COSTUME: Una giornata nei numeri

codice-segretoE’ accaduto lentamente, dapprima, ma, in seguito alla velocità della luce: una cascata irrefrenabile. Tanti anni fa i numeri da ricordare erano pochi: il conto in banca, il numero per aprire la cassaforte. Vogliamo parlare di adesso?

Usciamo di casa di corsa dopo un  veloce passaggio all’allarme. Tempo fa abbiamo deciso per una cosa semplice: 1234.

La bicicletta ci aspetta, legata al palo con il lucchetto numerico: data di nascita del figlio per aprirlo. Il lucchetto si sblocca subito.

Dobbiamo andare dal provider a vedere perché l’IPAD bloccato non funzioni più. Lo teniamo sottobraccio; una ragazza  carina e sorridente ci chiede in che modo possa esserci  di aiuto. Le spieghiamo l’accaduto e le consegniamo l’I-PAD. Sorridendo ci dice “E il codice?”
Un minuto di obnubilamento totale: non è la mia data di nascita? Per fortuna sì: si può sistemare tutto. Che sollievo!
Torno a casa con velocità. Devo fare un bonifico urgente. Promesso e poi scordato.
Oggi scade. Home banking che favola! Si ma non trovo nella mia vecchia e confule peggiori password/codici utilizzati nel 2014sa agenda cartacea il numero di accesso. Alla voce banca: no, no sotto conto corrente, no sotto home banking. Finalmente sotto la sigla misteriosa CB (codice banca ovviamente) trovo tutto, ma solo dopo aver cercato affannosamente e con una ansia terribile scorrendo tutte le caotiche pagine ciancicate dall’uso e dal tempo.

Sembra che tutto sommato oggi non ci saranno altri problemi. Uscendo tranquilla nel pomeriggio, passo davanti al bancomat per prelevare un po’ di soldi. ”Digiti il codice lontano da occhi indiscreti” mi ordina la macchina infernale. Si, ma ho appena cambiato banca, e questo nuovo proprio non lo ricordo.
gelosia informaticaRovescio il portafogli. Ricordo di averlo segnato nel foglietto di una pizzeria in attesa di trasferirlo poi in luoghi più adatti (che sarebbe sempre la mia impresentabile vecchissima agenda). Ma anche ricordo perfettamente di non averlo poi mai fatto. In mezzo a ricevute inutili ecco finalmente il foglietto della pizzeria. Sono salva. Prendo i soldi e scappo.

Mi arrivano da alcuni amici segnalazioni preoccupanti. Pare siano bombardati da mie richieste di amicizia su Linkedin con una frequenza di molte volte al giorno. Cosa devo fare? Nessun problema.” Cancellati e poi caso mai ti ci rimetti”. Come si fa? “Facile vai su Linkedin, digiti il tuo codice……..”Ecco già impossibile! Questo codice non sta veramente da nessuna parte. Ho cercato nel mio computer, ho cercato nei foglietti sparsi e nella solita agenda. Per cui condannati, i miei amici, a ricevere le mie molteplici suppliche quotidiane di richiesta di amicizia. Che vergogna!

Devo fare dalla strada alcune telefonate di conferma per appuntamenti di oggi. recupero-password-wifi
Nel mettere però il telefono nella borsa, inavvertitamente ho schiacciato qualcosa. Il telefono è spento. Nessun problema. Riaccendo. Mi chiede il codice, certo che lo so: è la data di Natale. Digito con sicurezza. Il telefono mi dice “Errore altri due tentativi rimasti”. Sono sicura, lo digito nuovamente, un altro tentativo concesso amabilmente. NO SBAGLIATO. Tutto bloccato: non sono permessi ora ulteriori tentativi senza immissione di altri codici a me sconosciuti.

and the password is...A questo punto mi arrendo. Rinuncio. Esausta e furiosa.
BASTA con tutti questi numeri segreti, codici, accessi.
Entri chi vuole nella mia mail, nel mio Facebook, spii nel mio computer,salti sulla mia bici ed entri liberamente a casa, faccia acquisti, chieda nuove applicazioni, usi pure il mio home banking ma magari, in questi tempi magri, lo usi per farmi un lussuoso bonifico.

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