Articolo di Claudia Cieri Via, Autore Ospite de La Lampadina
La mostra “Venere, Natura ombra e bellezza”, che si è inaugurata a Mantova l’11 settembre 2021 è la manifestazione conclusiva del progetto: “Venere divina. Armonia sulla terra”, promosso da Stefano Baia Curioni direttore della Fondazione Palazzo Te e dedicato al mito di Venere a partire dalla primavera del 2021.
La mostra è un’occasione unica per esplorare i diversi volti della dea che hanno popolato l’arte europea e italiana del Cinquecento e del primo Seicento, mostrandone le luci e le ombre, il fulgore e il furore, e ripercorrendo immaginari e rappresentazioni capaci di esercitare il loro fascino fino ai giorni nostri.
La mostra “Venere, Natura ombra e bellezza”, ospitata e allestita nella splendida cornice di Palazzo Te, conclude dunque il percorso che ha portato a ragionare intorno a questa divinità archetipica, mettendone a fuoco i suoi diversi aspetti: dalle origini classiche del mito alle sopravvivenze nella cultura, nella letteratura mitografica e poetica e nelle immagini fino all’età moderna. Venere, tradizionalmente dea dell’amore e della bellezza secondo il Giudizio di Paride, è una divinità ancestrale e polimorfa. Venere risponde al canone della bellezza classica, rappresentato dalla Afrodite Anadiomene che esce dalle acque, dalla Venere Naturale che incede nei giardini fioriti come immagine della Primavera, della rinascita e della rigenerazione, che ha dato vita a tutte le manifestazioni del programma espositivo che hanno avuto luogo a Palazzo Te nel corso dell’anno 2021.
Infatti Venere trova la sua più naturale collocazione in questo magnifico Palazzo, costruito da Giulio Romano fra il 1524 e il 1534 su committenza di Federico II Gonzaga, una dimora immersa nella natura sull’isola del Tejeto ai margini di Mantova, un luogo di otia, nell’accezione rinascimentale, in contrapposizione ai negotia, luogo di piacere e di riflessione intellettuale.
Venere è anche protagonista delle favole mitologiche che la vedono sposa dell’anziano Vulcano, rapita da una passione erotica con Marte, in un coinvolgimento amoroso fino alla morte con Adone, prestando le sue sembianze anche ad altre figure del mito antico e dando luogo a travestimenti e ad interpretazioni complesse che animano anche le decorazioni di Palazzo Te, come emerge dal libro “Venere a Palazzo Te”, il progetto che ha avviato l’anno 2021 dedicato a Venere, pubblicato dalla Fondazione Palazzo Te.
Ma Venere, madre di Cupido nella mitologia antica è anche soggetta alla variabilità delle occasioni declinando il suo potere in termini ora naturalistici ora erotici, ma anche legati all’inganno, alla magia e alla stregoneria che troveranno espressione nella letteratura e nelle immagini fra Cinquecento e Seicento.
Attraverso una selezione di opere : sculture e monete antiche, manoscritti e libri a stampa, dipinti – provenienti da prestigiose istituzioni: dalla Biblioteca Apostolica Vaticana alla Galleria Borghese di Roma, dai Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, all’Akademie der bildenden Künste di Vienna – la mostra intende far luce sui diversi aspetti di Venere, intrecciando la tradizione classica – grazie alla presenza di sculture antiche anche provenienti dalla collezione Gonzaga – e le sue sopravvivenze nel Cinquecento con i dipinti di Dosso Dossi, di Lucas Cranach, di Tiziano, di Veronese, evidenziando anche i rapporti e le diversità fra la cultura artistica italiana e la cultura nordeuropea.
La mostra si conclude con due opere: il prezioso dipinto di Rubens sul “Giudizio di Paride”, eseguito dall’artista fiammingo durante il suo soggiorno alla corte dei Gonzaga nel 1606, un olio su rame che fonde la tecnica pittorica con la luce del paesaggio alla veneziana e i panneggi trasparenti delle figure femminili. Infine la grande tela di Guercino proveniente dalla Galleria estense di Modena, s’impone con un’imperiosa figura di Venere, scoperta da Marte, che puntando il dito verso l’osservatore attira con il suo erotismo lo spettatore di ieri e di oggi.
“Venere, Natura ombra e bellezza“ a cura di Claudia Cieri Via, Mantova, Palazzo Te, dal 12 Settembre al 12 Dicembre.
Claudia Cieri Via, “Venere a Palazzo Te”, Mantova, Tre Lune, 2021.