ROMA
Complesso del Vittoriano: Giovanni Boldini
Non sono un entusiasta delle mostre organizzate al Vittoriano ma la mostra su Boldini, per gli amanti del genere, vale senz’altro una visita. Non c’è la marchesa Luisa Casati che l’artista dipinse varie volte, ma tra le 160 opere esposte troviamo la grande tela dedicata a “Ritratto di Donna Franca Florio”, la “Lady Colin Campbell” della National Portrait Gallery, il “Ritratto di Madame Blumenthal” della Gare d’Orsay e il famoso “Ritratto di Giuseppe Verdi.” Un po’ troppi quadri della sua “prima manière” forse, ma comunque l’illustrazione di un bel “monde perdu”: la Belle Époque, ricca di ventagli, piume, velluti e femme fatale, esaltante la bellezza femminile nella cui rappresentazione il pittore ferrarese eccelleva.
Fino al 16 luglio
Palazzo delle Esposizione: Georg Baselitz, Gli Eroi
Al Palazzo delle Esposizione si riprende una mostra storica dove nel 2016 lo Städel Museum di Francoforte propose ai tedeschi il ciclo del 1965-1966 di Georg Kern (Baselitz, da quando decise di prendere per cognome la città della Sassonia in cui era nato nel 1938) grande pittore neo espressionista. Gli eroi sono Soldati, Pastori, Ribelli, Partigiani, Pittori, Pittori moderni, Rossi, Bianchi realizzati dall’artista con una pittura vigorosa. Sono esposte al piano terra del palazzo di via Nazionale una quarantina di tele di grandi dimensioni, ma anche 30 opere su carta. “Negli Eroi risiedono il simbolo dell’adolescenza e le tematiche del dolore, della consapevolezza della propria colpa, della ribellione e della speranza in un mondo concepito come estraneo, sbagliato o mutilato” dice Max Hollein curatore della mostra insieme a Daniela Lancioni.
Fino al 18 giugno
Museo di Roma in Trastevere: Vivian Maier. Una fotografa ritrovata
La storia della fotografa, Vivian Maier, è una storia incredibile. Lavora tutta la vita come bambinaia ma la sua passione segreta è la fotografia a cui si dedica anima e corpo immortalando, con uno sguardo curioso e un incredibile talento, la vita quotidiana nelle strade con i suoi abitanti, bambini, lavoratori, persone di buona società e personaggi famosi come pure miserabili, mendicanti ed emarginati. La Maier “ritrae le città in un momento di fervido cambiamento sociale e culturale”.
Quando un giovane ragazzo compra per caso ad un asta una scatola contenente centomila rullini, scopre lo straordinario talento dell’anonima artista dandole poi, la fama che si merita. Il Museo di Trastevere presenta 120 delle sue fotografie.
Fino al 18 giugno
Macro Testaccio: Alfredo Pirri, I pesci non portano fucili, curato da Benedetta Carpi de Respighi e Ludovico Pratesi.
Nel Padiglione B del MACRO Testaccio, una prima mostra antologica dedicata all’artista Alfredo Pirri il cui lavoro spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e ambientali.
Sono tre gli elementi che caratterizzano la ricerca dell’artista: lo spazio, il colore e la luce. “Questa mostra, ci dice Ludovico Pratesi, permette una lettura completa e ragionata della complessità della ricerca di Alfredo Pirri, attraverso un itinerario espositivo strutturato come un’opera in sé. Lo spazio del Macro Testaccio viene interpretato dall’artista in maniera da sottolineare le componenti fondamentali del suo pensiero, per invitare il visitatore a condividere un’esperienza immersiva giocata sull’armonia tra spazio, luce e colore”.
Da l’11 aprile al 6 giugno
Museo di Roma Palazzo Braschi: I pittori del ‘900 e le carte da gioco – La collezione di Paola Masino, a cura di Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini.
Giocare a carte con i pittori del ’900, da Carla Accardi a Burri, a Consagra, da Primo Conti a Carrà, da Campigli a Capogrossi, a Cagli, da Fautrier a Cocteau, da Carlo Levi a Guttuso, da Prampolini a Fausto Pirandello – solo per citarne alcuni. Questa suggestiva partita sarà idealmente possibile grazie alla originale collezione di carte di Paola Masino (1908-1989), donate da Alvise Memmo al Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico nelle sale al piano terra dal dicembre 2016 al 30 aprile 2017.
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Fino al 30 aprile 2017
(ICH)