Grande risalto mediatico ha avuto l’annuncio dell’individuazione del Bosone di Higgs altrimenti detto “la particella di Dio”. Chi ha letto i precedenti numeri della nostra newsletter ha già un’idea (sia pure vaga, ma la fisica è una faccenda complicata!) di che cosa sia un “bosone”. Da mettere in risalto, ma tutti i media ne hanno parlato, che non si tratta di una scoperta ma della conferma sperimentale dell’esistenza della particella che era stata “ipotizzata” da Higgs diversi decenni fa, (anche per i neutrini è avvenuto lo stesso: prima sono stati ipotizzati poi sono stati trovati.)
Perché è detto “particella di Dio”? La denominazione non ha alcun valore teologico (il bosone di Higgs è “di Dio” né più né meno di tutte le altre particelle). E’ detta così perché il premio nobel Lederman data la difficoltà a isolarla l’aveva definita in un suo libro “goddam particle”: particella maledetta. Goddam è un’espressione gergale per God damned– maledetto da Dio -, espressione che una persona “bene educata” non usa (come mi diceva mia madre quando la trovavo nei fumetti di Tex Willer). L’editore del libro, conscio di questo e per evitare problemi, mutò l’espressione da “goddam particle” in “God particle”, particella di Dio, ottenendo un grande successo. (Dio ha ancora una vasta audience!).