Leggo su un quotidiano che in Francia, chi oggi facesse un fischio di apprezzamento alla vista di una bella ragazza, potrebbe essere multato fino a 350,00 euro. La dimostrazione del fattaccio potrebbe essere convalidata da testimonianze e videocamere.
Ho seguito, come tutti, lo scatenamento, in difesa delle donne, contro gli abusi sessuali o le coercizioni morali. Quante hanno detto si per fare carriera e dopo venti anni, quando oramai la carriera è sicura, se ne sono uscite con accuse tardive.
Ma, a parte questo, ho un sussulto di nostalgia per la nostra adolescenza pulita e serena.
Uscivamo da scuola a gruppetti di tre o quattro e spesso invece di salire sul solito autobus decidevamo di tornare a casa a piedi. Un gruppetto di ragazze amiche, diverse una dall’altra, basse, alte, magre, grasse, silenziose o ciarliere.
Non era raro che dopo qualche metro venissimo seguite, a distanza, da un gruppetto di ragazzi. Ci avevano insegnato a non dare retta agli sconosciuti e a tirare avanti in disdegnoso silenzio.
Dietro le nostre spalle i ragazzi cominciavano a fare, ad alta voce, innocenti apprezzamenti. Quanto è carina la bruna, no a me piace più la bionda, che vi pare di quella con le trecce? Troppo severa. Ha la faccia arrabbiata. No, no guardate bene, le viene voglia di ridere.
Da parte nostra cercavamo di mantenere un contegno, ma ci veniva voglia di voltarsi a guardare, ci veniva da ridere ai loro commenti e con difficoltà ci trattenevamo, ma, in ogni caso, non ci sentivamo assolutamente minacciate o in pericolo.
Altri tempi. Osservavamo alla lettera il divieto di rivolgere loro la parola, ma, nello stesso tempo, i loro apprezzamenti non volgari ma educati ci facevano piacere. Con la coda dell’occhio vedevamo che sembravano ragazzi come noi, con la stessa nostra educazione, ma solo con la voglia di scherzare un po’.
Non appena entravamo nel primo portone, si dileguavano. Noi commentavamo il loro aspetto e le loro battute. Si chiamavano allora “Pappagalli”. Siamo uscite da una adolescenza piena di pappagalli innocenti.
Tutto è cambiato: volgarità e violenza ci attaccano da ogni dove. Se un gruppetto di ragazze fosse oggi seguito da un gruppo di ragazzi si rivolgerebbe forse e giustamente, alla polizia.
Mi dispiace per le ragazze di oggi che non possano godere di qualche innocente complimento.
Da parte mia, oggi, se mai un anziano volesse farmi un fischio di apprezzamento… gli salto al collo, lo riempio di baci e, al commissariato in cui verrò portata, sarò felice di pagare la mia multa.
Molto spiritosa. Ricordo quando le mie sorelle mi raccontavano gli apprezzamenti piccanti ricevuti per strada. Morivamo dal ridere. Allora gli uomini li facevano anche dall’auto abbassando il vetro del finestrino.
Il più classico a Roma era: Abbbonaaa!
Era tutto estremamente pulito!!
E non ci faceva alcun male! Anzi. Ci faceva sorridere e solleticava la nostra vanità adolescenziale!
Quanta nostalgia per quel fischio che veniva dall’alto dei ponteggi da parte di qualche operaio che, in un momento di distrazione felice, esprimeva un suo gradito apprezzamento! Magari puntualizzato anche da qualche parola un pò forte “a b…a” ma senza conseguenza, solo quello di darti un po’ di allegria!
Ottimo articolo con molte verità e sens of humor!
Io che vivo a Parigi mi vergogno per i francesi che hanno eletto una “ministra dell’uguaglianza fra uomo e donna” (sic) che si chiama Schiappa… che qui pronunciano Sciappa ma che vuol dire quello che vuol dire e le sta benissimo come nome! I nostri soldi si spendono per mettere telecamere nelle Metro e dare multe ai poveretti che osano fischiare o fare complimenti. Confesso che alla mia tenera età un complimento garbato non dispiace affatto e se non mi andasse farei come quando ero giovane, cioè diventerei di colpo sorda/muta/cieca!
Sarebbe forse meglio occuparsi dei bambini maltrattati che non possono difendersi invece che sbavare sulle attricette che firmano i contratti nelle camere da letto dei produttori. Una comica si é chiesta ieri sera alla TV se aveva ancora diritto di andare a letto per poter avere un ruolo o un lavoro perché tutto sommato la cosa non le dispiaceva affatto!!! Ovviamente é una comica ma…
Brava e continua cosi’, cerchiamo di equilibrare le cose se non vogliamo rendere gli uomini (che personalmente adooooooro) impotenti e/o terrorizzati e/o altro che evito di dire!
Manu’ grazie per il tuo commento! Viviamo una società che ha totalmente perso il senso della misura.
Non ci rendevamo conto di quanto tutto era assolutamente innocente!
Un abbraccio
Lalli
Divertente come sempre Lalli! Che bei ricordi