Oggi le “fake news” – tradotto letteralmente “notizia falsa”, tradotto liberamente “bufala” – vanno di moda.
Non c’è giorno che non ne parlino i giornali. Tutti i governi sono allarmati dal fatto che “fake news” possano circolare liberamente manipolando l’opinione pubblica e si stanno studiando regole che impediscano che i cosiddetti “social media” le diffondano (ironicamente si potrebbe dire che i governi riconoscono che la manipolazione dell’opinione pubblica deve essere una esclusiva dei potenti e non può essere lasciata nelle mani del primo venuto).
“Fake news” ci sono sempre state nella Storia e molte di esse, a forza di ripeterle, sono state acquisite, e accettate anche per lungo tempo, come “verità”, ad alcune la gran parte della gente continua ancora a dar credito pur essendo state smentite.
Ne ricordo un paio di famose.
La “donazione costantiniana”.
Gli eventi della storia avevano fatto sì che una parte del territorio italiano fosse amministrata dal Papa, il quale formalmente si riconosceva ancora come suddito dell’Imperatore Romano di Oriente. Storicamente questo era accaduto perché il vuoto di potere venutosi a creare per il dissolversi del potere bizantino in Italia era stato occupato dalla sola organizzazione che avesse una qualche autorità riconosciuta (Vedi La lampadina Luglio 2012). La Chiesa era subentrata al potere imperiale in tutte le questioni civili: approvvigionamenti di acqua e alimenti, amministrazione della giustizia, difesa, restauro delle sue mura, riscossione delle tasse ecc.
Nel IX sec I Franchi, vittoriosi nella guerra con i Longobardi e quindi “padroni” dell’Italia, affidarono al Papa la giurisdizione del Lazio. Più o meno contemporaneamente venne redatto il documento intitolato Constitutum Costantini con il quale l’imperatore Costantino concedeva al Papa Silvestro I tutta una serie di poteri, tra i quali la giurisdizione civile sulla città di Roma.
Questo documento, presentato come autentico e accettato come tale dalla gente del tempo, venne utilizzato dai Papi nelle controversie con gli imperatori del Sacro Romano Impero, per garantirsi l’autonomia.
Nel XV secolo, prima Il cardinale Niccolò da Cusa – detto il Cusano -e poi l’umanista Lorenzo Valla dimostrarono che il documento era un falso. Questo non impedì al papa Alessandro VI di servirsene per dirimere la controversia tra Spagna e Portogallo circa i possedimenti nel Nuovo Mondo.
L’anticlericalismo ottocentesco fece di Valla un suo campione, considerandolo un antesignano della lotta contro il potere temporale dei papi. In realtà il Valla non fu considerato un “nemico” della Chiesa, al punto che terminò i suoi anni a Roma come canonico a San Giovanni in Laterano e a esservi sepolto.
La “Donazione Costantiniana” è dunque una “fake news” ufficiale, che ha girato ed è stata accettata per circa settecento anni! Oggi nessuno più lo prende in considerazione. Clicca qui per leggere la traduzione della Donatio
Cito anche un’altra “fake news”, accettata ai più alti livelli, che, tuttavia circola ancora ed è presentata come verità incontestabile:
I “Protocolli dei Savi anziani di Sion”.
L’antisemitismo è stata una piaga che ha attraversato la Storia ma si è manifestata in forma particolarmente virulenta nel XIX e XX secolo. Per screditare gli ebrei, un agente della polizia segreta russa, agli inizi del ‘900 redasse un libello propagandistico intitolato “Protocollo dei Savi (Anziani) di Sion”.
Si trattava, apparentemente, del resoconto di alcune presunte riunioni segrete tenutesi a Basilea al tempo del primo congresso sionista, da parte di importanti personalità ebraiche Il documento elenca, passo dopo passo, le mosse di un progetto da intraprendere in tutti i settori sociali e governativi per ottenere il controllo del mondo. (Curiosamente le azioni indicate come necessarie fanno rabbrividire per la loro attualità: diffusione di idee liberali per ingannare le popolazioni, totale controllo delle masse per mezzo dei mass media, controllo del sistema bancario di tutte le nazioni, promozione di conflitti armati internazionali per il proprio profitto, sovvertimento della morale con il crollo definitivo del cristianesimo).
Questo documento ebbe una larga eco, fu tradotto in 60 lingua, Henry Ford ne finanziò la stampa e la distribuzione negli USA, i nazisti lo utilizzarono per giustificare il loro antisemitimismo.
Il documento pur riconosciuto come un falso già nel 1921 ha continuato a circolare e ogni tanto riappare… Ancora oggi è citato come veritiero in alcuni paesi arabi!
Clicca qui per leggerlo e scaricarlo.
Ma ci sono anche “fake news” (più “leggere”), che sono passate alla storia,e ancora vengono credute:
la democrazia è nata ad Atene. In realtà ad Atene, assai poco democraticamente, votava solo circa l’1% della popolazione!
San Benedetto ha coniato il detto “ora et labora”: in realtà questo detto –rappresentativo della spiritualità benedettina – è del XIX secolo.
Il Medioevo è il tempo della caccia alle streghe. In realtà il culmine della caccia alle streghe si è avuto nell’era moderna tra il 1600 e il 1700.
Nel Medioevo vigeva lo “ius primae noctis” (diritto del feudatario sulla prima notte delle spose): in realtà non è mai esistito nulla neanche di similare.
I cavalieri in partenza per le crociate imponevano alle loro spose la “cintura di castità” per assicurarsene la fedeltà: In realtà le cinture di castità (femminili e…maschili!) sono state inventate nell’800.
“Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché́ tu possa dirlo”., detto di Voltaire In realtà pare che questa frase sia stata coniata nel 1906 dalla scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall per il libro “Gli amici di Voltaire”.
Napoleone era di bassa statura: In realtà era alto 1.67 m altezza del tutto normale a quell’epoca.
Ai tempi di Mussolini i treni erano sempre in orario. In realtà anche allora c’erano disservizi solo che la informazioni non circolavano.
L’elenco potrebbe continuare, ma lo spazio è tiranno.
Abbiamo una difesa dalle fake news? Si! Il buonsenso e un po’ di sana diffidenza dalle notizie troppo enfatizzate.