Mostre ed esposizioni – Le proposte de La Lampadina per dicembre 2018

Marguerite de Merode ci propone queste occasioni di visita su Milano e Roma.

ROMA

Galleria Nazionale d’Arte Moderna: Mimmo Rotella, Manifesto a cura di Germano Celant.
Mi ha sempre incuriosito quest’artista che esordisce con opere di matrice neo-geometriche per poi essere riconosciuto essenzialmente per i suoi “décollages” esposti per la prima volta nel 1954.
La Galleria d’arte moderna con la mostra monografica Mimmo Rotella Manifesto, vuole celebrare con centosessanta opere il centesimo anno della sua nascita non solo con i suoi poster strappati ma anche con gli aspetti performativi e alcune sculture.
Fino al 10 febbraio 2019

Gagosian: Sarah Sze
L’artista americana utilizza, per il suo linguaggio creativo, quantità di immagini sospese tra il mondo della scultura, del cinema, dell’incisione e quello della pittura, costellazioni di immagini a creare un mondo intriso di energia vitale. Nello spazio della galleria, sono delle vere costellazioni “che accolgono il visitatore in un universo di immagini che mutano nel passaggio dallo schermo adattandosi ad ogni altra forma di supporto fisico”.
Ci sarà anche da visualizzare, alla Cripta Balbi, un grande masso di pietra diviso a metà come un geode che presenta su ciascuna superficie un cielo al tramonto e che evoca le immagini presenti in alcune pietre cinesi gongshi e nei soggetti spirituali del Rinascimento.
Fino al 12 gennaio 2019

Museo Carlo Bilotti: Balla a Villa Borghese a cura di Elena Gigli.
Questa bella mostra organizzata da Elena Gigli, storica dell’arte, da tempo impegnata nella catalogazione dell’opera di Giacomo Balla, è un’antologia dedicata a uno dei massimi esponenti del futurismo italiano. L’esposizione è rivolta soprattutto ai lavori pre-futuristi che il grande artista torinese dipingeva sporgendosi fuori dal balcone della casa in cui era andato a vivere nel 1904 con la moglie Elisa. Saranno 30 i dipinti che illustreranno gli scorci di Villa Borghese che gli si offrivano o che sceglieva nelle sue passeggiate in Villa.
Oltre che dalle fotografie di Mario Ceppi al primo piano sullo sguardo dell’artista, la mostra viene arricchita anche da un interessante film, “Balla e il Futurismo”, premiato nel 1972 alla Biennale di Venezia con un Leone d’argento.
Fino al 17 febbraio 2019

 

MILANO

Fondazione Prada: The Black Image Corporation curata da Theaster Gates
Con la mostra, negli spazi di Osservatorio, in Galleria Vittorio Emanuele II, la Fondazione si dedica al patrimonio di immagini della Johnson Collection di Chicago. Nel novembre 1942, l’uomo d’affari John H. Johnson, insieme alla moglie Eunice, fondano la Johnson Publishing Company una casa editrice che nell’arco dei decenni  raccoglie oltre quattro milioni di immagini. Theaster Gates ne fa un punto di partenza, contrastandone gli stereotipi negativi, per sviluppare una riflessione estetica, sulla rappresentazione e l’autorappresentazione della popolazione afroamericana.
Fino al 14 gennaio 2019

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