Sì, ci siamo stati in 25, partenza in pullman in una tiepida giornata di sole!
Prima tappa il Giardino di Ninfa. È uno splendido tipico giardino all’inglese, iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, nell’area della scomparsa cittadina medievale di Ninfa, che faceva parte dell’area Campagna e Marittima, molto importante come via commerciale per la presenza della via pedemontana, alternativa all’Appia.
Di Ninfa oggi rimangono soltanto diversi ruderi, e la bellezza dei corsi d’acqua e piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo. Un luogo incantato che abbiamo visitato con le guide del giardino stesso. Il periodo del foliage aumentava l’intensità delle tonalità delle foglie degli alberi e di tutta la vegetazione, che passavano dal verde scuro al rosso, al giallo acceso. Uno spettacolo indimenticabile.
Seconda tappa il borgo e l’Abbazia di Fossanova. Ci ha ricevuto Domitilla Verga, grande sponsor e proprietaria con i fratelli del più di questo bellissimo Borgo che nasce intorno alla sua splendida abbazia gotico-cistercense del 1100, nel cuore della pianura pontina, è arrotolato ai piedi di una collina d’ulivi e si trova nel comune di Priverno. Una storia importante quella di Fossanova, che nel Medioevo vive il suo periodo più florido divenendo centro insigne di arti.
Anche Tommaso d’Aquino giunge a Fossanova nel febbraio del 1274 sulla strada che deve portarlo a Lione al Concilio che Gregorio X convoca per il 10 maggio, ma il 7 marzo Tommaso, già malato, muore in Abbazia.
Abbiamo visitato il borgo e l’Abbazia con Margherita de Rossi subito dopo aver gustato un’ottima colazione al ristorante il Forno del Procoio, a base di mozzarelle, ricotte di bufala, e altre delizie.
Terza tappa a Priverno il Museo Archeologico. Con la direttrice Margherita De Rossi, abbiamo visitato il museo che è ospitato nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, una dimora storica di grande prestigio che affaccia sulla bella piazza principale della città, di fronte alla cornice medievale disegnata dal Duomo e dal Palazzo Comunale.
Il Museo è dedicato a Privernum, città che fu volsca e poi romana, e accompagna il visitatore a scoprire le più antiche fasi di vita del territorio, dall’età protostorica al nascere e alla vita della colonia romana, fondata nel tardo II secolo a.C. nel cuore della piana dell’Amaseno. La collezione consta di oltre mille oggetti, mosaici (veramente unici), statue, ritratti, iscrizioni, terrecotte, ceramiche da cucina e da mensa, decori architettonici e molto altro.
La giornata intrisa di bellezza e cultura ci ha veramente soddisfatto, alla prossima!