Oro Blu
di Edoardo Borgomeo
Edizioni Laterza – Saggi Tascabili
Pagine 159
Anno: 2020
Periodi surreali e periodi di grandi letture!
Un giovane amico Edoardo Borgomeo classe 1989 con dottorato in Idrologia all’Università di Oxford ha appena pubblicato un libro “Oro blu – storie di acqua e cambiamenti climatici”, dedicato ai problemi dell’acqua in tutto il mondo.
Un viaggio appassionante che in ogni capitolo ci porta in realtà diverse ma spesso simili. Vengono sempre intervistate persone che si occupano del problema da anni e che raccontando la propria storia, ci introducono in ambienti inaspettati, dove la gestione dell’acqua soffre di mali insoliti e di difficile guarigione.
Si inizia in Bangladesh dove un’allevatrice di gamberetti ci parla del problema dell’acqua dolce che spesso si mischia con quella salata provocando anche molti problemi di salute; andiamo poi in Brasile, paese ricchissimo di acqua che viene fermata da enormi dighe che permettono di regolarne il flusso secondo le esigenze agricole ed energetiche, poi ci spostiamo in Australia dove si cerca di creare una figura giuridica ad hoc per i fiumi e la loro acqua.
In Olanda, regina dell’Oro blu, troviamo Eelco, ingegnere idraulico di Rotterdam che, data la sua grande esperienza, viene chiamato per consulenze in tutto il mondo appena c’è un’emergenza!
Finiamo poi a Londra con i molti problemi delle fogne. Spesso si intasano a causa del grasso e si formano delle enormi palle che ostruiscono le condotte. Squadre speciali devono intervenire per rimuovere i “fatbergs”, (uno rimosso nel 2017 pesava 130 tonnellate!)
Karachi, in Pakistan, in pochi anni è passata da 400.000 a 20 milioni di abitanti: potete immaginare i problemi dell’urbanizzazione e della rete idrica? L’acqua in quei paesi è un grande business completamente in mano alle mafie locali. Un’architetta, attivista locale e directtore dell’Orangi Pilot Project Research and Training Institute, nel 2008 ha pubblicato una mappa con i pozzi distinguendo quelli legali da quelli illegali: dai suoi calcoli si vede come i pozzi illegali siano tre volte più numerosi degli altri e i costi dell’acqua li decidono i trafficanti traendo guadagni superiori agli spacciatori! Nel 2013 Perween Rahvan, così si chiamava, viene assassinata!
Altra storia in Iraq, qui siamo nello splendido mondo dei Sumeri, territori ricchi di acqua, il giardino dell’Eden. Vi scorrono il Tigri e l’Eufrate e a sud il loro letto diviene una grande palude ricca di vegetazione e di animali. Ora tutto questo è cambiato: prima Saddam, poi le dighe in Turchia e per ultimo l’effetto del relativo aumento della temperatura e ciò che era il giardino dell’Eden è ora un deserto che ha costretto la popolazione ad abbandonare queste zone.
Voliamo a Città del Messico, dove la popolazione oggi è di 20 milioni di persone: la città è costruita su un lago ma il terreno è argilloso e per la mancanza di acqua, che viene pompata, sprofonda; negli ultimi anni è scesa di 10 metri. Bellissimo il murales di Diego Rivera dipinto negli anni Cinquanta dal titolo “L’acqua, origine della vita sulla Terra”.
Ultima tappa in Sicilia, a Trappeto, paese tra Palermo e Trapani: anche lì la mafia dell’acqua la fa da padrona. Negli anni Sessanta nella valle del Belice si stanziano fondi per costruire una diga sul fiume Jato, anche lì l’affare, che mette a disposizione dell’opera centinaia di miliardi, certamente non lascia indifferente le famiglie mafiose della regione ed ecco che il giornalista che ne parla e ne scrive, Mario Francese, viene assassinato. Ora la diga che ha portato grande beneficio nelle campagne circostanti si chiama con il suo nome.
Il piccolo libro termina con un elogio all’amica acqua e alla sua vitale importanza nella nostra vita!