Questo mese Anna Maria Finocchi de “Un Mercoledì Da Lettori” commenta
“Nemici. Una storia d’amore” di Isaac Bashevis Singer.
Buona lettura.
New York, dopoguerra.
Herman è un ebreo polacco, scampato all’eccidio dei nazisti grazie a Jadwiga, una contadina polacca che lo ha tenuto nascosto in un fienile per tre anni. Herman è vedovo, la moglie ed i figli non sono sopravvissuti allo sterminio e sposa Jadwiga per gratitudine, portandola con se a New York.
Herman conduce un’ esistenza di continue menzogne, mente alla moglie, ha un amante Masha, mente al suo datore di lavoro, mente a se stesso, mente a Tamara, la prima moglie ritrovata.
Attraverso la quotidianità faticosa di Herman si è partecipi della storia della comunità ebraica a New York, della storia della Shoa, della storia dei sopravvissuti.
Agli ebrei a New York era concesso vivere in libertà, le scuole ebraiche esponevano le loro insegne, c’era anche una scuola Jiddish. La ricchezza di colori, l’abbondanza di cibo, per quanto tutto fosse dozzinale non mancavano mai di stupirlo, eppure Herman cercava sempre e ovunque un nascondiglio, nell’eventualità che i nazisti arrivassero a New York. Si diceva “Se uno non ha il coraggio di lasciare questo mondo ci si può solo nascondere, come in un fienile”.
Il ricordo della violenza è continuo, ci si imbatte in un mondo che vuole cambiare, guarire, ma come impegnarsi a guarire? come superare la violenza ed i mali subiti?. Si è forse assuefatti all’orrore vissuto? come è possibile sognare un mondo migliore sui cadaveri dei condannati ?..
Sembrava tutto blasfemo.
Herman ritrova la prima moglie, Tamara, viva, ma non i suoi figli. Tamara è una donna completa, di dolore, di vissuto, di sopravvivenza, pur sentendosi un granello di polvere spazzato via dal vento attraverso terre e deserti, che non è in grado di dire dove è stata e cosa è.
La storia si complica, Herman aveva due mogli ed era in procinto di sposarne una terza, Masha.
Herman pianificava la sua vita complessa, le sue azioni, amando il brivido della catastrofe incombente.
Perché Herman è legato a Masha? Una donna dura, dolorosa, che sente che Dio la odia ” Dio ci odia, noi ci siamo sognati un idolo che ci ama ed ha fatto di noi il suo popolo eletto, ma è solo un Dio di teorie”. Per Masha i nemici sono tutti, tutti, anche se stessa e la madre.
E per Herman chi sono i nemici? “Dieci nemici non riescono ad infliggere ad un uomo il danno che egli è in grado di infliggere a se stesso” e poi c è il suo nemico occulto, il suo demone avversario che inventa per lui torture nuove.
Tutti i protagonisti del libro sono alla ricerca di un nuovo equilibrio, dopo che la loro vita precedente è finita, è stata spazzata via dalla storia, è stata umiliata.
Herman ama le tre donne con intensità e significati diversi, tutto in un equilibrio da individuare.
Ma vorrei ricordare cosa dice Tamara “Tutti hanno bisogno di amore”.