GLI APPUNTAMENTI DE LA LAMPADINA – Inverno 2025

Ecco i prossimi appuntamenti dedicati ai Soci de La Lampadina.

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Mercoledì 15 2025 – ore 11.00
ROMA PITTRICE. ARTISTE AL LAVORO TRA IL XVII E IL XIX SECOLO – Palazzo Braschi
Al centro della mostra le tante artiste donne che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso relegate una sorta di silenzio storiografico. Di queste artiste si vogliono ricostruire vicende professionali e biografiche, spesso ignote a causa della mancanza di documentazione o perché le loro opere erano state attribuite ai lavori di maestri e familiari uomini. Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti, le cui opere erano per la maggior parte conservate nei depositi, e altre artiste attive in città, dalle notissime Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, a quelle meno conosciute come Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis e molte altre, il cui catalogo si sta ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca. L’esposizione conta circa 130 opere, eseguite da cinquantasei diverse artiste, partendo inizialmente dalle collezioni dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Napoleonico, Pinacoteca dei Musei Capitolini e Museo di Roma), per poi collegarsi a quelle di molti altri musei e collezioni nazionali e internazionali, tra cui Accademia di San Luca, Accademia di Brera, Gallerie degli Uffizi, Pilotta di Parma, Musei Reali di Torino, National Portrait Gallery e il Museo Thorvaldsen.
Ci accompagna Alessandra Mezzasalma

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Mercoledì 05 febbraio 2025 – ore 11.00
IL TEMPO DEL FUTURISMO – Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea
L’esposizione celebra l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, e si concentra sul rapporto tra arte e scienza/tecnologia e illustra quel “completo rinnovamento della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche” posto alla base della nascita del Futurismo. Una riflessione oggi attualissima, se si pensa che lo tsunami tecnologico dell’intelligenza artificiale sta investendo l’umanità, avverando la profezia della macchinizzazione dell’umano e dell’umanizzazione della macchina preconizzata proprio dai futuristi. La mostra illustra i concetti di velocità, di spazio, di distanza e di sensibilità percettiva evidenti nei capolavori del Futurismo contestualizzandoli nella società dell’epoca, rivoluzionata dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche.
Ci accompagna Ludovico Pratesi

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Martedì 18 febbraio 2025 – ore 11.00
UNA MATTINATA TRA PALAZZO MASSIMO E LE TERME DI DIOCLEZIANO
Originariamente costruito da Padre Massimiliano Massimo, tra il 1883 e il 1887, per ospitare il collegio dei Gesuiti, fu acquistato dallo Stato nel 1981 per diventare una delle sedi del Museo Nazionale Romano. Tra i suoi quattro piani si incontrano alcuni tra i maggiori capolavori dell’intera produzione artistica del mondo romano: sculture, rilievi, affreschi, mosaici, stucchi e sarcofagi, provenienti, come tutto il patrimonio del Museo Nazionale Romano, dagli scavi effettuati a Roma e nel territorio circostante a partire dal 1870. Qualche esmpio: originali greci in marmo, come la Niobide dagli Horti Sallustiani, e in bronzo, come il Pugilatore e il Principe ellenistico dalle Terme di Costantino, il Discobolo di Mirone, l’Ermafrodito dormiente, l’Afrodite al bagno e le innumerevoli opere raffiguranti divinità e personaggi mitologici. Il secondo piano è interamente dedicato agli affreschi, quelli di Villa Farnesina ad esempio,  agli stucchi e ai mosaici ad emblema. E ancora Il piano interrato propone una selezione dalle collezioni del Medagliere del Museo Nazionale Romano.
Dopo una breve pausa riposante, ci spostiamo ad un passo da Palazzo Massimo per visitare un’altra sede del Museo nazionale Romano, le Terme di Diocleziano, che nei loro meravigliosi spazi ospitano in questo periodo la mostra Tony Cragg. Infinite forme e bellissime, a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Verger: una grande mostra personale dell’artista inglese, tra i più celebri esponenti della scultura contemporanea, noto per aver sperimentato fin dagli anni Settanta forme sorprendenti accanto a materiali e tecniche inedite.
Ci accompagna Alessandra Mezzasalma

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21-24 febbraio 2025
BILBAO E DINTORNI

Week-end all’insegna dell’arte e dell’architettura moderna e contemporanea: abbiamo scelto Bilbao, una città rinata dopo aver atttraversato il buio periodo dell’acciaio, una crisi industriale di enormi proporzioni che la città basca ha combattuto e vinto trasformandosi in una meta immancabile per chi ama l’arte:  il Guggenheim Museum con le sue torrette, le scale e il suo magnifico design ospita 20 gallerie, il Museo delle belle Arti, passeggiare da una parte all’altra della città, sulle sponde dell’estuario del Nervión, attraversando il ponte Zubizuri di Calatrava e poi tra un pintxos e una copa, andremo a Guernica, sede della famosca battaglia che ha dato il nome all’iconiva opera di Picasso. Là è rimasto il capolavoro dell’artista in mattonelle di ceramica e il parco della pace con le sculture di Moore e Chidilla. e ancora San Sebastian con la spiaggia de la Concha, con la sua sabbia color arancio. Un assaggio insomma de una parte di Paesi Baschi.
Ci accompagna Ludovico Pratesi

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02-07 aprile 2025
LA MACEDONIA GRECA
Gli studi classici ci rimandano alla Beozia, la Tracia, la Macedonia.. Da Salonicco abbiamo deciso di seguire le tracce della storia di quella parte così a Nord della Grecia, e a raggiera ci sposteremo dalla bizantina Salonicco per visitare Pella, fondata da Archelao I per diventare la capitale del Regno di Macedonia e fu città natale e sede dell’impero di Filippo II e Alessandro Magno. Poi Mieza, dove Aristotele impartì i suoi insegnamenti ad Alessandro Magno, e poi, Verghina, sede di uno dei più importanti siti archeologici di Grecia, Aigai, prima capitale macedone, dove venne ritrovata nel 1977 la tomba di Filippo II.
Dormiremo per una notte a Kalambaka, ai piedi delle Meteore (a mezz’aria), per visitare il mattino successivo alcuni dei 24 monasteri ancora esistenti, dichiarati dall’Unesco nel 1988 Patrimonio dell’Umanità, e costruiti sulla sommità di incredibili rocce di arenaria. Meteora è uno dei più importanti centri della chiesa ortodossa.

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Ancora molto stiamo organizzando, come a maggio Comacchio, Ravenna e Spina etrusca, un itinerario marchigiano a ottobre, e ancora appuntamenti di arte e cinema… Stay tuned e, per info, scrivete a:
appuntamenti@lalampadina.net

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