Una recensione di Renata Ferrara Pignatelli
“Crespelle gratinate. Quarant’anni al seguito di un diplomatico”
Anna Sanfelice Visconti
Aracne Editrice
Pagine 260
“Crespelle gratinate -quarant’anni al seguito di un diplomatico” è un racconto intimo e insieme un affresco, a volte appena abbozzato, a volte preciso, di un’epoca.
Il primo sentimento di chi legge è di immediata simpatia per la giovane famiglia che si forma su una sicura base di raffinata educazione e di solida cultura, e per i suoi orizzonti che si intravvedono già ben tracciati; ciò nonostante, l’incertezza dell’immediato futuro è sempre presente e gli accadimenti imprevisti e imprevedibili sono infiniti.
Quante soluzioni a problemi apparentemente insormontabili da trovare in un baleno… e sembra che uno spiritello amoroso sia sempre presente per dare l’aiuto determinante. Ma poi ti rendi conto che lo spiritello non è altro in realtà che il cuore e la mente dei protagonisti, che mai si rassegnano a gettare la spugna e guardano sempre avanti.
Affettuosamente e orgogliosamente è seguito l’arrivo, la crescita e i buoni risultati delle tre figlie, che restano a margine pur essendo anch’esse pilastri del percorso… in quanto la vera grande protagonista è la vita diplomatica, impegno presente e pressante in ogni parola e momento del libro. Come dirimere gli impegni, in modo ligio e secondo canoni precisi ma infondendo negli incarichi l’impronta personale, è forse il tema che mi ha maggiormente appassionato.
Ed è personalissima l’impronta che Leonardo ed Anna hanno dato al loro excursus diplomatico: rigore certamente, ma temperato dall’affettuosità di cui sono ricchi entrambi.
Aneddoti, aneddoti, aneddoti! Una gioia per il lettore, come le infinite notazioni culturali legate ai luoghi, ai costumi, al cibo… e le deliziose descrizioni dei componenti i vari staff di collaboratori, domestici e non, e degli stuoli di amici e amiche, e dei tanti personaggi importanti su cui sono spesso presenti note originali e inedite.
Tante piccole storie nella storia, da cui emerge ancora di più il lato umanissimo dell’autrice. Per la quale la Cultura in tutte le sue forme è appagamento e ricchezza, è un continuo cercare e trovare e confrontarsi. Un lavoro, un mestiere, una linea di vita da seguire gioiosamente.
Ed è proprio la cultura la seconda e ancora più luminosa protagonista del libro, che permea l’atmosfera di “Crespelle gratinate”.