Queste sono le scelte di Marguerite de Merode per questo mese!
Venezia
Palazzo Grassi: Sigmar Polke. Curata da Elena Geuna e Guy Tosatto.
La mostra, che raccoglie novanta opere provenienti in parte dalla Pinault Collection e in parte da importanti collezioni pubbliche e private ripercorre l’intero ciclo creativo del grande artista tedesco scomparso nel 2010 e la molteplicità delle tecniche da lui utilizzate. Il grande pittore tedesco vinse, tra l’altro, il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1986 e per la prima volta viene realizzata, in Italia, una mostra di questa portata. L’allestimento è perfettamente riuscito.
Fino al 6 novembre 2016
Fondazione Guggenheim: Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969. A cura di Luca Massimo Barbero.
Con le 45 opere esposte, la mostra di Palazzo Venier vuole essere una lettura di ciò che è capitato all’arte italiana nel fervore degli anni ’60.
In mostra artisti come Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano, creatori di un linguaggio originale che caratterizza l’arte italiana di quel periodo, con il suo nuovo vocabolario fatto di segni e immagini.
Fino al 19 settembre 2016
Roma
Istituto Giapponese di Cultura: Vivid Meisem.
Con questa mostra l’Istituto Giapponese di Cultura celebra il Kimono Meisen. Nell’era del prêt-à-porter, il Kimono Meisen è testimone dei grandi cambiamenti sociali e economici dell’epoca e conquista il mondo con i suoi colori vivaci. Sarà la risposta tessile alle correnti artistiche dell’epoca, ovvero impressionismo, cubismo, fauve e futurismo italiano. Riscuote un enorme successo in tutto il Giappone con i suoi nuovi disegni di fiori, arti grafiche, motivi tradizionali, fauna, motivi di macchine e macchinari, poster di bellezze dell’epoca. Sarà un abito dal design moderno e a un prezzo ragionevole nato nei primi del novecento dalla modernizzazione del Giappone.
Fino al 4 giugno
Galleria del Cembalo Mister G di Gilbert Garcin. Curato da Paola Stacchini Cavazza.
Le opere di Gibert Garcin, esposte nella galleria, coprono vent’anni della vita artistica del fotografo francese che, una volta raggiunto l’età della pensione e scoperto la tecnica del fotomontaggio, ne fa il suo linguaggio per condividere ” le sue idee sulla vita e sul mondo”.
Le donne di Picasso di Cristina Vatielli, curata da Annalisa D’angelo.
Con otto grandi ritratti l’artista rappresenta ciascuno le donne che più hanno contato per Pablo Picasso: Olga Khokhlova, Eva Gouel, Fernande Olivier, Marie Thérèse Walter, Dora Maar, Francoise Gilot, Gaby Depeyre e Jacqueline Roque. L’autrice sceglie la tecnica dell’autoritratto “dettata dalla volontà di immedesimarsi nelle personalità di ciascuna donna che, seppure profondamente diverse tra loro, sono legate dall’amore totalizzante per lo stesso uomo”.
Fino al 18 giugno
MAXXI: Superstudio 50. Con questa mostra il MAXXI racconta la storia completa del gruppo di architettura radicale e design (Cristiano Toraldo di Francia, Adolfo Natalini, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Poli, i fratelli Roberto e Alessandro Magris) nato a Firenze cinquant’anni fa. Sono esposte oltre 200 tra “installazioni, oggetti, opere grafiche, fotografie, pubblicazioni, che coprono l’intero percorso e l’evoluzione del gruppo, materiali provenienti in larga parte dal loro archivio, alcuni mai esposti prima e di cui molti entreranno progressivamente nella collezione di architettura del MAXXI”. I componenti di Superstudio hanno attivamente partecipato alla realizzazione della mostra realizzando per l’occasione un progetto site-specific.
Fino al 4 settembre
Pastificio Cerere Marco Tirelli. A cura di Marcello Smarrelli.
Il percorso artistico di Marco Tirelli è decisamente legato alla storia dell’ex Pastificio, luogo della sua memoria personale e collettiva.
Ed è dentro quelle mura che nasce la sua poetica. In occasione della sua mostra per celebrare i dieci anni della nascita della Fondazione “lo spazio espositivo diventa spazio mentale” e “la mostra è la messa in scena ideale del suo attraversare il mondo”.Fino al 22 luglio.
Fiumicino
Porto Imperiale di Claudio e Traiano
Tutti i fine settimana, fino al 30 ottobre, sarà
possibile visitare, dalle 11 alle 18, l’unico porto romano giunto intatto fino al nostro tempo, grazie a “Navigare il Territorio”.
Galleria Aleandri Arte Moderna: Arthur Bryks e l’avanguardia europea/ Zurigo, Ascona, Berlino, Gerusalemme.
Arthur Bryks artista e collezionista, nato a Falków in Polonia nel 1890 da una famiglia di religione ebraica, frequenta i circoli artistici e intellettuali più avanguardisti, sia in Europa che a New York per approdare infine in Israele dopo la Shoa dove perde molti dei suoi familiari. Sarà, in seguito, seriamente impegnato nell’opera di reinserimento sociale dei sopravvissuti. La Galleria Aleandri Arte Moderna insieme alla Fondazione Bryks Art Collection di Londra, ci propone 140 opere tra disegni, dipinti ed incisioni insieme a opere degli amici e compagni di questo grande personaggio.
Fino al 20 luglio.