Commento di Elvira Coppola Amabile, Autore Ospite de La Lampadina
Desiderio
di Giorgio Montefoschi
Edizioni:La nave di Teseo, Collana Oceani
Anno edizione: 2020
Pagine: 324
Palazzo Firenze Galleria del Primaticcio. L’ultimo libro scritto da Giorgio Montefoschi é stato presentato in questa bellissima sala gremita e attenta.
Si respirava un’aria di calore, amicizia, cultura. E soffusa in questa atmosfera intensa una vaga malinconia. Molti avevano già letto il libro.
L’ultima opera di Giorgio tocca il cuore come forse mai i suoi precedenti romanzi. Anche quelli di maggior successo. Non so perché. Forse per aver seguito un vecchio suggerimento di Goffredo Parise, come spiritosamente ha ricordato Giorgio? “…mettici più dialoghi Giorgio! Se sfogliando si vedono più spazi vuoti il libro si vende meglio”.
O forse perché chi legge viene subito trascinato nel fiume delle parole. Ed è come se sgorgassero da noi dalle nostre vite stesse, dalle banalità del quotidiano, perenne cornice scandita puntualmente, dai nostri dolori, dalle paure, dalle passioni.
Per chi conosce personalmente Giorgio é una piccola sorpresa scoprire che molti dei nomi sono familiari. Nomi di figli amici nipoti vengono dati ai personaggi che nuotano nel libro. Solo Paolo Spaini, mancato da poco, appare proprio come Paolo Spaini, il pediatra in motocicletta.
Dominatore del romanzo è il desiderio, scelto come titolo del libro.
Un’attrazione riaffiora incontenibile tra i due protagonisti che si sono amati da ragazzi e dopo anni ritornano amanti. Quello che succede tra un incontro e l’altro sbiadisce, sembra solo l’attesa di un altro contatto. Dopo un’ora un anno molti anni. Non importa. Sfiorarsi baciarsi fare l’amore.
Il desiderio in letargo pronto a schiudersi ancora e ancora. Inesorabilmente. Una droga per vivere, una droga contro il dolore. Una droga per non raccontare il dolore.
Intorno il mondo indifferente ingloba ogni cosa con la sua struggente felicità e i suoi drammi.
Mentre tutto sembra muoversi quietamente tra i soliti luoghi cari a Giorgio, i Parioli Villa Borghese Sabaudia i monti dell’alto Adige e Roma molle e infinita, tutto cambia e scorre trascinando noi e le nostre vite…
Bellissima recensione, comprerò il libro!