ridotto uno straccetto, il trucco bianco da sposa si scioglie, lacrime di rabbia e di delusione le rigano la faccia.
Chi avrà ora il coraggio di avvicinarla per dirle
SPOSA BAGNATA SPOSA FORTUNATA?
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