SPAZIO – L’economia dello spazio

Articolo di Carlo Verga

Il futuro è molto spesso una ricostruzione, talvolta fantasiosa, dal passato e dal presente…
Ascoltando la radio, qualche giorno fa, grande attenzione per una intervista a Simonetta Di Pippo. Simonetta di Pippo è un’astrofisica, già direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico e oggi alla guida dello Space Economy Evolution Lab di SDA Bocconi School of Management.
L’argomento l’economia dello spazio. Lo spazio, i racconti i film e quanto abbiamo letto è un argomento noto a tutti, anche se ben differente da quanto ci raccontavano i nostri “passati” libri di Urania. Gli avatar, del giorno d’oggi, sono difficili da seguire, ma incredibile come l’economia  potrà crescere da questo nuovo mondo.
Cosa è l’economia dello spazio?
Secondo una definizione corrente la space economy è l’insieme delle attività e dell’uso delle risorse spaziali che creano valore e benefici per l’umanità nel corso delle esplorazioni, gestione e utilizzo dello spazio. La space economy vale oggi circa 470 miliardi di dollari, con una previsione di crescita inimmaginabile per i prossimi decenni. La richiesta di posti di lavoro in questo settore è prevista entro il 2040-2050 di oltre 1,5 milioni di unità, senza contare i lavori che da esso derivano. Sara quindi sempre più necessaria la preparazione di esperti finanziari e di marketing, di designer e architetti, di tecnologie informatiche, assieme ai lavori, connessi, più tradizionali.
Quale l’inizio di tutto questo? Sicuramente con la conquista della Luna, quasi come una scommessa tra le due grandi potenze dell’epoca.
Gli investimenti successivi sono stati vari e in molteplici settori, ne decriviamo alcuni, per dare un’idea della ramificazione del concetto di “economia dello spazio”:

  • investimenti nei satelliti per telecomunicazione, poi per la trasmissione dati. Nel 2021, 5 miliardi di persone hanno avuto accesso a internet, pari al 63% della popolazione mondiale. Oggi sono in orbita circa 4450 satelliti, altri 3500 entro il 2024. Potenzialmente tutti gli abitanti del mondo potrebbero connettersi se ci fosse la preparazione e le strutture adatte. Un così grande numero di satelliti comporta anche uno studio approfondito di come eliminare quanti alla fine della loro vita e i rottami prodotti nelle varie orbite terrestri. L’ultima generazione, i grappoli di satelliti studiati per monitorare ogni aspetto di questo nostro mondo, cambiamenti climatici, il gestirli, l’andamento delle maree, i terremoti, i vulcani e qualsiasi cosa comprese le guerre catastrofi così da essere anche pronti ad intervenire con la massima sollecitudine.
  • La NASA ha sviluppato un modello basato sull’integrazione di sistemi, definendolo il sistema dei sistemi. Il modello è stato chiamato diagramma di Bretherton e descrive la Terra come un sistema complesso e adattivo, risultato dell’interazione tra tutti i suoi elementi, vale a dire acqua liquida, ghiaccio, nubi, radiazione solare, biomasse, gas serra e attività umana. L’obiettivo di quel programma è di ottenere un’integrazione profonda tra processi biofisici e dinamica antropogenica, per costruire un modello di comprensione del sistema Terra unificato. Sulla base di questo approccio, si è sviluppata una nuova disciplina scientifica, che prende appunto il nome di scienza del sistema Terra (ESS).
  • Uno degli aspetti più interessanti per contenere il surriscaldamento e inquinamento del nostro pianeta, è lo sviluppo di sistemi fotovoltaici posizionati nello spazio. Circa il 30% della radiazione solari non raggiunge la superficie terrestre mentre nello spazio c’è irradiazione quasi totale: è quindi allo studio la realizzazione di un insieme di satelliti in grado di fungere da collettori di energia, il problema maggiore, sembra, ma non insormontabile, è legato al meccanismo di trasferimento dell’energia così ottenuta sulla Terra. Le due tecnologie al momento allo studio, sono basati sulle microonde e sistemi laser.

Altri passi successivi saranno l’insediamento di alcune strutture sulla Luna, per poi avere in breve tempo un numero consistente di essere umani che vivranno e potranno lavorare sul nostro satellite. Gli abitanti potranno viaggiare con regolarità tra la Terra e la Luna, a mezzo di infrastrutture di comunicazione e di navigazione…Infatti  ci si arriverà con la Starship, il più potente sistema di lancio mai costruito, in grado di trasportare cargo ed equipaggio sulla Luna, su Marte e qualsiasi altro pianeta del nostro sistema solare.. Potrà condurre sino a cento persone. Lo Starship potrà essere usato anche come mezzo di trasporto «terrestre» velocizzare i viaggi futuri. Con lo Starship impiegheremmo 29 minuti per un volo Roma New York o 45 minuti per Tokio da Londra, qualunque trasferimento intorno al mondo avverrà entro un’ora. Certo, occorre andare nello spazio e rientrare ma… il risparmio di tempo sarà impagabile.

Le stesse ricerche mediche e farmaceutiche ne trarranno grande giovamento grazie alle condizioni di microgravità in atmosfere differenti dalle nostre, queste potranno facilitare le ricerche sui microorganismi, virus in una atmosfera rarefatta, perfino aiutare la crescita di organi sostitutivi cosi necessari per il corpo umano.

Importante poi la grande risorsa di materie prime su altri pianeti e asteroidi. Le fonti di materie prime sul nostro globo andranno con il tempo ad esaurirsi. Valga come esempio la questione “terre rare” essenziali per ogni apparato informatico. È la sola Cina che ne possiede la più parte e con la quale copre il 90 % del mercato globale, il mondo pertanto è pressato per la ricerca di nuove risorse ovunque essi si trovino.La prima opzione è 16 Psyche. Lo Psyche è un asteroide situato nella regione dello spazio compresa tra Marte e Giove. Ha un diametro di circa 220 chilometri è uno dei più grandi asteroidi sinora individuati. Questo è composto essenzialmente di ferro e nickel, stessa composizione del nucleo terrestre. La Nasa ha lanciato una missione che arriverà all’asteroide circa quattro anni dopo ed effettuerà oltre un anno e mezzo di analisi della sua composizione, orbitandogli attorno.
16 Psyche e altri asteroidi simili sono composti essenzialmente di metalli e sembra che contengano  una quantità inverosimile di oro, ma anche platino, ferro, nickel e tanti altri metalli, Il suo valore inestimabile  Se tutti i metalli disponibili su 16 Psyche fossero trasportati sulla Terra, il loro valore raggiungerebbe i 75.000 miliardi di dollari. L’impatto dell’estrazione di risorse dagli asteroidi avrebbe un enorme impatto sull’economia globale.

Alla fine di questo veloce incursione nel mondo della finanza spaziale ci rendiamo conto quale grande rivoluzione abbiamo alle porte.
Ma a cosa è dovuto questo forte impulso alla ricerca? Forse il risultato della pandemia, la guerra o la necessità dei popoli di espandersi? Ma a differenza di quanto si diceva qualche tempo fa la popolazione del mondo in principal modo nelle aree industrializzate diminuisce in modo incredibile, come contrastare questo fenomeno? Quali altri rivoluzioni ci attendono? Probabilmente le vedranno solo i nostri nipoti, e quando, già in età adulta.

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