LA LAMPADINA – LIBRI: aprile 2016

Questo mese Maria Luisa Amendola Vi propone un libro nuovo nuovo, appena pubblicato: “Una storia quasi solo d’amore” di Paolo di Paolo.
Leggiamo cosa ne pensa…

E poi, sempre parlando di libri, Un Mercoledì da Lettori ci propone un incontro con Romana Petri ed il suo “Le serenate del Ciclone”.


—————————————–

“Una storia quasi solo d’amore” 

di Paolo di Paolo
Casa Editrice: La Feltrinelli
Pubblicazione: 2016
Pagine: 276

In teatro, come nella vita si fanno prove, prove di recitazione, prove di rivoluzione. Sono prove di rivoluzione quelle che ci racconta il bellissimo, emozionante romanzo di Paolo di Paolo, con una voce narrante forte e tenera. ”Ditelo con rabbia… dicevo, con più rabbia.” E’ una rivoluzione quella che va cercando Grazia, innamorata del teatro, insegnante di recitazione, lei che non perde mai, nemmeno nel momento peggiore, la rabbia e l’illusione di chi crede di poterlo cambiare questo mondo che gira a vuoto, e di poterlo rincorrere anche se quello si dilegua “come un cappello portato via dal vento”.

Prove di recitazione nella sua vita, Nino, il ragazzo che sogna di diventare attore, ne ha fatte tante: in Inghilterra, quando senza un soldo, in calzamaglia bianca, distribuisce volantini sulla porta di un ristorante greco raccontando di chiamarsi Panaiotis. “ D’altra parte, recitare, un po’ si recita sempre…” e lui, prove di recitazione ne ha fatte tante sin da piccolo. Ora però, è cresciuto, ha ventitre anni, è tempo di fare prove di rivoluzione ora che ha un impegno, è lui l’insegnante di recitazione, gente vecchia i suoi allievi, corpi stanchi, gente che non è riuscita a recitare nemmeno nella vita, figurarsi su un palcoscenico!

Un corso di recitazione per “vecchissimi bambini indifesi”. Teresa invece non ha mai recitato, è in cerca anche lei di un cambiamento, Teresa, una ragazza “solida, bella, sorridente” che nasconde un segreto e ha bisogno di una scossa per uscire dal suo lavoro/palude, (strano! Dovrebbe essere bello lavorare in un’agenzia di viaggi), Teresa che prega, Teresa che crede, Teresa che ha paura del futuro, “si, sarebbe bello un nuovo inizio, una ripartenza”. Proprio l’incontro con Nino, innamorato al primo sguardo, è l’inizio per lei di una piccola rivoluzione privata ed eccoli seduti l’uno di fronte all’altro “due calici di bianco” e il dialogo che ne segue, un dialogo da grande scrittore, è un fantastico ping pong, l’ultima battuta di lei “facciamo pace lo stesso” fa cadere la rete, è un miracolo quel baciarsi, “nel tempo minimo e sconfinato che può essere una manciata di secondi”. Da quel momento la rivoluzione prossima ventura di Nino cambia sede, esce dal palcoscenico, si riversa nelle strade di Roma invade il gazometro all’ora del tramonto, si nasconde tra i ”graffiti che vestono di colori allegri vecchi e cadenti palazzi occupati”, s’immerge nella voce di questa donna che ama, e dell’altra , la sua insegnante di recitazione che s’affanna di “rendere visibile l’invisibile”.
Le certezze di Nino vengono scosse. “Dove stiamo andando?” Si domanda Teresa e si domandano anche i personaggi di questo libro- ce lo domandiamo un po’ tutti – e non si tratta dell’intrico dei vicoli di questo particolare quartiere “tra i sonni e i sogni di tutti”, no , quasi tutti, anche noi lettori, rispondiamo: “non lo so.”
Nella vita però, come in teatro, la recita continua, e il destino va per la sua strada, senza riuscire ad annullare il pensiero che “niente andrà mai perduto.”

 

E SEMPRE PARLANDO DI LIBRI…

UMDL – Un Mercoledì Da Lettori, ci propone mercoledì 20 aprile al Rest Art Rome, dalle 19.00 alle 20.30,  un incontro con Romana Petri che ci racconterà il suo nuovo libro, “Le serenate del Ciclone”
edito da Neri Pozza, pubblicazione: 2015, pag. 592.
Si tratta del suo libro forse più bello, certamente il più sentito e a lungo meditato tra i suoi romanzi, che racconta in modo veritiero la storia del suo amatissimo padre,  Mario Petri, famoso cantante lirico nell’Italia del dopoguerra.

I libri sui padri sono sempre una resa dei conti col morto che, in quanto tale, non parla. Non così questo libro insolito e straordinario, per metà puro romanzo e per l’altra metà memoir familiare, che parte invece dal giorno in cui il futuro padre nasce e ne reinventa la storia. Romana Petri racconta così i sessantatré anni di vita di un uomo, dal 1922 al 1985, ma anche quelli italiani, dal fascismo alla guerra alla ricostruzione al boom economico e oltre.
C’è l’infanzia nell’Italia rurale nella campagna vicino a Perugia, e poi l’adolescenza condivisa con una banda di scavezzacollo in quella città allora poco più grande di un paese, tra serenate notturne al balcone della bella di turno ed esuberanti scazzottate coi soldati alleati giunti dopo la liberazione. E poi c’è una Roma carica di promesse, in anni in cui nessuna meta è preclusa: il benessere, le auto sportive, le villeggiature, le conquiste amorose, un successo che pare senza limiti. Infine, la realtà che cancella l’illusione di non poter mai più tornare indietro: la caduta, le crisi, le difficoltà da cui riemergere con la tenacia degli anni formativi.
Mario Petri detto “Ciclone” è un padre ingombrante. È grande e grosso ma capace di coltivare una sua fine sensibilità. Ha l’animo di un cavaliere antico, e il suo futuro sarà quello di un uomo di spettacolo nato per vestire i panni di personaggi eroici tanto nell’opera lirica quanto nel cinema. Intorno a Mario e Lena e ai figli nati dal loro grande amore s’incontrano tanti personaggi famosi, da Maria Callas a Herbert von Karajan, da Sergio Leone a Jack Palance e Tatiana Tolstoj. È un mondo fatto apposta per incantare una figlia che del padre, però, intuisce un lato segreto: l’animo fragile e indifeso in un corpo da gigante. Un padre che sa proteggerla fisicamente ma al quale fare anche un po’ da madre.
Con uno stile vivido e un linguaggio che come musica sa far risuonare gli accenti dialettali di un mondo lontano, Romana Petri riallaccia i fili della memoria di un’Italia scomparsa ma sempre giovane, come il protagonista che l’attraversa. Una storia vera che è anche, e profondamente, la sua storia. E alla forza della scrittura unisce la potenza di emozioni universali che si riverberano sul lettore così come si sono riverberate in lei e nella sua infanzia felice, quella di chi crede nel bene della vita che sta tutto intero laggiù a fare da scudo al futuro.

Leggi la recensione di Paolo di Paolo su Il Messaggero -08/11/15
Leggi la recensione di Paolo Isotta

Rest Art Rome
via dei Cerchi 75 – 00186 Roma
tel. 06.88817316

Subscribe
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments