Editoriale – Giugno 2024

Cari Lettori,
i nostri scrittori in questo numero ci portano un po’ in giro a (ri)scoprire figure e opere cadute nell’oblio di molti.
Marguerite ci parla di una dutturissa che nella Sicilia del Trecento, un periodo eccezionale di pace tra le culture cristiana, islamica ed ebraica, ha il permesso di esercitare la professione di medico. A volte sembra che gli umani abbiano la capacità di rimuovere e non imparare le lezioni del passato.
Emanuele invece ci ricorda una figura dimenticata della letteratura italiana del secolo scorso, Guido Morselli.
Ancora, Carlo ci fa rivivere con il suo racconto la visita al carcere dell’isola di santo Stefano, un luogo che confondeva gli uomini che vi si trovavano segregati e ne faceva dimenticare l’esistenza a coloro che vivevano sulla terraferma, anche questa una varia forma di oblio profondo.
Elvira ragiona dell’Italia, raccontata, vissuta, con zone d’ombra, episodi storici eclatanti e altri seppelliti sotto una coltre di ignoranza o rimozione collettiva.
Beppe ci spiega la nozione di acheropita, che forse non tutti conoscono. Anche in questo caso, ci sono prove a favore e contro, dove il pro corrisponde ad esistenza e verità, e il contro all’insussistenza e falsità.
Un numero da decifrare tra le righe.
Buona lettura!
ICH

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