La Lampadina Libri – Capri 1939, l’isola in bianco e nero

Capri 1939, l’isola in bianco e nero.

di Marcella Leone de Andreis
Edizioni La Conchiglia – Capri
2018

Nell’estate del 1939 Capri vive uno dei periodi di maggior fulgore. Attraverso materiali archivistici, memorie e documenti inediti il libro racconta la storia dell’isola nell’ultima estate di pace e nel periodo che intercorre tra la fine dell prima guerra mondiale e lo scoppio della seconda. La nascita della Capri moderna fu fortemente voluta da Benito Mussolini che affidò al finanziere e uomo d’affari Alberto Fassini il compito di trasformare un luogo bello e selvaggio, sconosciuto agli italiani ma non agli intellettuali e agli irregolari di mezzo mondo, in una vetrina accattivante e rassicurante del regime fascista.
La storia del ventennio si snoda attraverso fatti e personaggi affascinanti e talvolta inquietanti, in cui il bianco e il nero, all’apparenza così antitetici e distanti, finiscono in realtà per intrecciarsi e spesso confondersi. C’è la noblesse di mezza Europa, gli imprenditori, gli artisti, gli scrittori e i gerarchi fascisti, che, incuranti dei rombi di cannone che si avvicinano sempre più minacciosi, non rinunciano ad accorrere per approfittare delle bellezze e dei divertimenti esclusivi che solo lì possono trovare.
E c’è il mondo oscuro che si cela dietro la facciata elegante, con la presenza incombente del fascismo, le sue liturgie, le camicie nere, i saluti romani, le purghe degli oppositori politici e gli agenti dell’Ovra, la potente polizia segreta del regime, che spiano tutto e tutti e persino i suoi ras più potenti.
Frequenta con assiduità Capri il principe ereditario al trono d’Italia Umberto di Savoia, con la sua corte di aristocratici e nobildonne. E villeggia a Capri anche Edda Mussolini, figlia del duce e moglie del giovane ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, con la sua corte di gerarchi fascisti e persino nazisti. C’è il futurista Filippo Tommaso Marinetti sempre pronto a inventare qualcosa per épater le bourgeois, e il ministro e ras Italo Balbo, squadrista della prima ora e protagonista di epiche imprese aviatorie, che ha l’abitudine di arrivare a Capri pilotando il suo idrovolante. Ci i sono i duchi di Windsor, l’ex re Edoardo VIII, con Wally Simpson, la donna per amore della quale ha da poco abdicato al trono d’Inghilterra. C’è Curzio Malaparte, che si sta costruendo una villa dalle linee avveniristiche che finirà sui libri di architettura del Novecento e non solo. E la scrittrice Marguerite Yourcenar, che trascorre alcuni mesi in compagnia di Grace Frick, l’americana che diventerà la compagna della sua vita.
Non mancano le visite di  personaggi potenti del mondo nazista come Herman Goering e Rudolf Hess, i balli della principessa Mafalda di Savoia, figlia del re d’Italia e moglie del principe tedesco Filippo d’Assia, e le vacanze del principe del Nepal con la sua corte di concubine.
La cosmopolita comunità omosessuale che, sin dalla fine dell’Ottocento aveva eletto Capri come sua patria, passato il primo momento di sbandamento  per alcuni decreti di espulsione emessi dal regime fascista, continua la sua vita di sempre facendo però attenzione a non esagerare nelle manifestazioni di diversità.
Ma non solo nomi altisonanti affollano le stradine capresi: verso la metà degli anni Trenta si assiste alla novità del turismo popolare dei dopolavoristi e delle crociere e delle gite a quattro soldi che fanno arricciare il naso agli snob. La realizzazione del porto turistico, la sistemazione di strade e fogne, l’illuminazione delle vie, la piantagione intensiva di alberi e piante rampicanti, il lusso degli alberghi hanno trasformato in un ventennio l’isola.
Ai primi di settembre del 1939, però, allo scoppio della guerra, la ricca società cosmopolita che a lungo l’aveva frequentata si affretta ad abbandonale le amate spiagge per tornare nei propri paesi.
E’ la fine di un’epoca. Per ritrovare gli antichi splendori Capri dovrà attendere la fine del conflitto. Poi  tutto ricomincerà, ma con altri attori e altri protagonisti.

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