Il titolo dell’articolo è il commento di Goethe appena arrivato a Roma!
Istituti stranieri di cultura a Roma
Roma è sempre stata la meta di molti studiosi che arrivavano per studiare la sua storia e ne rimanevano incantati. Ė quindi naturale che siano sorti molti istituti di cultura.
Quello che dispiace è che sono poco frequentati dai romani, invece spesso offrono programmi molto interessanti.
Non voglio fare paragoni con gli istituti italiani di cultura all’estero. Ne parlerò in futuro, se siete pronti a sentire parecchie lamentele! Sonnecchiano!
Oggi se ne contano circa 40.
Sono spesso in edifici storici e offrono un ricco programma.
Forse metterei senz’altro al primo posto l’Accademia di Francia a Villa Medici. Ha ospitato negli anni con il “prix de Rome” importanti borsisti. Durante la guerra viene requisita da Mussolini.
Dal 1961 Balthus vi diventa direttore dando nuova linfa con importanti mostre, concerti e convegni. Avvia il restauro della Villa dandole con il suo gran buon gusto l’assetto odierno.
Da alcuni anni ogni giovedì sera si organizzano eventi sempre originali che spesso finiscono con assaggio di vini! …Ottimi!
La casa di Goethe a via del Corso è nel mio cuore, lì il poeta ha vissuto dal 1786 al 1788. Oggi in questo appartamento fervono le idee e offrono attività spesso in italiano.
Per l’autunno tanto per fare un esempio si presenta un libro “Osteria – Guida spirituale alle osterie italiane da Verona a Capri” di H. Barth pubblicato nel 1908 e ristampato nel 2019. Si può dire la prima guida enogastronomica del Bel Paese.
Altro appuntamento la Presentazione di un quadro appena acquisito di Tischbein e proveniente dalla collezione Trombadori e si inaugura una mostra “Sguardi sull’Italia 1780-1850”.
Molte accademie sono riunite nelle collina di Valle Giulia:
Accademia Britannica – Fondata nel 1901 e dal 1911 in occasione dell’Esposizione Universale nell’attuale sede di via Gramsci. Edificio neoclassico dell’arch Lutyens. Si dedica allo sviluppo e ricerca in molti campi e accoglie studiosi e artisti dal Regno Unito e dal Commonwealth.
Sono stata anche lì in occasione di una conferenza sulla nascita dei musei capitolini. Una delle direttrici del museo ha illustrato con foto e stampe l’insediamento delle statue romane provenienti da Palazzo Albani in via quattro fontane. Peccato poco pubblico e gli stagisti inglesi avevano un foglio con la traduzione.
Istituto Giapponese – L’edificio e il giardino sono in stile e ogni giorno proiettano film in lingua.
Sono stata a una lezione di ikebana …..i film non ce l’ho fatta!
Accademia d’Egitto – ha una strana storia, anni fa grande inaugurazione con arrivo del presidente, sontuosa sede con collezione di reperti archeologici….da allora non è mai aperta. Ho provato ad andare ma il custode all’entrata mi ha detto che non c’era il personale! Oggi invece manca il direttore del museo e quindi le visite sono sospese.
Accademia d’Ungheria a via Giulia, va citata per la bellezza di palazzo Falconieri, opera del Borromini. Purtroppo il restauro è scadente ma essendo extra territoriale la sovrintendenza non è potuta intervenire. Lì più che altro affittano per cerimonie ecc.
Istituto Svizzero: si trova nella bella villa Maraini in via Ludovisi con giardino e vista a 360′ su Roma. Oltre ad ospitare stagisti, come tutte le altre istituzioni, si occupa principalmente di organizzare mostre di arte contemporanea.
La lista potrebbe proseguire ma qui ho citato principalmente quelli che frequento…
Brava Lucilla un bell’articolo sulle belle cose di Roma, peccato poco conosciute.