ROMA
Il luoghi dell’arte, che sono la grande ricchezza del nostro paese, ricominciano ad aprire le loro porte. Anche se non hanno mai smesso di esistere con le infinite proposte che ci sono pervenute online, visto che la pandemia ci impediva di godere del nostro patrimonio in via diretta.
Si riapre tutto! Che felicità. Con criteri di distanziamenti molto seri. Ma anche con l’assenza di una folla compatta che al solito accompagnavano le nostre visite ai vari siti.
Le nostre città ci sono restituite, un pò più vuote, ma possiamo godere in pieno di una visione privilegiata. Ci si augura che il turismo riparta presto, ovviamente, visto i tanti settori colpiti da questo fermo obbligato, ma, senza essere cinica, vi vorrei incorraggiare ad approffittare di qualche giorno di tranquillità ancora concesso prima di essere di nuovo invasi.
Saprete sicuramente che
- la mostra di Raffaello ha prolungato la sua presenza alle Scuderie del Quirinale fino al 30 agosto. Fate presto. I biglietti vanno a ruba!
- Dal 2 giugno hanno riaperto tutti i musei civici e i siti archeologici
- I Musei Vaticani hanno riaperto e già le presenze aumentano di ora in ora.
- A Palazzo Caffarelli con “I marmi Torlonia. Collezionare capolavori”, si riapre la mostra, nella nuova sede dei Musei Capitolini, dedicata ai novantasei famigerati marmi della collezione Torlonia.
Doveva essere inaugurata il 25 marzo ed è con grande emozione che si potrà finalmente ammirare questa straordinaria raccolta, sempre indossando la mascherina. - Maxxi Gio Ponti. Amare l’architettura. “Il MAXXI ospita uno dei maestri indiscussi del Novecento italiano, una personalità dall’estro creativo poliedrico che, come succede nel caso di figure complesse e multiformi, risulta difficile chiudere in un ruolo, circoscrivere in una definizione univoca.”
Fino al 27 settembre 2020.
Ci sono nuove proposte create per compensare le difficoltà incontrate nel gestire le mostre negli spazi delle gallerie. Ve ne propongo una in cui l’ingegno ha fatto la sua parte.
La Fondazione #80 | #90 & more curata da Pier Paolo Pancotto.
“I lavori selezionati sono presentati come fossero “sottovetro”, visibili dall’esterno della sede, attraverso la grande vetrata di ingresso.”
La mostra sarà visibile tutti i giorni, da giugno a settembre, dalle ore 18.00 alle 11.00 del mattino successivo, secondo un programma prestabilito che prevede un focus settimanale, con inizio ogni martedì, dedicato a un artista diverso, appartenente alla generazione nata a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Il nome dell’artista protagonista della settimana sarà svelato con un post di annuncio e l’hashtag #unboxingproject sul canale Instagram @lafondazione_roma il venerdì precedente per il martedì successivo”.
Mi sembra una proposta veramente inventiva per “uscire di casa” e godere dell’arte del nostro tempo.
Il canale Youtube del Mitbac con l’idea che “La cultura non si ferma” propone già da maggio varie visite spiegate chiaramente. I musei, è vero, hanno riaperto le loro porte, ma le proposte di Mitbac sono tante e forse sarà l’ultima occasione per vedere, ben spiegato e senza muoversi troppo, le bellezze del nostro paese. Indagate, ne vale la pena!
Galleria del cembalo: “In Uno” fotografie di Giorgia Fiorio su Artsy. Dopo trent’anni di ricerca intorno alla figura umana, questa presentazione contrae In Uno due percorsi di ricerca di lungo respiro: Il Dono (2000-2009) e Humanum (dal 2011).
MILANO
Mi sento di consigliarvi soprattutto questa mostra:
Triennale Museo del design italiano Collezione permanente.
Il Museo del Design italiano presenta, per la prima volta in un allestimento permanente, una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano.