Articolo di Carlo Verga
Forrest Fenn è un pilota di caccia insignito con una delle più alte onorificenze americane la Silver star, per aver portato a termine 328 missioni di combattimento sul Vietnam in poco più di un anno. Finito il suo rapporto con l’aeronautica apre una galleria d’arte la cui attività principale è il recupero e vendita di anticaglie frutto delle sue ricerche in ogni campo, gli va proprio bene, il suo fatturato annuo si aggira su circa 6 milioni di dollari.
Nel 1988 gli viene diagnosticata una grave malattia e poco tempo da vivere, volendo essere ricordato anche dopo scomparso, pensa che la cosa migliore sia una gigantesca caccia al tesoro che renda viva la partecipazione di tante persone. Nasconde una cassetta piena di monete d’oro pepite e gioielli in qualche luogo sulle Montagne Rocciose, scrive un libro The Thrill of the Chase con una storia della sua vita, riporta anche quanto contenuto nella cassetta con una stima di circa 2 milioni di dollari. Pubblica, tra le pagine del libro, una poesia che contiene 9 indizi per rintracciare il luogo dove si trova il tesoro.
La pubblicazione ha un enorme successo, almeno 350,000 persone, si buttano in una ricerca affannosa del tesoro, tanti improvvisti senza alcuna esperienza di montagna, il risultato almeno 5 persone perdono la vita nelle ricerche. Molte anche le richieste di soccorso da parte di tanti sventurati in condizioni di pericolo e denunce per abusi di ingressi illeciti nelle proprietà della zona. Il capo della polizia di Stato del New Mexico veramente sovrastato dalle richieste di aiuto o denunce, si vede costretto a chiedere pubblicamente a Fenn di porre fine alla caccia al tesoro.
Il 6 giugno 2020, Fenn scrive sul blog di ricerca Thrill of the Chase che il tesoro era stato trovato.
«Era sotto un baldacchino di stelle nella lussureggiante vegetazione boschiva delle Montagne Rocciose e non si era spostato dal punto in cui l’ho nascosto più di 10 anni prima. Non conosco la persona che l’ha trovata, ma la poesia nel libro l’ha condotto nel punto preciso. Mi congratulo con le migliaia di persone che hanno partecipato alla ricerca e spero che continueranno ad essere attratte dalla promessa di altre scoperte. Quindi la ricerca è finita. Aspettate maggiori informazioni e foto nei prossimi giorni.»
Qualche giorno dopo Fenn dichiara che è stato Jack Stuef, uno studente di medicina del Michigan, ad aver trovato lo scrigno del tesoro decidendo, dopo molte titubanze, a rivelare l’identità in un’intervista.
Fern muore a fine 2020 all’età di 90 anni. La caccia al tesoro di Fenn si è conclusa ed è stata poi descritta in spettacoli televisivi, articoli di riviste, libri. Possiamo certo dire che Fenn, nel bene e nel male, sia riuscito a farsi ricordare… almeno per qualche tempo.