Dopo giorni che più che di primavera erano giornate d’inverno, con una poderosa gomitata l’estate è arrivata.
Ultimi esami, chiusura delle scuole e RAGAZZI IN LIBERTÀ.
C’era una volta la partenza per la villeggiatura. Preparazione per un lunghissimo soggiorno di tre mesi in case che non erano la residenza abituale. Potevano essere, al mare, in montagna, in campagna, la vecchia casa dei nonni, o in affitto.
La casa invernale veniva smontata e incartata. Spazzati via i soprammobili, coperti i divani e le poltrone per rendere più facile il tenerla in ordine alla vecchia portiera, in carico nei mesi estivi o alla vecchia cuoca, riesumata per l’occasione.
Le persiane abbassate per il caldo. La penombra rendeva la casa totalmente diversa.
Vuota, senza urli di litigate dei figli, grammofono a tutta birra, luci accese in tutta casa, sbattere di porte e rumori di passi.
Un silenzio innaturale. Il marito rimasto solo in città finalmente poggiava i piedi sul tavolino, lasciava la biancheria da lavare in terra, fumava in camera da letto. Un po’ di malinconia certamente ma anche un grande spazio recuperato per alcuni mesi. Finalmente tornava la nostalgia per la presenza della moglie. Matrimoni stanchi venivano rinfrescati dalla lunga assenza.
ORA.
Spesso i due coniugi lavorano e non possono abbandonare le loro postazioni per lunghi periodi. Si abbassano le persiane ma le case rimangono totalmente montate. Non vale la pena tutto quel lavoro per un periodo breve.
Sono i figli che invece partono, non per una lunga vacanza ma per tanti pezzetti di brevi soggiorni.
Il Grande parte per l’estero. Total immersion in inglese. Sacco preparato, fiumi di raccomandazioni. Viene imbarcato nell’aereo con in bocca l’indirizzo dell’AIRBNB in cui soggiornerà.
La Media parte per un corso di vela in territorio nazionale.
La Piccola per uno stage di tennis.
Il caos delle loro partenze è un ricordo. “Dov’è il passaporto? Chi trova il mio telefonino? Chi ha rubato la mia sacca? Dove sono le scarpe da tennis?” “Facciamo tardi sbrigatevi.” Porte che sbattono e poi il silenzio.
Per alcuni giorni i due genitori un po’ sono tristi ma sono rilassati, riposati. Mangiano quello che loro due desiderano senza sottostare ai desideri dei figli, ascoltano musica classica e vedono vecchi film in bianco e nero senza sentire “che sono queste schifezze?” Non devono scapicollarsi ad accompagnarli dappertutto ad ore improbabili con il caldo ed il traffico.
MA
Chiama la Piccola: “Il mangiare non mi piace” come, proprio lei che ha sempre divorato tutto? Che questa protesta alimentare nasconda un disagio ? Se la deve cavare si dicono i due genitori un po’ preoccupati.
Chiama la Media :”Son troppo severi “singhiozza al telefono” ed io sono tutta ustionata.” Le farà bene,si dicono, noi siamo sempre troppo protettivi. Ma serpeggia una certa ansia.
Chiama il Grande, anzi, veramente manda un messaggio “Non mi bastano i soldi. Mandatemeli con urgenza.” Che ne avrà fatto? Ne aveva a sufficienza. In cosa li ha già spesi?”
La tranquillità è durata poco. Si guardano e non osano comunicarsi le loro ansie.
Impossibile comunicare con le ragazze. Gli orari ammessi per ricevere le chiamate è molto ristretto. Vietati i telefonini. Il numero fisso è perennemente occupato da altri genitori ansiosi. Il Grande risponde a monosillabi. Non vuole far sapere ai suoi amici delle chiamate dei genitori.
Ma ecco che dopo pochissimo la breve “prima vacanza” volge al termine.
Ritornano. La casa è di nuovo piena di rumore, di caos, di tonnellate di roba da lavare buttata nelle stanze. tutto va lavato e stirato con urgenza che fra pochi giorni parte il secondo round di vacanze. Musica a tutta birra, lavatrice in funzione notte e giorno, litigi, porte che sbattono. La casa è tornata alla sua solita vita. E i genitori? Felici!
Nostalgia delle vecchie vacanze? Certo più riposanti per tutti. Ma alla fine talmente lunghe che quasi si voleva ritornare a scuola e abbandonare finalmente magliette e pantaloni per sostituirli con l’odiato kilt.
Sei bravissima. Perché non fai un libretto con i tuoi articoli che sono sempre acuti e divertenti?
Vi aspettiamo sempre. Baci Adalberto
Brava Lalli! riesci sempre a comunicare la vita vissuta di molti di noi nelle piccole ma grandi sensazioni! Ti leggo sempre con molto piacere. Ciao