LE DIATRIBE DE LA LAMPADINA: non c’è pace tra le nuvole!

Tutto è cominciato in una riunione del nostro comitato di redazione, con la valutazione di un “innocente” articolo di Beppe Zezza che si chiedeva “Ma sarà tutto vero?” Si parlava dei cambiamenti climatici.
Il tema per Beppe è ricorrente e spesso, ci si è accorti proprio nel corso di quella riunione, i pareri sono fortemente discordanti e distanti le posizioni.

I contendenti della distriba successivamente all’incontro, hanno portato pareri e contropareri forniti da esperti del settore e comunque la discussione rimane ampiamente aperta.

Qualche giorno fa, leggiamo sul Corriere della Sera che il Governatore della Florida è negazionista sul tema del riscaldamento globale e ha proibito ai dipendenti pubblici di usare tale termine nei documenti ufficiali. Non siamo i soli ad accapigliarci sui dati…

Se siete interessati a saperne un minimo di più, come è successo a noi dopo le scintille scaturite nel corso del comitato di Redazione, vi abbiamo preparato l’articolo di Beppe Zezza, la pietra dello scandalo; poi un parere di Gianfranco Bologna; un intervento mirato sulla CO2 del nostro Gian Carlo Ruggeri e poi, avrete tutti gli strumenti per dire la vostra…

AMBIENTE: Cambiamenti climatici Qual è la verità?
Articolo di Beppe Zezza

Un anno fa ho scritto per la Lampadina un articolo relativo alle “energie rinnovabili” mostrando come queste fossero, dal punto di vista economico, svantaggiose – e di molto – rispetto all’energia ricavabile dagli idrocarburi e come fossero in realtà giustificate solo dal diffuso timore che la produzione di CO2 producesse nel tempo variazioni climatiche tali da portare addirittura alla distruzione del pianeta. (Per inciso, i discorsi “economici” di un anno fa sono oggi fortemente enfatizzati dalla drastica diminuzione del prezzo del petrolio. Tuttavia il prezzo del petrolio risponde a logiche politiche che sfuggono a noi “comuni mortali” e quindi non si può escludere che in un tempo più o meno breve tutto torni come prima.)

Già allora avanzavo delle riserve. Il mio obiettivo era di instillare nei nostri lettori qualche dubbio verso un’accettazione acritica dei catastrofici messaggi mass mediatici che ci sono periodicamente propinati. (Riserve che, a onor del vero, sono mie personali e non sono condivise da tutto il nostro comitato di redazione.)

Cartoon - Climate Change & Warmer WintersLeggo oggi – e vi faccio sapere – che sul Wall Street Journal, quotidiano internazionale pubblicato a New York che ha una media a livello mondiale di 2.012.000 copie stampate, l’ambientalista “scettico” Bjorn Lomborg sostiene, dati alla mano che*:

–         Le emissioni di Co2 sono in crescita in misura maggiore di quanto previsto dalla gran parte degli scienziati, ciò non ostante, i cambiamenti climatici non sono peggiori delle attese.

–         Lo studio più recente dell’IPCC (gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) riporta come l’elevazione della temperatura media negli ultimi quindici anni sia stata di appena 0.09 gradi Fahrenheit contro una previsione dei modelli impiegati di ben 0.8 gradi (cioè la previsione è risultata essere errata per il 90%!)

–         Il ghiaccio artico si sta sciogliendo anche più rapidamente di quanto ci si attendeva secondo i modelli, ma in compenso il ghiaccio antartico sta AUMENTANDO anziché diminuire.

–         Uno studio pubblicato dalla rivista Nature mostra come la superficie del pianeta colpita da siccità è DIMINUITA dal 1982.

–         Tifoni e Uragani: alla conferenza sul clima di Dicembre è stato detto che per evitare danni simili a quelli provocai dal tifone Hagupit nelle Filippine sia necessario ridurre l’emissione di CO2. Ebbene, uno studio pubblicato nel 2012 rivela che il numero di tifoni nelle Filippine è in diminuzione dal 1950.

Il Lomborg rileva anche che dall’inizio del secolo scorso a oggi il tasso (percentuale) di morti per eventi naturali è diminuito del 97%!

Quale il motivo di un risultato così eclatante?
Lo sviluppo economico! (La considerazione che un uragano a New York provoca meno morti che un tifone nelle Filippine è …lapalissiana).

Quale la conclusione?
I Mass media fanno un gran battage sulle catastrofi ambientali e si destinano risorse colossali mondiali alla riduzione delle emissioni di CO2.  Ma se il punto di vista umanitario deve essere prevalente, come giustamente i media non cessano di ricordarci, non si otterrebbero risultati più apprezzabili destinare queste risorse allo sviluppo economico dei paesi poveri?
Non sarà che tutto questo impegno verso la “riduzione delle emissioni di CO2” nasconda un “business”?
Uso distorto della comunicazione, agenda setting.  E’ un mio pallino.
Diffidate, gente, diffidate!

*Nota della Redazione: Leggi anche il feedback che ha avuto l’articolo di Lomborg

E QUESTI SONO I CONTRO-PARERI PIU’ AUTOREVOLI ARRIVATI IN REDAZIONE:

Leggi l’intervento di Gianfranco Bologna

Leggi l’intervento di Gian Carlo Ruggeri

 

Subscribe
Notificami

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
17 Marzo 2015 16:24

Egregi,
mi dispiace ma detto da autorevoli scienziati affermazioni come quelle scritte sotto fanno un po’ sorridere:

“I detrattori non esistono quasi più…”
Gian Carlo Ruggeri

“Chi si permette di negare queste evidenze acclarate da tutta la letteratura scientifica internazionale dichiara palesemente il falso.”
Gianfranco Bologna

“dichiara il falso”, “detrattori”, questi sono termini da aula di tribunale non da scienziati.

In campo scientifico un ipotesi, una teoria è sempre per definizione suscettibile di essere contraddetta. E’ la scienza stessa a richiederlo. E’ proprio il suo modo di procedere.
Ben vengano dunque ipotesi contrarie al global warming.
L’aumento della CO2 è un fatto acclarato (parliamo però di qualche decina di ppm), quello su cui si discute e non è affatto chiaro e se questo aumento determini l’incremento della temperatura o se viceversa sia la temperatura a determinare l’aumento della CO2.
E ancora, sappiamo che la terra ha meccanismi di feedback per l’aumento della CO2. Non sappiamo però se e quanto questo feedback ci permetta di stare tranquilli.
Su questo il dibattito scientifico è molto aperto.
Infine, bisogna distinguere tra mondo scientifico e organizzazioni governative. Queste ultime devono indirizzare la politica è pertanto esprimono linee guida ma in realtà spesso sono influenzate dalla politica stessa perché da essa vengono finanziate. Quindi, sarei cauto nel assumere le loro affermazioni in modo acritico come fa spesso la stampa.
In passato nel corso della storia della terra si sono già verificati aumenti della temperatura e diminuzioni.
Quello su cui gli scienziati sono d’accordo è che nel caso dovesse risultare corretta l’ipotesi antropocentrica del riscaldamento globale e i modelli predittivi, potremmo non avere il tempo per porvi rimedio e pertanto è opportuno non scherzare troppo con il problema.
Da qui a zittire chi la pensa in modo contrario ce ne passa.

Cordiali Saluti

Alfonso Pozio, Ph.D.
Researcher
ENEA – Casaccia Research Center
UTRINN-IFC – Technical Unity of Renewable Energy
Via Anguillarese, 301
00123 Santa Maria di Galeria – Rome, Italy