TECNOLOGIA – Quanto ne sappiamo dell’evoluzione elettrica nelle auto e nel trasporto in genere?

Quanto ne sappiamo dell’evoluzione elettrica nelle auto e nel trasporto in genere?
Renato Mazzoncini Amministratore Delegato di A2A ha pubblicato un libro intitolato “Inversione AE – Per la mobilità sostenibile” da cui, con il suo permesso, ho ricavato alcune notizie interessanti che ho cercato di sintetizzare negli articoli che seguiranno.
Nell’attuale parleremo del perché della lenta evoluzione delle auto elettriche, nel prossimo, dei suoi grandi vantaggi e ipotesi del suo futuro, in un terzo della mobilità elettrica in genere.

Negli anni passati mi sono chiesto, come mai Marchionne, (Fiat) non credeva nell’auto elettrica? ma anche le altre grandi case hanno sonnecchiato sull’argomento e nonostante i successi della Tesla.
Ecco alcune possibili argomenti che hanno influito pesantemente sulla questione:
1) la produzione di batterie richiede diversi metalli, tre i fondamentali: il litio, il nichel e il cobalto, quest’ultimo indispensabile. Più dei 2/3 del cobalto del mondo proviene dalle miniere del Congo. Le concessionarie minerarie sono quasi tutte in mano ai cinesi: la Cina oggi detiene circa l’80 % della capacità della produzione totale di batterie al litio. Questo ha scoraggiato pesantemente i produttori di automobili che non potevano contare su affidabili produttori delle materie prime e con prezzi fortemente altalenanti. Il cobalto aveva raggiunto cifre speculative, solo quando Elon Musk ha dichiarato di voler produrre batterie senza cobalto… il prezzo è tornato a livelli normali.
2) la crescita costante delle vendite di auto elettriche già nel 2016 aveva coperto il 50% di batterie prodotte al mondo. Ma solo con la grande intuizione di Elon Musk di costruire una giga factory nel Nevada assieme a Panasonic, per produrre batterie per la fornitura ad almeno 500 mila autovetture anno, qualcosa ha cominciato a muoversi con più aggressività. Bisogna però pensare che nel 2050, ipotizzando un parco automobilistico di circa 80 milioni di veicoli elettrici saranno necessarie al mondo 160 giga factory di cui almeno 3 in Italia.
3) Lo smaltimento delle batterie esauste.
4) Come convertire gli impianti attuali e di indotto, considerando che per produrre automobili elettriche sono necessari molti meno componenti di quelle a combustione. L’escursione di giri di un motore elettrico non richiede l’uso di cambio di marcie, le parti in movimento sono circa una ventina contro le quasi duecento di un motore a combustione interna. Se il settore non venisse attentamente analizzato e programmato, permetterebbe alla Cina, già molto avanzata nel settore, di diventare leader mondiale di componentistica con tutti i problemi che questo comporterebbe per le molte industrie presenti in Italia e nel resto del mondo.
La conclusione è che il progredire dell’auto elettrica è arrivato allo storico appuntamento senza essersi garantito le fonti di approvvigionamento, la programmazione dei punti di rifornimento e la conversione degli impianti attuali, riducendosi a dover dissuadere la domanda del nuovo, alzandone i prezzi.
Sul prossimo numero vedremo come vengono o verranno superati i dubbi e incertezze e i grandi vantaggi anche economici che ne deriveranno dall’evoluzione dell’auto elettrica.

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5 Commenti
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19 Novembre 2021 18:11

“The conclusion is that the progress of the electric car has reached the historic appointment without having guaranteed the sources of supply,”

This conclusion is applicable to all of civilization precisely because the root problem is not the technology per say but rather the insane population size of our species. The number of human beings is what drives the technology to deplete the planet beyond sustainability. But population reduction and control is a topic rarely or forcefully addressed. It is THE BIG TRUTH we avoid or hide from. And it will be our undoing.

Nature has and will continue to have its own responses to our global domination.

19 Novembre 2021 11:41

Grazie Carlo per un interessantissimo articolo. Spero non ti dispiaccia che l’abbia tradotto in Inglese per amici non Italiani.

Beppe
12 Novembre 2021 20:09

Sono molto curioso di conoscere quali sono i vantaggi economici ipotizzati. La transizione da un sistema di trasporto fondato su combustibili fossili a uno basato sulla elettricità comporta non solo la sostituzione del parco macchine e il rinnovamento degli impianti di produzione ma anche il potenziamento della produzione di energia elettrica e la modifica radicale del sistema di distribuzione del carburante. Qualcosa di colossale! Per ragioni anagrafiche non credo che vedrò tutto questo implementato.

Reply to  Beppe
13 Novembre 2021 10:03

D’accordo con te Beppe, anni molti, e quasi sicuramente noi non vedremo un mondo così cambiato, probabilmente i nostri nipoti già grandicelli, ma la strada è anche quella per non finire in altro modo.

Maria
12 Novembre 2021 16:22

Molto interessante e chiarificatore