Articolo di Andrea Duchini – Autore Ospite de La Lampadina
Mi trovavo recentemente in una zona sperduta del Canada, dove è ancora possibile godere di una notte stellata senza l’interferenza fastidiosa del bagliore delle luci cittadine.
L’aria era frizzante e tersa e potevamo vedere le costellazioni boreali brillare nel cielo scuro e senza luna.
Una sera, notiamo tutti una stella che brillava più delle altre e che subito sembrava muoversi sullo sfondo. Era la Stazione Spaziale che viaggiava ad una velocità incredibile sopra le nostre teste seguendo la sua orbita intorno al nostro pianeta.
Che visone incredibile. E non ci sarebbe stato momento migliore per me per notare questa meraviglia tecnologica dal momento che proprio in questo periodo uno degli astronauti italiani più importanti e noti sta trascorrendo il suo semestre proprio in quella Stazione Spaziale.
Paolo Nespoli non è solo una grande astronauta, ma è stato un inestimabile membro della nostra Comunità Italiana in Texas. È nato il 6 aprile del 1957 a Milano, abita a Verano Brianza. Laureato in Ingegneria aerospaziale nel 1988, ha un master in Astronautica e scienze astronautiche ottenuto all’Università Politecnica di New York. Una laurea in ingegneria meccanica all’università degli Studi di Firenze, nel 1990 e varie altre specializzazioni. Arruolato nell’esercito italiano nel 1977, era istruttore di paracadutismo a Pisa e nel 1988 ha fatto parte della Brigata d’assalto “Moschin” di Livorno, dove operava nelle Forze Speciali. Dal 1982 al 1984 fu assegnato al Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace in Libano.
Dopo innumerevoli periodi di addestramento e specializzazione alla Nasa, all’Esa a Colonia e in Russia, inizia poi la sua operatività nello spazio nel 2007, quando vola come specialista di missione a bordo dello Space Shuttle Discovery per il volo STS 120 verso la stazione Spaziale Internazionale. Ancora nel 2010 passa 159 giorni sulla ISS rientrando il 24 maggio 2011.
A luglio 2017 è stato assegnato ad una terza missione spaziale come membro della Spedizione 52/53 sulla Stazione Spaziale Internazionale. È partito a bordo della navetta Soyuz per una missione di cinque mesi. Quest’ultima missione è parte di un accordo di scambio tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che coinvolge astronauti ESA. La missione di Nespoli sulla ISS si chiama VITA che è l’acronimo di Vitalità, innovazione, tecnologia e Abilità.
Il logo della missione è stato sviluppato da ESA, Agenzia Italiano per lo Spazio, e Nespoli. Il cerchio esterno rappresenta il pianeta Terra, e al centro, che collega i due opposti della circonferenza, c’è una variante del simbolo dell’infinito, chiamato “Terzo Paradiso”, disegnato da Michelangelo Pistoletto. All’interno del simbolo troviamo il simbolo del DNA, un libro, ad indicare la didattica, la sensibilizzazione e la cultura, e la Terra come simbolo di umanità. I colori rappresentano la bandiera italiana.
Paolo è stato un attivo ricercatore e scienziato e ha condiviso la sua esperienza e il suo lavoro con la nostra comunità nelle varie edizioni della “Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo”. E’ sempre stato disponibile con noi tutti e ha contribuito al successo dell’iniziativa, illuminando il pubblico con le immagini incredibili che ha ripreso dallo spazio e con tutti i divertenti aneddoti sulla vita di bordo a gravità zero.
Il Comitato di Houston ed io stesso vogliamo salutare Paolo e ringraziarlo per tutto ciò che sta facendo, lì, ai confini dello Spazio. Siamo tutti orgogliosi di lui e del suo lavoro e speriamo di averlo ancora tra noi per parlare della sua ultima missione al nostro think tank l’anno prossimo.
Dalla Comunità Italiana in Texas, a presto Paolo Nespoli!
Per aspera ad astra!
Guarda le fotografie di Paolo dalla ISS al link: https://www.space.com/11144-stunning-space-photos-astronaut-paolo. Puoi anche seguirlo su tweeter a Paolo Nespoli (@astro_paolo) | Twitter.
Vorrei ringraziare per questo articolo l’ing. Francesco Fusco che ci ha permesso di salutare Paolo direttamente sulla ISS. E un ringraziamento anche a Orazio Chiarenza e Gustavo Priotto alla Nasa per il loro aiuto nell’illustrare lo spazio alla nostra comunità e per insegnarmi le meraviglie dei viaggi spaziali.
Numero pieno e molto interessante.
Grazie e auguri.
Pierluigi