Taiwan sta affrontando la più grave siccità da 65 anni a questa parte. Ad essere colpita per prima dalla scarsità d’acqua non è tanto l’agricoltura quanto la strategica industria dei microchip. I semiconduttori più sofisticati, ormai indispensabili per ogni apparato elettrico, dal tostapane al supercomputer (per non parlare dell’industria automobilistica), sono al 90 per cento prodotti proprio a Taiwan— l’acqua è utilizzata in grande quantità per pulire le piastre (wafer) di silicio, base primaria dei circuiti. Già la pandemia ha ridotto gli approvvigionamenti internazionali di semiconduttori, ora la siccità rischia di far proliferare il caos, con corse all’accaparramento, rialzo inevitabile dei prezzi .
CV
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