MOSTRE ED ESPOSIZIONI – Marzo 2024

Terme di Diocleziano: Dacia. L’ultima frontiera della Romanità
In occasione dell’anniversario dei 15 anni dalla firma del partenariato strategico consolidato tra la Romania e l’Italia, e dei 150 anni dalla costituzione della prima agenzia diplomatica della Romania in Italia, si è deciso di ripercorrere lo sviluppo storico e culturale di questo territorio nell’arco di oltre millecinquecento anni, dall’VIII sec. a.C. all’VIII sec. d.C.
Oltre mille oggetti, datati fra l’VIII secolo a.C. e l’VIII secolo d.C. sono stati selezionati per poter seguire l’evoluzione storica del territorio dell’antica Dacia. «La trasformazione di una parte della Dacia in provincia romana; l’integrazione di questo spazio nel mondo romano; la sopravvivenza della civiltà anche dopo l’abbandono del territorio dacico da parte dell’esercito e dell’amministrazione di Roma; la convivenza degli abitanti del territorio con le popolazioni migranti.»
Da non perdere
Fino al 21 aprile 2024

 

Palazzo Merulana: Antonio Donghi. La magia del silenzio, a cura di Fabio Benzi.
Palazzo Merulana, residenza della Fondazione Elena e Claudio Cerasi si trasforma in uno scrigno di arte a l’occasione della mostra delle opere di Antonio Donghi. Le opere esposte rappresentano l’intero percorso di uno dei maggiori interpreti del realismo magico in Italia, toccandone tutti i suoi temi principali: paesaggi, nature morte, ritratti, figure in interni ed esterni, personaggi del circo e dell’avanspettacolo.
Fino al 26 maggio 2024

 

Centrale Montemartini: Architetture InabitabiliFIRENZE

Nell’affascinante contesto della Centrale Montemartini, la mostra Architetture Inabitabili riprende, con fotografie cariche di bellezza e alcuni filmati, il fascino di sei strutture realizzate dall’uomo, costruite e mai o non più abitate.
Un viaggio architettonico e culturale a traverso l’Italia selezionando quelle strutture caratterizzate da una forte carica simbolica diventati emblemi delle città in cui sono situati.
Fino al 5 maggio 2024

Palazzo Strozzi: Angeli caduti. Anselm Kiefer
L’artista da sempre utilizza pittura, scultura, installazione e fotografia, e proponeun percorso di introspezione sull’essere umano, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro. «Fin dai suoi esordi alla fine degli anni Sessanta, Anselm Kiefer realizza una profonda e stratificata ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia. Nel suo percorso artistico si uniscono mito, religione, misticismo, poesia, filosofia. Ogni sua produzione artistica esprime il rifiuto del limite, non solo nella monumentalità o nella materialità ma soprattutto nell’infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato.»
ICH

 

 

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