PARIGI
La capitale francese inizia l’anno 2017 con delle straordinarie proposte culturale. Vale un weekend parigino!
Fondation Vuitton: Icone de l’Art moderne. La collection Chtchoukine. Una mostra da non perdere che rende omaggio ad uno dei più grandi mecenate e collezionista russo dell’inizio del ventesimo secolo, Sergei Chtchoukine, il famoso “visionario” dell’arte moderna, con centotrenta opere, capolavori assoluti dei grandi maestri impressionisti, postimpressionisti e moderni, Monet, Cézanne, Gauguin, Rousseau, Derain, Matisse o Picasso, ma anche Degas, Renoir, Toulouse-Lautrec o Van Gogh.
Fino al 20 febbraio 2017
Centre Pompidou: Cy Twombly. Una retrospettiva completa sull’opera dell’artista scomparso nel 2011. Attraverso centoquaranta opere (pitture, sculture, disegni e fotografie) la mostra del Centro Pompidou traccia il percorso artistico dell’artista americano, Cy Twombly, considerato tra gli artisti più importanti della seconda metà del XX secolo, seguendo l’ordine cronologico e rispettando l’articolazione del lavoro dell’artista con i suoi tre grandi cicli : “Nine Discourses on Commodus” (1963), “Fifty Days at Iliam” (1978) et “Coronation of Sesostris” (2000).
Fino al 24 aprile 2017
Musée du Louvre: Vermeer et les maîtres de la peinture de genre au Siècle d’or. Organizzata con la National Gallery di Dublino e la National Gallery di Washington, la mostra presenterà i capolavori del grande maestro fiammingo e dei suoi contemporanei : Gérard Dou, Gerard ter Borch, Jan Steen, Pieter de Hooch, Gabriel Metsu, Caspar Netscher ou Frans van Mieris.
Dal 22 febbraio al 22 maggio.
ROMA
Fendi -Palazzo della Civiltà Italiana: Matrice di Giuseppe Penone curatore Massimiliano Gioni. Negli spazi monumentali del Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR, una mostra dell’artista,storico dell’ ” Arte Povera “, Giuseppe Pennone con una selezione di quindici opere dagli anni settanta ad oggi, molte delle quali inedite ed esposte per la prima volta in Italia.
Fino al 16 luglio 2017
Ex Elettrofonica Notes on complexity di Elena Mazzi. Mi piace segnalare gli artisti proposti dal lavoro di ricerca delle due galleriste di questa piccola galleria sempre molto coerente. Elena Mazzi ha partecipato alla 16° Quadriennale di Roma. “La sua poetica indaga il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, nel quale vive e con il quale si confronta ogni giorno.
Fino al 17 marzo 2017
Macro Testaccio: Valori Personali di Luca Padroni curata da Claudio Crescentini. Una grande personale dell’artista Luca Padroni, dove i quadri più recenti, fatti su misura per gli spazi del Padiglione 9B del Macro Testaccio, ci raccontano le sue storie, i suoi scenari e le persone che hanno significato nei suoi “Valori Personali”. Con uno stile espressionista, Padroni combina la tradizionale pittura ad olio al collage, mettendo in rapporto luoghi, esseri umani e luci non sempre in contatto tra loro. creando un universo unico.
Fino al 26 marzo 2017
Museo Carlo Bilotti:
Francesco Del Drago. Parlare con il colore. Curata da Pietro Ruffo. Negli spazi del Museo Bilotti, una prima ampia retrospettiva sul grande artista romano, Francesco del Drago, studioso della fenomenologia del colore presentando una selezione di sue opere astratte fondamentali consentendo di entrare nel suo pensiero e nella sua pratica artistica
Fino al 26 marzo 2017
Architettura invisibile: Un’analisi dei movimenti degli architetti Italiani e Giapponesi degli anni ’60 e ’70 e dibattito contemporaneo. Curato da Rita Elvira Adamo. “Due generazioni di architetti provenienti da due contesti così diversi e così simili saranno finalmente messe a confronto in un percorso che spiegherà come il mutamento delle epoche abbia potuto influire sulle risposte progettuali degli architetti contemporanei”