Articolo di Massimo Cestelli Guidi – Autore Ospite de La Lampadina
Un articolo del National Geographic Magazine del Gennaio 2015 faceva il punto degli studi dei cosmologi sull’Universo riportando i risultati riguardo la “materia oscura” presente in esso.
L’argomento non è nuovo poiché da vari decenni i Cosmologi sono convinti che nell’Universo oltre alla materia visibile (pianeti, stelle, galassie, ecc.) esiste materia che hanno denominato “oscura”, ossia non visibile, la cui esistenza hanno individuato in modo indiretto in base alle leggi che governano l’Universo.
La novità dell’articolo del National Geographic è che vengono riportati alcuni dati numerici, ovvero si precisa che i Cosmologi hanno valutato che la materia visibile è soltanto il 5% della materia esistente nell’Universo, mentre il 27% è costituito da materia oscura e il 68% da energia oscura, risultando quest’ultima, precisano i Cosmologi, ancora più misteriosa della materia oscura.
Il totale materia oscura + energia oscura, che dovrebbe rappresentare il 95% della materia esistente nell’Universo, viene trattato in modo unitario come “materia oscura”, dato che materia ed energia fondamentalmente sono uguali, legate dalla famosa formula di Einstein: E=mc², formula comprovata nel campo nucleare.
Nell’apprendere l’esistenza di questa grossa quantità di materia non visibile nell’Universo, mi sono ricordato di un libro letto alla fine degli anni 80 “Other Worlds”, scritto da Paul Davis.
Paul Davis, fisico e cosmologo inglese, andato ad insegnare in Australia a Melbourne, ha scritto molti libri a scopo divulgativo sulle due teorie fondamentali della Fisica del secolo scorso, ossia la teoria della Relatività e la teoria dei Quanti, teorie alla base anche degli studi in Cosmologia. Ha scritto fra gli altri un interessante volume “Dio e la Nuova Fisica”, nel quale effettua un tentativo di dimostrare la congruenza fra le scoperte della Fisica e gli asserti della Religione (intraprende con molto coraggio e destrezza a giustificare i miracoli descritti nei Vangeli con le leggi della Fisica).
Nel libro “Altri Mondi” sostiene che la teoria dei Quanti, fra l’altro, comporta l’ipotesi dell’esistenza nell’Universo di molteplici mondi, tutti reali, fra loro interconnessi ma non comunicanti.
Quindi nell’apprendere l’esistenza di questa grande quantità di materia non visibile unita all’ipotesi dell’esistenza di altri mondi non visibili e non comunicanti con il nostro, ho iniziato con molta fantasia ad effettuare delle estrapolazioni uscendo dalla realtà fisica per entrare nella metafisica di questi altri mondi.
Le riflessioni che seguono più che scientifiche sono senza dubbio fantascientifiche.
Questi mondi a noi nascosti sono simili a quelli da noi visibili? Potrebbero contenere pianeti che hanno subito un’evoluzione simile a quella della Terra? I nostri Astronomi hanno sempre ricercato segni di civiltà su altri pianeti del mondo visibile, ma ho sempre ritenuto che la contemporaneità della evoluzione della vita fra due pianeti, con i miliardi di anni di esistenza dell’Universo, sia impossibile.
Questa contemporaneità potrebbe verificarsi con altri mondi? Dall’indeterminazione alla base della teoria dei Quanti potrebbe scaturire l’ipotesi dell’esistenza di mondi paralleli ove gli avvenimenti fondamentali che hanno condizionato la nostra storia, hanno avuto esiti contrari. Se ne possono ipotizzare alcuni. L’attentato a Hitler durante la seconda guerra mondiale è riuscito e, morto Hitler è finita molto prima la guerra. L’attentato a Kennedy non è riuscito: Kennedy ne è uscito vivo. Ma anche: la crisi di Cuba degli anni ‘60 ha scatenato la guerra nucleare decretando la fine del genere umano.
In ogni mondo parallelo la vita prosegue condizionata dagli eventi ad esito contrario del nostro. Infine formulo l’ipotesi ancora più fantascientifica: da chi sono popolati questi mondi paralleli? Dai defunti della Terra che si reincarnano senza avere coscienza della vita passata sulla terra.
A questo punto mi fermo perché non vorrei esagerare, ma forse ho già esagerato con le mie “riflessioni cosmologiche”.
Guarda una rappresentazione grafica dell’evoluzione dell’universo, la Bolshoi Cosmological Simulation e leggine la descrizione.
Molto interessanti le tue “riflessioni cosmologiche”, abbiamo possibilità infinite… mica male.