Ecco le scelte di Marguerite de Merode!
Con la mostra, diretta dal cileno Alejandro Aravena, si è deciso di trasmettere un forte messaggio di speranza, presentare l’architettura “in azione”.
Fulvio Irace, del Sole, definisce bene la quindicesima biennale: “L’architetto cileno, regista e curatore di questa plateale messa in cena immagina l’architettura come un bene pubblico e l’architetto come un prestatore di servizi”.
Con l’arma del riuso e del riciclo e con una successione di proposte, tra i quali l’impiego di materiali a basso costo per farli diventare linguaggio comune e condiviso, il curatore rende noto il suo impegno sociale molto bene illustrato in quest’ occasione. Un architettura al servizio dell’uomo.
Il Leone d’Oro è stato vinto dalla Spagna per il migliore padiglione nazionale con un progetto curato da Carlos Quintans e Iñaki Carnicero dal titolo “Unfinished”.
Fino al 27 novembre
Fondazione Roma Museo. Banksy. War Capitalism & Liberty: curatori: Stefano Antonelli, Francesco Mezzano & Acoris Andipa.
Nello spazio espositivo di Palazzo Cipolla è in corso la più grande mostra mai realizzata dedicata all’artista britannico, nato a Bristol, la cui identità rimane ancora sconosciuta. Sono esposte 150 opere di Banksy, il misterioso artista della street art che, da decenni, interviene sui muri delle città con un pungente ed efficace spirito. Tra dipinti originali, oggetti particolari, stampe e sculture tutti provenienti da collezioni private realizzate con la la pittura su tela, lo spray sui muri, lo stencil, la stampa su carta, l’installazione, il cortometraggio «dà voce alle masse e a chi, altrimenti, non sarebbe ascoltato da nessuno».
Fino al 4 settembre
Vi voglio segnalare in città due nuovi spazi che si aprono all’arte prima di dare loro definitiva sistemazione e anche due festival su cui vale la pena indagare. La città si muove.
– Ex Dogana: un vecchio spazio industriale a via dello Scalo San Lorenzo tra Porta Maggiore e La Tangenziale Est.
– Ex-Caserme di via Guido Reni: negli spazi della vecchia area militare dismessa a via Guido Reni, offre per ora tante proposte culturali, grazie alla vicinanza del Maxxi e dell’Auditorium
– FotoLeggendo dal 9 giugno al 2 luglio. “Un mese dedicato alla fotografia contemporanea e ai nuovi linguaggi visivi”
Ci sono tante mostre in questo momento a Roma negli spazi convenzionale. Ma il tempo è bellissimo e si gira a piedi piacevolmente per le vie di Roma. Vi suggerisco qualche mostra:z2o Sara Zanin Gallery: In the Stillness of the Landscape Room, un group show a cura di Alessandro Roma.
Una piccola galleria a via della Vetrina, spesso con proposte interessanti. Questa volta con lavori di Paolo Belletti, Giovanni Kronenberg, Alessandro Roma, Andrea Sala, Alberto Savinio, Marco Strappato. L’artista che cura la mostra decide di condividere lo spazio della galleria con opere di altri artisti all’interno degli spazi della galleria per interagire e dialogare con il suo lavoro per allargarne il senso
Galleria Il Ponte Contemporanea: INTRO, curata da Giuliano Matricardi.
Un nuovo spazio per la galleria che, con la prima mostra, INTRO, si propone di creare un “ponte” tra Occidente e Oriente. Appunto per l’occasione mette in mostra i lavori degli artisti cinesi: Zhang Zhan, Zhan Rui e Liu Dahai e gli artisti europei: Matteo Basilé, Myriam Laplante e Rivka Rinn per dare “l’avvio a un nuovo ciclo della galleria con una serie di progetti che coinvolgeranno artisti, realtà istituzionali e privati”
Lorcan o’ Neill: Friends
Negli spazi della bella galleria di vicolo dei Cattinari una mostra di tanti artisti noti raggruppati sotto il segno dell’amicizia: Martin Creed, Giorgio Griffa, Richard Long, Anselm Kiefer, Jeff Wall.
Ex Elettrofonica Take as Much as You Can Carry, a cura di Benedetta Carpi De Resmini
Nella piccola galleria di Vicolo di Sant’ Onofrio si svolge ora la prima personale dell’artista lituano Kipras Dubauskas, che prosegue il progetto SPACES|NON SPACES* che nasce negli spazi della galleria intesa come non-luogo, ideato da Benedetta Carpi e avviato nel 2013. L’artista interviene con un lavoro site-specific sicuramente concettuale. “Tutta la mostra gioca sul rimando fuori/dentro, sul significato degli spazi e sui legami tra essi: centro e periferia, sicuro versus indefinito.”
Fino al 30 giugno
Con SPACES|NON SPACES* La Lampadina si era interressata già a Michela De Mattei, un artista che svolge, da anni, un interessantissimo lavoro. Ritorna ancora sulla scena internazionale, e apre, insieme a Diego Miguel Mirabella, un nuovo spazio a Londra: Limone Space . LIMONE vuole essere un luogo dove fare confluire tanti artisti e i loro lavori, dove far nascere opportunità di discussione e di confronto, per creare nuove energie e condivisioni nel processo creativo.